La conclusione a cui perviene il rapporto diffuso da Creditsafe come l’inchiesta di oggi de Il Sole 24 ore (“gli agenti di commercio insieme ai baristi rappresentano il popolo dei nuovi imprenditori del 2015”) potrebbe trarre in inganno perché almeno nella nostra realtà la situazione resta difficile per quanti ogni giornosi svegliano alle prime luci dell’alba per visitare ogni angolo della Basilicata e di alcune province limitrofe e ogni giorno sviluppano più di 5mila contatti con negozianti, clienti, aziende, società ed enti. Ma nonostante la crisi che negli ultimi anni ha investito la rete distributiva, gli agenti di commercio lucani (1.800 in totale) mantengono a costo di grandi sacrificila propria posizione. Lo sostiene una nota della Fnaarc-Confcommercio, il sindacato degli agenti rappresentati che ha conservato nel 2015 la sua base associativa.
“Non vogliamo scoraggiare i giovani che si avvicinano alla nostra professione sempre più complicata. Solo che gli effetti della crisi – sottolinea il presidente Fnaarc Angelo Lovallo – hanno avuto pesanti ripercussioni principalmente sul settore dell’intermediazione commerciale sino ad un calo medio degli ordinativi del 25-30% e una riduzione di agenti. I segnali di ripresa ancora flebili specie nella ripresa dei consumi. Per questo è indispensabile fare gruppo, mantenere una grande coesione, investire tutti insieme per essere preparati ad affrontare un mondo assolutamente nuovo e differente dal passato. Ma siamo fiduciosi: in 70 anni la Fnaarc ha svolto una intensa attività sindacale sempre in favore di tutta la nostra categoria, raggiungendo importantissimi risultati che ci hanno resi più forti, più ascoltati, più rispettati”.
“E’ sempre più importante vista l’esasperata competitività in molti settori a causa anche della scarsa crescita – aggiunge Canio Lorusso, vice presidente Fnaarc Potenza – utilizzare il proprio portfolio delle competenze per creare attività che creino valore nella filiera e per il cliente. Dalle istituzioni ci aspettiamo l’attenzione dovuta al ruolo che svolgiamo per l’economia regionale”.
L’attività degli agenti di commercio ha un impatto notevole sull’economia locale per un fatturato annuo in Basilicata calcolato tra i 120 e i 150 milioni. La professione è profondamente cambiata. Innanzitutto, considerato che è sempre più difficile far leva sull’unicità-esclusività di un prodotto nel pc portatile o smartphone (che sostituisce il vecchio campionario e la valigetta) c’è bisogno di metterci più qualità dei servizi offerti al cliente e la formazione a questo scopo gioca un ruolo rilevante. Quale formazione? Tecniche di vendita, comunicazione efficace, lingue straniere, perfezionamento digitale sono i primi fattori e nello specifico le azioni di aggiornamento delle competenze sono rivolte a tutta la forza lavoro compresi lavoratori autonomi e titolari di micro imprese.
“Nel 2016 – dice il presidente di FnaarcLovallo – punteremo molto sull’attività formativa per promuovere un’ulteriore crescita professionale dei professionisti della vendita, un mestiere a cui accedono giovani attirati da una professione dinamica e ricca di opportunità. Quello di agente rappresentate è un lavoro in cui vale davvero il concetto di meritocrazia: se si diventa bravi, se si ha testa e capacità, l’azienda non può fare a meno del professionista preparato. Agenti di commercio non si nasce né ci si improvvisa: ma è un mestiere da apprendere. Con lo studio, ma anche con pazienza e dedizione”.
Il Presidente di Confcommercio Fausto De Mare ricorda la Giornata dell’Agente che ha chiuso l’attività del 2015 proprio puntando sull’aggiornamento professionale e aggiunge:“Una tappa associativa fondamentale per il nuovo anno sono le elezioni per il cda della fondazione Enasarco che si terranno ad aprile. Tutta la storia di Fnaarc è caratterizzata dalla difesa di Enasarco dai tentativi di conglobarla nella previdenza gestita dallo Stato. Difendere Enasarco è uno dei compiti fondamentali del nostro sindacato. Nel 2015 abbiamo festeggiato i 70 anni di storia di Confcommercio, uno dei sindacati più radicati nel nostro Paese. La categoria degli agenti, purtroppo, è ancora troppo bistrattata dall’eccessivo peso fiscale e burocratico e da una non adeguata considerazione del peso che rivestono i professionisti della vendita. Purtuttavia qualche novità positiva si registra nella legge di stabilità: è stata aumentato dal 100% al 140% l’ammortamento per l’acquisto dell’autovettura, considerato bene strumentale per un agente di commercio. La misura varrà per tutto il 2016, ma anche a partire dal 2015 per le autovetture acquistate dopo il 15 ottobre. Inoltre sono state previste deduzioni forfettarie Irap, un segnale che reputiamo importante sia pure non esaustivo”.
Gen 18