Nel teatro Mercadante di Altamura è partito con circa ore di ritardo il Consiglio Comunale in seduta straordinaria congiunta tra i Comuni di Matera, Altamura, Santeramo in Colle, Gravina in Puglia, Poggiorsini, Spinazzola, Irsina convocato in seduta straordinaria tematica per dichiarare la non disponibilità alla localizzazione nelle aree del territorio dei comuni già citati del deposito nazionale destinato allo smaltimento a titolo definitivo dei rifiuti radioattivi e del Parco Tecnologico.
La seduta, aperta con l’esecuzione dell’Inno di Mameli, ha fatto registrare la partecipazione dei rappresentanti istituzionali del territorio.
SCORIE NUCLEARI IN PUGLIA E BASILICATA. SETTE CONSIGLI COMUNALI DICONO NO
IL SINDACO DI MATERA. “LE ALLEANZE ISTITUZIONALI E DELLE COMUNITA’ SARANNO VINCENTI”
“Le aree del territorio dei Comuni di Matera, Altamura, Gravina, Santeramo, Irsina, Spinazzola e Poggiorsini non si dichiarano disponibili alla localizzazione del deposito nazionale destinato allo smaltimento a titolo definitivo dei rifiuti radioattivi e del Parco tecnologico”.
E’ uno dei passaggi significativi emersi dall’ordine del giorno approvato giovedì sera nel corso del consiglio comunale congiunto che si è svolto ad Altamura, convocato per evitare il rischio di depositi di scorie nucleari nel territorio.
L’ordine del giorno prevede anche di “Mappare l’intero territorio per prevenire qualsiasi evenienza”. Si è deliberato, inoltre, “Di chiedere alla Regione Puglia e alla Regione Basilicata di dichiarare le aree del territorio regionale e dei Comuni interessati non disponibili alla localizzazione del deposito nazionale destinato allo smaltimento a titolod efinitivo dei rifiuti radioattivi e del Parco tecnologico; di comunicare la presente delibera al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministero dell’Ambiente, al Ministero dello Sviluppo economico, al Governatore della Regione Puglia e della Regione Basilicata, ai presidenti dei Consigli regionali di Puglia e Basilicata”.
Numerosi gli interventi che si sono susseguiti nel corso della seduta, a cominciare dai sindaci dei rispettivi comuni e proseguendo con esponenti regionali (l’assessore all’Agricoltura Luca Braia) parlamentari (tra cui l’on. Cosimo Latronico e il senatore Vito Petrocelli) che hanno ribadito la necessità di tutelare aree nelle quali le caratteristiche ambientali e geomorfologiche impongono forme di difesa tali da evitare qualsiasi ipotesi legata all’individuazione di un sito per le scorie.
CIFARELLI : NO AL DEPOSITO UNICO DI SCORIE NUCLEARI
NEL TERRITORIO MURGIANO E LUCANO
“Facendo seguito alla riunione dei Consigli Comunali di Matera, Altamura, Gravina, Santeramo, Irsina, Spinazzola e Poggiorsini, e condividendo la delibera da questi assunta, questa mattina ho depositato presso la Presidenza del Consiglio Regionale una mozione con la quale si impegna il Presidente della Giunta Regionale ‘a dichiarare le aree dell’intero territorio regionale non disponibili alla localizzazione del deposito nazionale destinato allo smaltimento a titolo definitivo dei rifiuti radioattivi e del parco tecnologico così come indicato nella proposta di Carta delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) ad ospitare il deposito nazionale e parco tecnologico del 2 gennaio 2015’.
Attraverso la mozione, che auspico venga sottoscritta ed approvata da tutti i Consiglieri Regionali, il Consiglio Regionale a nome dei lucani potrà pronunciarsi in modo netto non solo contro l’eventuale localizzazione del deposito unico di scorie nell’area murgiana, ma dovrà scongiurarne l’ipotesi anche in qualunque altra area della Basilicata in considerazione della elevata qualità paesaggistica ed ambientale dell’intero territorio regionale. A tal proposito analoga deliberazione era già stata assunta dai comuni di Rotondella, Scanzano, Tursi, Craco e Anzi a seguito delle sollecitazioni della associazioni antinucleari in occasione del XII anniversario della protesta di Scanzano, mentre anche altri Consigli comunali sono in procinto di deliberare.
Una ipotesi di questo tipo comprometterebbe qualsiasi ipotesi di sviluppo economico e sociale, determinando una situazione di declino culturale, sociale ed economico.
Il Governo nazionale, già nel 2003, tentò di realizzare il deposito unico in Basilicata, ed allora le Istituzioni, gli Enti locali, le Organizzazioni di categoria, le Associazioni, i cittadini seppero opporsi democraticamente ad una decisione tanto scellerata.
