Nell’ambito della attuazione dell’accordo stipulato dalla Regione con le Prefetture di Potenza e Matera, Anci e Upi per una diversa dislocazione territoriale dell’accoglienza dei richiedenti asilo si profila la quadruplicazione dei Comuni della provincia di Potenza pronti ad ospitare circa 900 ospiti oltre a centri Sprar (circa 250 minori non accompagnati compresi). Lo riferisce Pietro Simonetti per il Coordinamento politiche migranti della Regione Basilicata.
Sono infatti circa trenta i Comuni e oltre una decina i gestori che hanno partecipato al bando della Prefettura di Potenza. Matera provvederà nelle prossime settimane. Si passa quindi da sette Comuni a trenta per ottenere l’accoglienza diffusa nel territorio ed eliminare le grosse concentrazioni alberghiere e territoriali (come Potenza città e Pignola). Il bando della Prefettura ha un valore di circa 8 milioni e garantirà l’ospitalità per tutto il 2016 al netto dei centri Sprar con ricadute economiche e sociali su trenta comuni dove verranno utilizzati prevalentemente abitazioni sfitte e piccole strutture. L’occupazione prevista è di oltre 200 unità. Si tratta adesso di garantire il funzionamento delle attività di lavoro utile, delle attività formative e tirocini di quanti vorranno rimanere in Basilicata in settori come l’agricoltura, l’edilizia, il lavoro di cura, comparti che hanno assoluto bisogno di manodopera migranti con percorsi di integrazione anche scolastica. Una buona accoglienza, mantenendo fermi i contenuti delle intese, secondo anche il progetto politico della Regione Basilicata, la prima in Italia a proporre contenuti e modalità autonomi e da progetto pilota per ospitare 2000 persone, ha bisogno del sostegno degli enti locali e della popolazione di una regione di migranti: le scelte di questi giorni vanno nella direzione giusta.