Legge Stabilità, sì a maggioranza in seduta congiunta. A maggioranza licenziati anche i disegni di legge sul Bilancio di previsione pluriennale per il triennio 2016/2018 e quello sul Collegato alla Legge di Stabilità 2016. Audito il dirigente generale del Dipartimento Presidenza della Giunta, Vito Marsico.
Riunite questa mattina, in seduta congiunta, le quattro Commissioni consiliari, “Affari istituzionali”, “Bilancio e programmazione”, “Attività produttive – Ambiente e Territorio”, “Politica sociale”, rispettivamente con le presidenze dei consiglieri Santarsiero (Pd), Miranda Castelgrande (Pd) in assenza di Rosa (Lb-Fdi), Pietrantuono (Psi) e Bradascio (Pp)per esaminare la manovra finanziaria della Regione.
Le Commissioni hanno audito il dirigente generale del Dipartimento Presidenza della Giunta, Vito Marsico, in merito al parere reso dal Collegio dei revisori dei conti sul bilancio di previsione della Regione, prendendo atto che lo stesso parere, a seguito dei chiarimenti forniti dagli uffici della Giunta è favorevole.
Al termine dell’audizione, il consigliere Benedetto (Cd) ha sottolineato “la necessità di esaminare, prima di licenziare i provvedimenti, gli emendamenti annunciati dal Presidente della Giunta nelle riunioni tenute con maggioranza e opposizione e che, allo stato attuale, non sono ancora a disposizione dei consiglieri per un’analisi approfondita. E’ necessario capire, per poter esprimere un parere – ha detto Benedetto – quali sono gli intendimenti del Governo regionale sulla realizzazione di alcune importanti opere annunciate. Dobbiamo votare – ha concluso – su cose concrete non sul semplice esercizio di volontà”.
Il capogruppo di Forza Italia, Michele Napoli, ha espresso il suo “disappunto per la mancanza della documentazione esaustiva e per dover esprimere un parere su disegni di legge privi degli indispensabili crismi della logica politica e strategica con le relative e complessive previsioni di spesa senza dover attendere le decisioni dell’ultima ora in Consiglio, magari con il solito maxiemendamento. Ancora una volta – ha detto – la maggioranza fa sfoggio di poca chiarezza e di mancanza di idee precise sul futuro della regione”. Il consigliere Romaniello (Gm) ha sottolineato come “il Governo regionale, ancora una volta, non tenga in alcun conto l’importanza delle Commissioni consiliari, preferendo rimandare ogni azione pregnante in Consiglio, anch’esso espropriato del proprio status e della sua vera funzione”. Dello stesso parere il consigliere Mollica (Udc) che ha sostenuto che “Legge di Stabilità e il Bilancio di previsione non è detto che restino immutati in Aula, così come affermato dai rappresentanti della maggioranza e che, pertanto, insieme con il Collegato, avevano bisogno di una esplicitazione ben più consistente e coerente”.
I rappresentanti delle forze di opposizione hanno, quindi, chiesto che la seduta congiunta fosse aggiornata per avere la relativa documentazione completa riguardante Legge di Stabilità regionale 2016, il Bilancio di previsione pluriennale per il triennio 2016/2018 e il Collegato alla legge di Stabilità 2016. Dopo ampia discussione e la decisione dei rappresentanti di Pd, Ri, Psi e Pp di votare sui disegni di legge, l’opposizione ha abbandonato i lavori.
Le Commissioni hanno così proceduto alle votazioni, esprimendo parere favorevole all’unanimità dei presenti all’atto della votazione. Hanno espresso il loro consenso, nelle rispettive Commissioni di appartenenza, i consiglieri: Bradascio (Pp), Galante ( Ri), Pietrantuono (Psi), Santarsiero, Cifarelli, Polese, Robortella, Giuzio, Miranda Castelgrande (Pd), Benedetto (Cd).
Ad inizio dei lavori erano presenti i consiglieri Pace e Romaniello (Gm), Bradascio (Pp), Galante (Ri), Mollica (Udc), Pietrantuono (Psi), Santarsiero, Miranda Castelgrande, Spada, Polese, Giuzio, Robortella, Cifarelli (Pd), Benedetto (Cd), Napoli e Castelluccio (Pdl-Fi), Leggieri e Perrino (M5s).
Gianni Perrino, consigliere regionale Movimento 5 Stelle in una nota annuncia che sono stati presentati i primi 5 emendamenti alla legge di stabilità regionale 2016, vanno dal recupero degli sprechi alle misure in favore dell’occupazione. Di seguito la nota integrale.
Protocollati stamattina i primi 5 emendamenti alla Legge di Stabilità 2015 e al Collegato. Si tratta di proposte interessanti che si muovono in direzione di una sana ‘spending review’ e volgono lo sguardo a misure in sostegno dell’occupazione.
Negli scorsi anni, qualche amministratore poco attento alla salvaguardia delle risorse pubbliche ha deciso di giocare col fuoco e scommettere sui derivati. Dall’allegato 20 al Bilancio di Previsione Pluriennale per il triennio 2015-2017 risulta difatti che il contratto Interest Rate Swap sottoscritto nel 29/06/2006 dalla Regione Basilicata con le controparti Dexia Crediop S.p.A. e UBS Investment Bank ha prodotto, al 31/12/2014, una perdita di oltre 31 milioni di euro. Vista questa costante emorragia di risorse, il nostro emendamento, in espressa attuazione della normativa statale in materia, dispone che la Giunta Regionale proceda, entro il 30 giugno 2016, alla rinegoziazione dei contratti c.d. “derivati” al fine auspicabile di ridurne (o annullarne) il devastante impatto finanziario sulle finanze regionali e recuperare spazi finanziari utili per garantire la copertura ad interventi a favore dei cittadini lucani più in difficoltà.
Sempre nella stessa ottica proponiamo due modifiche finalizzate alla riduzione degli oneri finanziari gravanti sulle finanze regionali o su quelle delle aziende, enti, società o organismi regionali, il tutto attraverso una ricognizione dell’esposizione debitoria gravante sulla Regione Basilicata. Stessa operazione vogliamo che sia effettuata anche sulla gestione dei contenziosi che, solo nel quinquennio 2010 – 2015, hanno comportato un esborso di circa 48 milioni di euro.
Per quanto riguarda il lavoro, la nostra proposta è quella di incentivare l’occupazione stabile, prevedendo un esonero contributivo (pari a 3.250 euro su base annua), di importo pari a quello previsto già dalla legge di stabilità dello Stato per il 2016. Abbiamo poi pensato anche ai lavoratori autonomi per i quali il welfare italiano non prevede alcuna forma di sostegno e supporto e, sostanzialmente e di fatto, nega il riconoscimento dei diritti degli stessi. L’emendamento introduce un “programma triennale straordinario” di misure dirette alla promozione e sostegno del lavoro autonomo e professionale dei lavoratori autonomi, in particolare monocommittenza o di committenza prevalente, pari o superiore al 75% del reddito complessivo.
Anche per questa manovra finanziaria confermiamo la nostra linea volta al buon senso e alla parsimonia nella gestione dei soldi pubblici.
Pittella avvii un serio progetto di revisione dei conti pubblici regionali volto a recuperare risorse di vitale importanza per risolvere emergenze all’ordine del giorno. Pensi alle scene di guerra fra poveri che solo qualche giorno fa si sono verificate davanti al palazzo della Giunta in merito al pasticcio sul reddito minimo di inserimento. Pittella pensi, infine, a correggere l’errore dello scorso anno sui contributi agli emofiliaci ed agli emodializzati.