Le elevate temperature e la siccità della bella stagione anche quest’anno hanno creato le condizioni favorevoli alla propagazione degli incendi boschivi nella Provincia di Matera, impegnando ininterrottamente gli addetti allo spegnimento e all’attività investigativa del Corpo Forestale dello Stato.
Il CFS, durante tutta la stagione estiva, ha svolto e continua a svolgere un’intensa attività di prevenzione e di sensibilizzazione al rispetto delle disposizioni di legge relative agli incendi boschivi. In particolare, per ciò che concerne la bruciatura delle stoppie e di altri residui vegetali, malgrado la capillare attività di sensibilizzazione svolta, numerose sono state, al fine di evitare ulteriori danni al patrimonio forestale e all’ambiente, le sanzioni amministrative elevate da parte degli uomini del Corpo Forestale, per la mancata o irregolare esecuzione delle fasce di sicurezza lungo i perimetri delle aree coltivate (precese).
Tuttavia, nonostante tale incessante attività di prevenzione, anche quest’anno gli incendi causati da negligenza ed imperizia, benché in continuo calo rispetto agli anni precedenti, sono rimasti ancora molto frequenti. Come è accaduto a Matera, in località “Lucignano”, dove, il giorno di ferragosto, un fuoco si è propagato all’interno di un bosco di conifere e macchia mediterranea, di enorme valore paesaggistico ambientale, ricadente nel perimetro del Parco della Murgia Materana, proprio a causa della mancanza delle fasce protettive (precese) degli adiacenti fondi agricoli.
L’incendio, infatti, dopo aver interessato la vegetazione presente su un terreno incolto, privo di fasce perimetrali di sicurezza, ha facilmente raggiunto il bosco vicino che, in breve tempo è stato invaso dalle fiamme.
Il Personale del Comando Stazione Forestale di Matera, immediatamente allertato, è tempestivamente intervenuto sul posto per il coordinamento dello operazioni di spegnimento che si sono rivelate subito particolarmente difficoltose a causa dell’impenetrabilità della vegetazione e dell’orografia dell’area particolarmente impervia. Alla fine dell’intervento di spegnimento, le fiamme avevano distrutto 2 ettari di bosco di conifere e circa 10 ettari di macchia mediterranea. Il bilancio dell’incendio sarebbe stato certamente molto più grave se l’intervento del CFS non si fosse mostrato così determinante e tempestivo.
Malgrado le notevoli difficoltà operative, gli uomini del CFS, contestualmente alle operazioni di spegnimento, avviavano le indagini di Polizia Giudiziaria necessarie alla individuazione degli eventuali responsabili e, dopo aver sentito alcune persone informate sui fatti, perlustrata la zona, eseguiti rilievi fotografici, analizzate le fotografie aeree dell’area bruciate, preventivamente georeferenziate attraverso l’utilizzo di GPS submetrico, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria, per incendio colposo, tre soggetti a cui sono state contestate violazioni normative in materia.
La negligenza e l’imperizia, lo scorso 4 agosto, hanno dato origine ad un altro incendio, questo in agro di Irsina, in località “III° Monsignore”, dove le fiamme, alimentate dal vento e a causa della particolare orografia del terreno, dopo aver attraversato alcuni campi di stoppie sui quali erano state realizzate fasce di sicurezza (precese) di dimensioni insufficienti, hanno raggiunto ed interessato, distruggendoli, circa 25 ettari di pascolo cespugliato. Anche in questo caso il tempestivo intervento degli uomini del CFS, coadiuvato dalle squadre di operai AIB dell’Amministrazione Provinciale di Matera, è risultato determinante poiché il pascolo bruciato confinava con un rimboschimento di conifere di particolare pregio che, alla luce del forte vento e delle alte temperature che in quei frangenti si registravano, sarebbe stato certamente distrutto dalle fiamme se l’intervento non fosse stato così risolutivo.
