Numerosi appassionati hanno assistito alla proiezione del film “Decalogo 2” del regista polacco Krzysztof Kieślowski e ascoltato l’intervento della regista AmilaAliani.
Una serata da incorniciare la prima della XXI Mostra CinEtica, promossa dal Cineclub “V.- De Sica” imperniata su“Misticismi corsari”. Molte le presenze anche di giovani e studenti che hanno accolto con commozione la proiezione del “Decalogo 2” regia diKrzysztof Kieślowski autore polacco sconosciuto ai più. A presentare il film con Armando Lostaglio, presidente del “De Sica”, la regista di origini lucane AmilaAliani che ha ipnotizzato l’attento pubblico introducendo elementi di filosofia, etica, metafisica e di fede. Molte le curiosità scaturite nel pubblico che ha scoperto la potenza di questo autore scomparso vent’anni or sono e pluripremiato in Festival nazionali ed internazionali come Venezia e Cannes. Hanno portato un contributo di idee anche la responsabile dell’Unilabor Pina Cervellino, del Cif di Rionero in Vulture Antonietta Lostaglio e Gabriele Di Stasio responsabile di Basilicata Cinema network di festival cinematografici lucani cui il De Sica è fra i fondatori. “Il campo emozionale delle immagini e delle parole…è come imparare le basi della matematica e dello scrivere e leggere. – ha dichiarato entusiasta la regista- Il CineClub V. De Sica- Cinit con l’impegno di Armando Lostaglio, ha sempre sollevato la cultura cinematografica in Basilicata. Altro impegno è di Gabriele Di Stasio presidente di Basilicata Cinema. Devo dire che ieri sera è stato un piacere essere tra autentici appassionati di cinema, perché basta guardarli ed ascoltarli per capire quanta passione li infervora, ed è una rarità questo tipo di respiro. E’ stato un piacere anche vedere come le persone rispondono a rassegne di un cinema più introspettivo,con il desiderio di capire e inoltrarsi in pensieri complessi. Per la prima volta ho avuto l’impressione che i film di nicchia potrebbero non esistere se condotti nella semplicità della complessità e di ritmi differenti dallo standard di percezione. Cos’è lo standard? Sicuramente qualcosa più adatto alle macchine, non al cervello. Ovviamente deve esserci un focolaio. Siamo stati in un centro sociale, ovvio che questo modo di far vera cultura avrebbe bisogno di luoghi forse più adatti e sostegni più idonei, per chi ha da sempre il cinema nell’anima. C’è una grande differenza tra chi ha il cinema nell’anima e chi in altri posti. Avete mai visto gli occhi dei veri amatori del cinema? Brillano”.
Il prossimo appuntamento di XXI CinEtica è per domenica 7 febbraio con la proiezione del film Timbuktu del regista mauritano AbderrahmaneSissako, sarà presente padre Dominique Agbalenyo.