“La vita senza memoria è un filo spezzato”. E’ questo il messaggio finale con cui Sebastiano Somma conclude il drammatico pettacolo di musica e teatro all’Auditorium Gervasio di Matera per il nuovo appuntamento promosso da Materarte nella giornata della Memoria.
In scena gli attori portano in scena “Meglio non sapere”, la storia tratta dal famoso libro di Titti Marrone, raccontata con la formula del concerto-teatro per tenere vivo il ricordo della shoah. La voce recitante è di Sebastiano Somma mentre le attrici Stefania Carulli e Maria Pia Antonacci interpretano le due ragazze di Fiume, Andra e Tatiana Bucci. La storia ripercorre una delle pagine più cupe del nazifascismo, la deporazione degli ebrei d’Italia nei campi di concentramento. Un treno rapirà tre bambini e un treno ne restituirà solo due donne nel dicembre 194 mentre il napoletano Sergio De Simone sarà impiccato e non farà più ritorno. Nel mezzo di questo viaggio di andata senza ritorno per tutti, c’è lo sterminio degli ebrei.
Lo spettacolo è impreziosito dalle musiche eseguite dal Quartet Karel, brani della tradizione ebraica, alcuni dei quali sono stati scritti proprio nei campi di concentramento mentre sullo sfondo si può ammirare anche l’opera d’arte “Il Capannone” dell’artista materano Mimmo Centonze.
Michele Capolupo
La fotogallery dello spettacolo “Meglio non sapere” (foto www.SassiLive.it)