Anche in questo caso, benché le operazioni di spegnimento si mostravano particolarmente difficoltose, il personale del CFS di Irsina, con l’applicazione della metodologia ormai sperimentata del M.E.F. (Metodo delle Evidenze Fisiche), è stato in grado di ricostruire l’evoluzione dell’incendio attraverso la rilevazione, con tecniche ed attrezzature sofisticate, dei segni e delle tracce lasciate dal fuoco sulla vegetazione.
Tutti gli elementi raccolti hanno permesso, anche in questo caso, di denunciare all’Autorità Giudiziaria, per incendio boschivo un soggetto che non si era attenuto alle disposizioni vigenti.
Il Corpo Forestale dello Stato, durante tutta la stagione estiva, ha svolto una intenso lavoro investigativo che si è sempre conciliato con la capillare attività di prevenzione e sensibilizzazione soprattutto nei confronti degli operatori turistici e del mondo agricolo. Inoltre, la presenza, su tutto il territorio provinciale, di un nucleo del CFS specializzato nelle indagini connesse agli incendi boschivi, dotato di automezzi e motoveicoli civetta oltre a sofisticate apparecchiature elettroniche ed informatiche, ha permesso anche quest’anno di ottenere ottimi risultati. Pertanto, nonostante gli oltre 460 interventi AIB cui gli agenti del Corpo Forestale hanno dovuto far fronte in tutta la Provincia di Matera , è stato possibile individuare, in alcuni casi, i responsabili degli incendi boschivi, grazie anche allo sviluppo di tecniche investigative sempre più affinate.
Tali tecniche investigative, promosse dall’Ispettorato Generale di Roma, sperimentate brillantemente sin dall’anno scorso con un’esperienza pilota effettuata in tre province italiane tra cui Matera, hanno permesso la definizione di un protocollo di indagine, basato su rigorosi parametri di criminologia scientifica, che consente una più incisiva risposta in tali tipi di delitti.
Ed è grazie all’utilizzo di tali tecniche che anche nell’ambito delle indagini che riguardano il devastante incendio di oltre cinquecento ettari che ha messo anche in serio pericolo la sicurezza pubblica, verificatosi a Pisticci tra il 7 e l’8 settembre, che gli investigatori del CFS stanno ricostruendo tassello dopo tassello le dinamiche e le eventuali responsabilità di quanto accaduto. Le indagini procedono a ritmo serrato e si è fiduciosi sul raggiungimento di risultati positivi.
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Nella nottata, ad Irsina (MT); al termine di un preordinato servizio di ricerca, i carabinieri della Compagnia di Tricarico e quelli della locale Stazione, hanno arrestato un cittadino rumeno, già ricercato perché destinatario di un mandato di arresto internazionale.
L’uomo, Ciulica Nicolae, 40 enne della Romania, era ricercato da ben 3 anni, in quanto colpito da un provvedimento di arresto, emesso dal Tribunale di Segarcela in Romania, in quanto già condannato ad una pena di 3 anni e sei mesi di reclusione per il reato di lesioni gravissime.
L’arrestato è stato trovato in un cascinale abbandonato, sito nell’estrema periferia di Irsina, dove lo stesso viveva, da qualche tempo, unitamente alla moglie. I militari, già da tempo, tenevano sotto controllo la zona, in quanto era stata segnalata la presenza di un uno straniero sospetto e, nella nottata, dopo l’ennesimo servizio di osservazione e ricerca, hanno fatto irruzione nel caseggiato, sorprendendo il rumeno a letto, che, sorpreso dell’arrivo dei carabinieri, inizialmente, ha cercato di negare la sua reale identità. Nella procedura di arresto, essenziale si è rivelata la collaborazione con la polizia rumena, che ha fornito la massima collaborazione ai carabinieri, e il personale dell’Interpol.
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I carabinieri del Comando Provinciale di Matera, al termine di un vasto servizio, hanno denunciato ben 7 persone, segnalandone altre 3 quali assuntori di droga. L’attività di controllo ha interessato i comuni di Matera, Pisticci, Bernalda, Stigliano e Montalbano Jonico.