Oggi una ipotesi di questo tipo che interessasse la Basilicata o la Puglia sarebbe ancora più sbagliata,considerata la proclamazione della città di Matera “Capitale europea della Cultura 2019”. Pertanto, solo con una forte azione congiunta e sinergica fra Istituzioni e Territorio possiamo respingere qualunque ipotesi che dovesse vedere coinvolta la Basilicata dalla Carta delle Aree Potenzialmente Idonee e non piegare la testa”.
Gianni Perrino, Consigliere regionale Movimento 5 Stelle “Non solo scorie radioattive: ad Altamura il dibattito ha toccato diversi aspetti. Ci aspettiamo coerenza dagli amministratori”.
Al di là della facile retorica, al di là degli infiniti saluti istituzionali, eventi come quello svoltosi ieri sera ad Altamura, rappresentano un ottimo punto di partenza per creare consapevolezza e senso comune nella popolazione, ma anche per verificare la coerenza di Sindaci, Consiglieri, Onorevoli e di chiunque abbia un ruolo di responsabilità nella pubblica amministrazione.
Ieri è stato acceso un faro sulla questione ‘deposito unico nazionale di scorie radioattive’, ma inevitabilmente il dibattito si è spostato su altri tipi di emergenze presenti sul territorio murgiano e non solo. Inevitabilmente, l’analisi di alcuni Sindaci e Consiglieri, è caduta sulle scelte che questo governo scellerato ha imposto e che rischiano di stravolgere la natura dei nostri territori: le trivellazioni selvagge, ma anche la gestione del ciclo dei rifiuti.
Ci aspettiamo coerenza da Sindaci e Amministratori che ieri hanno fatto muro compatto contro la minaccia del deposito unico. E come si misura questa coerenza? Basterebbe dare seguito a metà delle parole gridate ieri al pubblico di Altamura.
La coerenza sta nel rifiutare impianti altamente impattanti per i territori e la salute dei cittadini. A Matera, ad esempio, è preoccupante il silenzio del Sindaco De Ruggieri sull’attività di Italcementi che, solo qualche mese fa ha richiesto di quintuplicare la quantità di rifiuti da bruciare per la produzione di cemento. Anche combustibili quali il pet-coke (la “feccia del petrolio”), pneumatici e materiali plastici sono scorie dannosissime per la salute dei cittadini.
La coerenza, per dirne un’altra, sta nel rifiutare la politica dell’emergenza. In Basilicata sguazziamo nell’emergenza rifiuti e all’orizzonte non vi è alcuna prospettiva per una gestione seria e sostenibile del ciclo dei rifiuti facilmente ottenibile da una regione che ha circa 600 mila abitanti.
Ci auguriamo che l’incontro di ieri sia stato un contenitore di consapevolezza e non un momento vuoto per fare la solita passerella e salutare colleghi di altre regioni. Il M5S Basilicata sarà sempre al fianco di tutti coloro che vorranno intraprendere la via dello sviluppo sostenibile dimostrando coerenza attraverso gli atti.
Di seguito l’intervento dell’onorevole Cosimo Latronico (Conservatori e riformisti)
“Il governo deve con immediatezza rendere pubblica la mappa dei siti nucleari idonei, per avviare le procedure di individuazione del sito unico nazionale. Non si comprendono i ritardi accumulati che espongono l’Italia ad una procedura di infrazione europea”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Cor) partecipando ad Altamura, al consiglio comunale monotematico per dire “no al deposito delle scorie nucleari” nel territorio dell’Alta Murgia. “L’iniziativa di Altamura ha il valore di sollecitare il governo nazionale ad adottare con immediatezza gli atti necessari e nello stesso tempo di manifestare il disinteresse della area murgiana per un eventuale sito nucleare. La nuova procedura prevista dal legislatore del resto, a valle della carta territoriale delle idoneità, ritiene determinante la disponibilità delle comunità territoriali per l’accoglienza di un impianto per la custodia ed il trattamento dei residui nucleari conservati e prodotti nel nostro Paese. La settimana prossima in occasione di un ‘question time’ in commissione Ambiente torneremo a chiedere al Ministro dell’Ambiente di fornire al Paese i contenuti degli elaborati redatti da Sogin e dall’Ispra e disponibili da mesi”.
Dopo aver ricordato le vertenze che coinvolgono i lavoratori delQuotidiano del Sud e di Natuzzi spazio agli interventi dei sindaci. Il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri ha sottolineato che la Capitale della cultura 2019 dice no alle scorie e ha richiamato l’esperienza di Scanzano, in cui centomila persone si sono mobilitate per difendere il nostro territorio. Un’esperienza che il popolo di Matera e provincia è pronta a ripetere se il nostro territorio sarà minacciato nuovamente da una scelta del governo che intende individuare proprio sul territorio murgiano il sito ideale per il deposito nazionale delle scorie radioattive.