“Dopo lo studio Svimez, che pone la Basilicata al 15° posto per la qualità della pubblica amministrazione, arriva un’altra conferma dell’inefficienza della macchina amministrativa”.
Questo è il commento del presidente di Confapi Matera, Enzo Acito, alla lettura del Rapporto 2014 sui tempi di attuazione dei lavori, che relega la nostra regione al penultimo posto, prima della Sicilia.
Quasi sei anni per realizzare un’opera pubblica, due anni in più dell’Emilia Romagna, più di uno in più rispetto alla media nazionale. Sono numeri che la dicono lunga sulla lentezza della pubblica amministrazione e sui costi sociali ed economici che ciò comporta per la collettività in generale e per le imprese in particolare.
Leggendo il Rapporto che esamina le tre fasi della progettazione, affidamento ed esecuzione dei lavori, Acito evidenzia soprattutto che “in Basilicata occorre più tempo per la progettazione (3 anni) che per l’esecuzione dei lavori (2,1 anni). Questo dato conferma in maniera inequivocabile l’inefficienza della macchina amministrativa”.
“E naturalmente – conclude il presidente di Confapi Matera – tutto ciò costa, costa per le tasche dei cittadini, costa per i bilanci delle imprese, costituisce una zavorra per il sistema Paese e ne impedisce l’ammodernamento in un’Europa dove stiamo diventando sempre di più fanalino di coda”.
Gen 18
Mi trovo ancora una volta d’accordo con le considerazioni del Presidente della Confapi di Matera. La macchina burocratica “ammazza” le imprese e di conseguenza l’economia. Io vorrei aggiungere una mia considerazione non “esplicitamente” emersa dalle parole del Presidente Acito per etica morale e, cioè: 1- PIU’ E’ LUNGA LA PROCEDURA AMMINISTRATIVA, PIU’ E’ LUNGA L’ATTESA, LA SPERANZA DELL’IMPRESA E QUINDI DEI CITTADINI CHE VENGONO “INCAPRETTATI”; 2- PIU’ PASSAGGI CI SONO PER LA PROCEDURA DI UNA PRATICA, PIU’ CRESCE IL MODO PER “COLTIVARE” CLIENTELA.
Tutto questo a danno delle imprese, dell’occupazione e dell’economia. Ormai, si bada ai proclami, ai convegni per parlare di “aria fritta” ma, nella sostanza non si realizza un bel niente. Le imprese annaspano, i disoccupati aumentano, gli ammortizzatori sociali diminuiscono, i cervelli se ne vanno fuori regione o all’estero, diversi politici che hanno rubato ai cittadini della Basilicata con rendicontazioni false non solo non vengono condannati ma addirittura gestiscono in maniera subdola e carbonara il potere. Io non mi rassegno e dirò la mia sempre e senza timore alcuno, allo stesso modo di come lo fate voi come Associazione di imprenditori e di questo ve ne devo dare atto.
nino silecchia