Giuseppangelo Canterino, portavoce cittadino di Fratelli d’Italia-AN di Garaguso attacca l’Amministrazione Comunale di Garaguso: “E’ inammissibile che si continui a “giocare” col bilancio. Sindaco responsabile di un’azione amministrativa senza criterio”.
Lo avevamo capito subito che il Sindaco Auletta e la maggioranza del Comune di Garaguso fossero politicamente inadeguati ad amministrare, ma che il Primo cittadino – in qualità di responsabile della macchina amministrativa – operasse in spregio alle basilari norme di democrazia e contro il principio di responsabilità che deve caratterizzare chi gestisce la cosa pubblica lo dimostrano i fatti.
Amministrare un paese di 1.100 abitanti non ci risulta una missione impossibile. Puntualmente, però, registriamo errori e/o omissioni che compromettono il normale svolgimento delle funzioni amministrative, specie in materia di bilancio, la spina dorsale dell’azione amministrativa stessa.
La conferma di quanto si sostiene è arrivata il 28 dicembre scorso, in occasione di un Consiglio comunale avente tra i punti all’ordine del giorno la ratifica di una “variazione al bilancio di previsione 2015 e al bilancio pluriennale 2015-2017”, nella quale Sindaco e maggioranza hanno cercato di far passare per buono un provvedimento adottato in via d’urgenza dalla Giunta Auletta con delibera n. 59 del 27/11/2015 (atto varato esattamente un’ora dopo del Consiglio comunale dello stesso 27 novembre, in cui la maggioranza aveva già approvato una variazione il bilancio preventivo 2015 a seguito del recepimento di alcuni fondi europei).
In tale circostanza la predisposizione degli atti oggetto di Consiglio è stata fatta visionare alla minoranza con ritardo, mentre il parere del revisore dei conti è stato consegnato solo a margine dell’assemblea pubblica. Dall’analisi dei documenti si evince che la delibera n. 59 non è confortata dal presupposto che legittimerebbe la Giunta ad adottare tale variazione di bilancio. Detto presupposto non si ravvede né nel corpo della delibera, né tra gli atti forniti a supporto l’urgenza, tipica dell’art. 175 comma 4 del d.lgs. 267/2000 e invocata dallo stesso esecutivo per adottare tale provvedimento.
L’urgenza, quindi, non può ravvisarsi: né nella voce “Fondo di solidarietà comunale” (il cui importo già era presente nel bilancio di previsione 2015); né nella voce “fondo di coesione”; tantomeno nella voce “Fondo di coesione 2015-protezione civile” (le cui comunicazioni sono avvenute prima del 30/11/2015); nemmeno, infine, nella voce “L.R. 23/11/1976 n. 51 – contributo per lavori di ripristino transitabilità strada comunale Serre” (paradossalmente già oggetto di variazione di bilancio approvata dal Consiglio comunale nella seduta del 27/11/2015).
E’ utile ricordare che l’attuale Amministrazione comunale si è insediata nel maggio del 2014 e che i reiterati comportamenti scorretti, arroganti e contra legem ostentati dal Sindaco Auletta non sono una novità, in quanto espletati sin da inizio mandato.
In occasione dell’approvazione del bilancio previsionale 2014, infatti, la minoranza – a causa della situazione di incompatibilità in cui versava il revisore dei conti – sollevava la presunta illegittimità di tutti gli atti amministrativi connessi alla delibera n. 15 varata dalla Giunta Auletta il 10/09/2014 (comprese le aliquote IMU, TARI e l’atto finale di approvazione del previsionale, nel quale le stesse aliquote erano state calcolate e inserite per garantire l’equilibrio di bilancio). Illegittimità comprovata dalle dimissioni dello stesso revisore e dalla unanime e consolidata giurisprudenza sull’argomento.
Ulteriore conferma si è avuta in seguito al Consiglio comunale del 13 maggio 2015, con l’approvazione del rendiconto 2014.
In quell’occasione si è tentato di escludere la minoranza dalla fondamentale funzione di controllo, sforando di gran lunga le tempistiche previste dalla legge per mettere a disposizione dei consiglieri i documenti oggetto di discussione. Anche in questo caso si è rinvenuta una presunta illegittimità dovuta al revisore dei conti, il quale ha redatto la propria relazione lo stesso giorno in cui la Giunta Auletta ha approvato la proposta di deliberazione consiliare per il rendiconto 2014 (cioè il 22 aprile 2015).
Sempre in quel frangente è stato registrato un aumento del costo della TARI, pur essendoci un leggero decremento dei costi del servizio smaltimento rifiuti rispetto all’anno precedente (136.624 euro del 2014 contro i 137.860 euro del 2013). Le entrate, tra l’altro, sono passate a 203.051 euro (in spregio al piano tariffario TARI, che ne prevedeva 147.291), causando un incremento dei costi a carico della cittadinanza di circa il 30%. A ciò si unisce la violazione dell’art. 93 del Regolamento di contabilità interno, che prevede che l’elenco dei residui passivi debba essere compilato entro il 10 gennaio di ogni anno. In questo caso, invece, l’atto è stato approvato ad aprile e addirittura senza firma. Avallando il rendiconto, dunque, la maggioranza ha approvato una delibera illegittima, in violazione dei diritti dei consiglieri e del principio della trasparenza amministrativa.
Mutuando quanto dichiarato dalla capogruppo di minoranza, avv. M. A. Bonanno, si può comprendere come in questo caso “la Giunta Auletta, per mascherare la propria mala gestio, abbia effettuato una pura e semplice variazione di bilancio – oltre i termini di legge – attribuendole carattere d’urgenza, con l’unico fine di sanare l’inadempienza e l’inadeguatezza della maggioranza in tale ambito.”
Detti comportamenti, oltre a violare la legge e a tradire la fiducia degli elettori, dimostrano la scarsa attenzione di Auletta verso le istituzioni e nei confronti dei propri consiglieri. Raccomandiamo, pertanto, alla maggioranza, di prendere le distanze da future decisioni impartite dal Sindaco in maniera autoritaria e di opporsi ad ogni suo eventuale e sconsiderato tentativo di operare in maniera non conforme all’ordinamento giuridico nazionale e sovranazionale.