I particolari: a Matera, i carabinieri della locale Compagni hanno denunciato un 19 enne del posto per guida in stato di alterazione psico fisica dovuta all’uso di droghe e per detenzione illegale di stupefacenti. Il giovane, fermato ad un posto di controllo in una via di questo centro mentre era alla guida di un’autovettura, è apparso subito in evidente stato di agitazione e, infatti, sottoposto a perquisizione personale, è stato sorpreso in possesso di 3 grammi di hashish, in parte detenuti per uso personale. I militari oltre a sequestrare l stupefacente, hanno anche provveduto al ritiro della patente e al sequestro dell’auto.
A Montalbano Jonico (MT), i carabinieri della Compagnia di Policoro hanno denunciato un 52 enne del posto per furto di energia elettrica. L’uomo, così come accertato dai militari, aveva allacciato, abusivamente e pericolosamente, ad una condotta dell’ENEL la propria abitazione.
A Bernalda (MT), i carabinieri del posto e quelli della Compagnia di Pisticci, adeguatamente rinforzati con militari del Comando Provinciale di Matera, nell’ambito di un articolato servizio di controllo che ha interessato soprattutto quel centro, hanno denunciato 3 persone per reati vari e segnalato altre 3 per droga. Denunciato un sorvegliato speciale di P.S. di 35 anni con obbligo di soggiorno per inosservanza degli obblighi connessi con la citata misura di prevenzione. L’uomo è stato sorpreso fuori dalla propria abitazione oltre l’orario stabilito. 2 persone sono state denunciate, rispettivamente, uno per guida in stato di ubriachezza e l’altro per guida in stato di alterazione dovuta all’uso di stupefacenti. Nel primo caso, l’uomo, un 30 enne della zona, fermato e sottoposto ad accertamento con alcotest, è risultato con un tasso alcolemico superiore a quello consentito, nel secondo caso, il denunciato, un 28 enne, fermato ad un posto di controllo mentre era a bordo di un’autovettura e sottoposto a perquisizione, è stato sorpreso in possesso di un grammo di hashish, detenuta per uso personale: in entrambi i casi ritirate le patenti. Sempre a Bernalda, tre giovani di 20 e 21 anni, sono stati segnalati alla Prefettura di Matera quali assuntori di stupefacenti, in quanto, controllati e perquisiti mentre si trovavano a bordo di un’autovettura, sono stati trovati in possesso di un grammo sempre di hashish, detenuto per uso personale. Al conducente ritirata anche la patente.
A Marconia di Pisticci (MT), i carabinieri hanno denunciato un altro sorvegliato speciale di P.S. per inosservanza degli obblighi connessi con la stessa misura di prevenzione. L’uomo, un 33 enne originario di Napoli ma residente in quel comune, benché l’obbligo di permanere in casa dalle 22.00 alle successive 06.00, nel corso del controllo non è stato trovato.
Infine, a Stigliano (MT), i carabinieri del posto hanno denunciato un agricoltore del posto, in quanto responsabile di aver occupato alle proprie dipendenze un immigrato dell’India, privo di permesso di soggiorno. Lo straniero è stato avviato per le procedure di espatrio.
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Venerdì 19 settembre, a Matera, nell’ambito di un preordinato servizio di controllo, i carabinieri del NAS di Potenza e i colleghi del Comando Provinciale di Matera, coadiuvati da personale dell’ASL, hanno proceduto al sequestro amministrativo di un’attività commerciale adibita a panificio.
I militari, nel corso dell’ispezione, hanno potuto accertare che, all’interno della citata struttura produttiva, erano stati effettuati vari lavori di ampliamento e proceduto a modifiche strutturali senza la prescritta autorizzazione.
In particolare, era stata attivata, abusivamente, una nuova area produttiva adibita a laboratorio per la preparazione di prodotti da forno con annesso deposito di materie prime di 300 metri quadrati, il tutto in ampliamento all’area già esistente, per altro risultata modificata rispetto a quella autorizzata.
Valore complessivo del sequestro stimato in 1.250.000 euro.