Il presidente dell’Assemblea lucana chiarisce: “Il comitato è composto dalla Regioni, che sono uno spazio democratico ‘abitabile’ dai cittadini”.
“E’ necessario che i media nazionali parlino di più e con maggiore precisione del tema del referendum sul petrolio, che presenta aspetti di carattere tecnico piuttosto complessi da chiarire per permettere all’opinione pubblica di farsi un’opinione. E sarebbe bello se il presidente del Consiglio Renzi, che attacca i media perché non parlano sufficientemente dei risultati del governo, manifestasse lo stesso interesse verso il tema del referendum sul petrolio, che non è meno importante del reato di clandestinità, delle unioni civili e degli altri temi che sono al centro dell’agenda politica nazionale”. Così il presidente del Consiglio regionale della Basilicata Piero Lacorazza svolge alcune considerazioni sul tema dei referendum, soprattutto per chiarire i termini reali del contendere.
Per Lacorazza “il caso del referendum è emblematico, perché quando se ne parla, lo si fa con qualche imprecisione. La prima: il comitato promotore è formato da dieci Regioni e non dal coordinamento no triv, con tutto il rispetto per quest’ultimo e per le altre associazioni che svolgono il proprio ruolo. Capisco che la cosa è sorprendete e storica ma è così, questa è la notizia. E viene messa in secondo piano, se non dimenticata, perché le Regioni rappresentano uno spazio democratico che è stato reso ‘abitabile’ per i cittadini che vedono così un strada per il rispetto dei propri diritti o di poter scegliere attraverso il referendum. La seconda cosa imprecisa: la Cassazione non ha bocciato 5 quesiti su 6. Su tre quesiti il Governo Renzi ha cambiato le norme e sterilizzato i quesiti. Un quesito nonostante le modifiche di legge è stato comunque trasferito alla Corte Costituzionale che fra pochi giorni dovrà esprimersi sull’ammissibilità. Infine su altri due quesiti i delegati di alcune Regioni hanno già espresso la volontà di sollevare il conflitto di attribuzione davanti alla Corte Costituzionale, così come nella memoria tecnica viene evidenziato dal professor Mangiameli”.