Un’interrogazione sull’emergenza smaltimento rifiuti in Basilicata è stata presentata al Ministro dell’Ambiente dall’on. Cosimo Latronico (Cor). “Lo scorso 14 gennaio la Regione Basilicata per fronteggiare l’emergenza rifiuti – scrive il deputato – ha decretato l’obbligo di conferimento di rifiuti urbani “talquale” di tutti i Comuni della provincia di Matera, ad esclusione di Matera e Policoro, presso l’inceneritore Fenice-Edf-Rendina di San Nicola di Melfi. Pper alcuni Comuni il trasporto dei rifiuti all’impianto di San Nicola di Melfi si stima intorno a 400 chilometri fra andata e ritorno e questo comporterà enormi disagi causati dal traffico generato dai camion che attraversano mezza regione, l’aumento delle quantità di emissioni di diossine dai camini dell’inceneritore causato dalla combustione dei rifiuti “talquale” e maggiori costi che graveranno sui comuni e sui i cittadini della provincia di Matera”. Considerato che “in questi giorni il sistema impiantistico materano è andato in tilt perché la saturazione dei siti di smaltimento di Potenza e dell’entroterra aveva fatto trasferire i flussi proprio verso la provincia di Matera, saturando anche questi; devono ancora essere resi operativi alcuni impianti di trattamento rifiuti, come quello di Colobraro, Pisticci e Lauria; deve essere realizzata una nuova impiantistica a Matera – La Martella e accelerare la procedura di caratterizzazione; deve essere avviato l’esercizio dell’impianto di Tricarico e implementi i diversi progetti di raccolta differenziata nel territorio” il parlamentare lucano chiede al Ministro “quali iniziative intende adottare per verificare l’entità della grave situazione che si è creata nel territorio lucano e quali misure intende intraprendere per dare piena attuazione alla normativa in materia di trattamento di rifiuti e di gestione delle discariche tutelando la sicurezza dei cittadini e dell’ambiente”.
Gen 24