C’è un solo modo per dimostrare, non più a parole, la volontà di sostenere l’aeroporto di Pisticci: prevedere nel ddl Bilancio Regionale 2016-2018 almeno 4-5 milioni di euro l’anno per consentire voli giornalieri per Milano e Roma a prezzi competitivi e concorrenziali a quelli oggi applicati dagli aeroporti di Bari e Napoli. Lo afferma il consigliere regionale di Forza Italia Paolo Castelluccio per il quale al tavolo presieduto da Pittella in Regione sono state mischiate le carte tra interventi infrastrutturali di breve-medio termine ed azioni dirette. Non è un mistero che la Giunta Pittella abbia inserito nella “lista della spesa” consegnata al Ministro Del Rio anche la struttura aeroportuale della Valbasento, fermo restando che si tratta di capire quali saranno, tra i tanti, i progetti realmente finanziati. Come è necessaria una verifica su cosa ha fatto il Consorzio per lo Sviluppo Industriale Valbasento in tutti questi anni dei finanziamenti gestiti.
E’ il caso di chiarire una volta per tutte – dice Castelluccio – che l’erogazione di aiuti di Stato agli aeroporti minori o situati in aree remote è regolato dalla Normativa Nazionale e Comunitaria. Innanzitutto dal Piano Nazionale Aeroporti (DPR n. 201 del 17 settembre 2015 “Regolamento recante l’individuazione degli aeroporti di interesse nazionale, a norma dell’articolo 698 del codice della navigazione” pubblicato sulla GU n. 294 del 18-12-2015).: “Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti favorisce ogni azione a salvaguardia delle Regioni in cui non esistono aeroporti, al fine di conseguire l’ottimizzazione delle connessioni intermodali con gli aeroporti più vicini….”.
Ci sono poi le nuove linee guida in materia di aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree adottate dalla Commissione il 20 febbraio 2014.
Le nuove linee guida UE in materia di aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree mirano a garantire migliori collegamenti tra le regioni e la mobilità dei cittadini europei, riducendo al minimo le distorsioni della concorrenza nel mercato unico.
I piccoli aeroporti (meno di 700.000 passeggeri l’anno), necessari a collegare zone isolate e che svolgono un servizio economico d’interesse generale, saranno i più avvantaggiati dalle nuove regole: potranno beneficiare di un regime speciale che prevede un margine di aiuti più alto sia per la costruzione delle infrastrutture sia per coprire i costi operativi. Saranno esentati dal periodo di transizione di 10 anni, e la situazione sarà rivalutata dopo 5 anni.
Aiuti per il lancio di nuove rotte: gli aiuti per le aerolinee che lanciano nuove rotte saranno consentiti a patto che rimangano limitati nel tempo.
Costruzione di nuovi aeroporti: saranno favoriti i piccoli a discapito dei grandi, con soglie di finanziamento pubblico consentite a decrescere dal 75% al 25%.
Non ci sono perciò alibi – conclude Castelluccio – per scaricare su altri proprie responsabilità e quindi Pittella “giochi” a carte scoperte.
Gen 20