I rappresentanti sindacali di Fim Cgil, Fiom Cisl e Uilm Uil Matera, Agnese, Cotrufo e Mangieri hanno inviato una lettera al Prefetto di Matera, ala direzione generale ASM, alla rti composta da La Traccia, Traccia Hitech e Gsi e alla Regione Basilicata per chiedere con la massima urgenza la convocazione di un tavolo relativo alla vertenza CUP ASM Matera. Di seguito il testo integrale.
Le scriventi orgnaizzazioni sindacali chiedono con la massima urgenza la convocazione di un tavolo relativo alla vertenza CUP ASM Matera.
In data 29 gennaio 2016 si è consumato, con esito negativo, presso la Direzione Territoriale del Lavoro, il confronto fra le seguenti parti: RTI COOP.TRACCIA – TRACCIA HI.TECH-GSI SRL (ditta aggiudicataria del servizio di gestione CUP dal 1°febbraio 2016), OO.SS. ed ente appaltante il servizio, ASM Matera.
Tale esito preoccupa fortemente le organizzazioni sindacali e le maestranze in quanto l’azienda aggiudicataria ha dichiarato di procedere, a partire dal 1° febbraio 2016, alla riduzione del 25% dell’orario di lavoro per ciascun lavoratore (unità complessive n.56) contravvenendo alla clausola sociale contenuta nel disciplinare di Appalto che prevede il mantenimento delle attuali condizioni di lavoro maturate dai lavoratori.
In data odierna si sono tenute in Matera e Policoro le assemblee coi lavoratori interessati in cui è stato proclamato lo stato di agitazione degli stessi cui seguiranno azioni più incisive per tutelare i diritti lesi dei lavoratori (senza escludere lo sciopero generale).
Con la presente si chiede a S.E. il Prefetto di Matera di riunire le parti indirizzo al fine di tentare una soluzione positiva della vertenza.
In particolare, le OO.SS. ritengono necessaria la presenza dell’Ente appaltante il servizio (ASM Matera) e della Regione Basilicata trattandosi di appalto pubblico e dovendo quest’ultima vigilare sulla congruità degli appalti che sono promanazione di enti pubblici.
Certi di Vs. celere riscontro, si porgono cordialità.
Matera, 30.1.2016
VERTENZA CUP: LA ASM VIGILA SUL RISPETTO DEL BANDO DI GARA, MA NON PUÒ INTERFERIRE CON LE SCELTE IMPRENDITORIALI
La Asm non può imporre alcunché a imprese e sindacati, ma vigilerà sul pieno rispetto delle clausole previste dal bando di gara. È questa la posizione che l’Azienda esprime in relazione alla richiesta delle organizzazioni sindacali di un coinvolgimento di Asm e Regione Basilicata nella vertenza che le vede contrapposte al raggruppamento temporaneo di imprese Coop Traccia-Traccia Hi. Tech-Gsi srl (aggiudicatario dell’appalto cup).
Una breve premessa:
– la Asm ha bandito l’appalto quinquennale del cup, sottoponendolo al preventivo giudizio dell’OPT (osservatorio prezzi e tecnologie istituito presso il Dipartimento Politiche della Persona della Regione Basilicata)
– l’OPT ha fra le altre cose giudicato del tutto congrua la base d’asta relativa al costo del lavoro
– rispetto alle 37.500 ore annuali del servizio previste dalla precedente gara (ore progressivamente ridotte dalle norme sulla c.d. spending review), la Asm ha incrementato le ore annuali, ovviamente parametrandole al reale fabbisogno aziendale, sino a circa 45 mila del nuovo appalto
– il raggruppamento temporaneo di imprese che si è aggiudicato la gara, ha stipulato il contratto con la Asm il 19 gennaio scorso, impegnandosi a subentrare nel servizio da lunedì 1 febbraio 2016.
La decisione della aggiudicataria di ridurre percentualmente le ore lavorate di ciascun lavoratore (c.d. contratto di solidarietà difensiva), rientra tuttavia nella autonomia imprenditoriale e non nella clausola sociale prevista dal bando, poiché la clausola prevede in sostanza la conservazione del posto di lavoro e non quante ore e come ogni unità lavorativa debba essere impiegata. Per Azienda e Regione è perciò impossibile intromettersi nelle scelte organizzative.
L’Azienda ha posto a base di gara un numero di ore congruo e non può naturalmente né artificiosamente aumentarne la quantità né imporre alcunché all’aggiudicataria, pur auspicando che insieme alle organizzazioni sindacali possa addivenire ad una soluzione di comune condivisione e soddisfazione. Allo scopo di favorire la composizione bonaria del conflitto che, si ripete, coinvolge unicamente sindacati ed aggiudicataria del servizio CUP, l’Azienda ha differito all’8.2.2016 il subentro del nuovo gestore.
CASTELLUCCIO (FI): SU “VERTENZA CUP ASM” INTERVENGA GIUNTA REGIONALE
“La risposta venuta dai vertici dell’Asm ai sindacati in merito alla “vertenza Cup” che coinvolge circa 60 lavoratori e un servizio delicato ed essenziale per il diritto alla salute dei cittadini ha tutto il significato del più classico degli atteggiamenti “alla Ponzio Pilato”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale Paolo Castelluccio (Fi) che aggiunge: “nessuno chiede di compiere forzature e tanto meno di stravolgere normative contrattuali e di lavoro ma, francamente, scaricare il tutto sui sindacati e sul raggruppamento temporaneo di imprese aggiudicatario dell’appalto del servizio Cup è troppo facile”.
Nel ricordare che l’azienda aggiudicataria ha dichiarato di procedere alla riduzione del 25% dell’orario di lavoro per ciascun lavoratore, Castelluccio condivide la posizione dei sindacati sul fatto che in questo modo non si attua la clausola sociale contenuta nel disciplinare di Appalto che prevede il mantenimento delle attuali condizioni di lavoro maturate dai lavoratori. Il semplice differimento all’8 febbraio prossimo del subentro, deciso dall’Asm, non favorisce la ricomposizione della vertenza che, non sfugga, oltre ai lavoratori riguarda l’intera utenza del Servizio Sanitario Regionale della provincia di Matera. Non vorrei che in questo modo – continua Castelluccio – si vanificasse lo sforzo compiuto nei mesi scorsi tra Asm,ordine dei medici e medici di base con le prime intese raggiunte finalizzate a ridurre progressivamente i tempi di attesa, specie per gli esami di radiologia e cardiologia, che sono quelli che registrano i tempi più lunghi. Tra l’altro non mi risulta ancora operante l’impegno all’inserimento dei centri privati accreditati muniti di contratto nelle agende Cup, vale a dire accade ancora che gli utenti non possono fare una tac o una risonanza presso un centro privato accreditato per alleggerire le liste di attesa del pubblico. Ricordo l’obiettivo che ci è posti : ridurre i tempi di attesa di una visita cardiologia o radiologica programmata entro i 90 giorni. Se a ciò si aggiungono gli effetti fortemente penalizzati attesi nell’attuazione del decreto del Ministero alla Salute che individua le condizioni di erogabilità e le indicazioni di appropriatezza prescrittiva per 203 prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale erogabili nell’ambito del Ssnche signifuica che i cittadini devono pagare di tasca propria – afferma ancora il consigliere di Forza Italia – il diritto alla salute si allontana sempre di più. Altro che garantire prestazioni appropriate di cui parla spesso il Direttore Generale della Asm Pietro Quinto. Credo sia necessario a questo punto un intervento diretto della Giunta Regionale per far sentire all’Asm il peso della responsabilità”.