Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gianni Leggieri in una nota commenta “il brutto pasticcio dei Copes”. Di seguito la nota integrale.
Pur ritenendo lo strumento dei Copes, utilizzato negli anni scorsi dalla Regione Basilicata, uno strumento fallimentare perché non ha centrato nessuno degli obiettivi che si era prefissato ma ha generato solamente clientelismo e inutile sperpero di denaro pubblico, riteniamo che la soluzione presentata dal Presidente Pittella si è dimostrata peggiore della malattia. Gli ex beneficiari del Copes – il programma regionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale – sono stati esclusi clamorosamente dalla graduatoria del nuovo piano riguardante il reddito minimo d’inserimento. Una vera e propria beffa per tanti cittadini lucani che, non potranno usufruire di alcun sostegno economico andando ad ingrossare le sacche di povertà già molto ampie della nostra Regione. La decisione di calcolare l’assegno percepito dagli ex Copes come voce di reddito a tutti gli effetti ha determinato l’esclusione automatica di questi soggetti i quali si sono trovati ad occupare le postazioni alte della graduatoria stilata dalla Regione Basilicata, pur non percependo alcun reddito nel nuovo anno. A questo si deve aggiungere la mancanza di risorse economiche messe a disposizione dalla Regione Basilicata, risorse esigue rispetto alla situazione in cui versano le fasce deboli ed economicamente svantaggiate della Basilicata. E’ chiaro che per chi si vanta di aver ottenuto grandi risultati in materia di occupazione e di lotta alle povertà, questa è una battuta di arresto clamorosa. Il fallimento evidente della politica sociale pittelliana, un fallimento che si aggiunge ai tanti già clamorosamente collezionati dal governatore lucano. A questo punto però la questione non può certo essere ignorata e archiviata in questa maniera. Occorrerà da subito porre rimedio agli errori fatti, magari già nel corso del consiglio regionale del 26 gennaio prossimo in sede di discussione di Bilancio. Sarà quello il banco di prova per la maggioranza per dimostrare che la Basilicata non vive solo di Matera e in vista del 2019, perché per la maggior parte dei lucani Matera 2019 è lontana geograficamente ed economicamente. Naturalmente, il 26 chiediamo al governo regionale di mettere una pezza a colori per coprire il grande disastro combinato, in attesa che una buona volta si decida la maggioranza a discutere ed approvare la proposta di legge presentata dal Movimento 5 Stelle di Basilicata sul reddito di cittadinanza ( o di dignità) che da quasi un anno aspetta di essere calendarizzato.