Dopo la bomba carta all’agenzia immobiliare Iside Casa di viale delle Nazioni Unite nel pomeriggio di domenica 10 gennaio un nuovo ordigno è esploso intorno alle 21,30 di domenica 31 gennaio a Matera in via Trabaci nei pressi di una macelleria. A segnalare l’accaduto i residenti della zona dopo il forte boato provocato dallo scoppio dell’ordigno rudimentale. Danneggiata solo la saracinesca dell’esercizio commerciale, ovviamente chiusa nel giorno festivo.
Gli inquirenti indagano le accertare il movente di questo nuovo atto intimidatorio avvenuto nella cità di Matera.
Confesercenti: negozi sempre più sotto assedio
Le denunce di furti negli esercizi commerciali in Basilicata hanno subito un incremento del 18,4% tra il 2011 ed il 2014, ultimo dato disponibile, passando dai 282 del 2011 ai 334 del 2014 (più 52). Ad evidenziarlo è un rapporto – basato sui dati Istat relativi alle denunce delle forze di polizia all’autorità giudiziaria – della Confesercenti che sottolinea come l’incremento percentuale da noi è superiore alla media nazionale (più 14,8%). E la situazione non sembra essere migliorata nemmeno nel 2015: il 54% dei negozianti segnala anche per l’anno appena concluso furti o rapine ad attività commerciali e pubblici esercizi nella propria area.
L’allarme provocato a Potenza dai recenti episodi ai danni di due bar e ad un’altra attività commerciale nel giro di pochi giorni – commenta Prospero Cassino, presidente Confesercenti Potenza – rafforza la nostra iniziativa specie di ascolto della categoria.
La percezione dei negozianti. L’aumento dell’attività criminale a danno dei negozi ha portato ad un netto peggioramento della sicurezza percepita. Quasi un commerciante su tre (il 31%) ritiene che la sua impresa negli ultimi dodici mesi sia stata più esposta ai rischi legati alla criminalità rispetto al 2014, mentre solo 1 su 10 si sente più al sicuro. I furti sono la tipologia di attacco criminale più temuto, segnalato da più della metà dei negozianti intervistati (55%). Secondariamente in sequenza troviamo: truffe (36%), rapine a mano armata (33%) e vandalismi (29%).
“Il tema della sicurezza è una delle priorità tra gli imprenditori del commercio, in particolare per attività particolarmente esposte alla microcriminalità – continua la nota della Confesercenti . La crisi economica, l’emergenza migratoria e le dinamiche socio-politiche a queste legate hanno fatto tornare a crescere – dopo un periodo di calo – i reati a danni delle imprese, in primo luogo del commercio e del turismo. C’è l’esigenza di un maggior controllo del territorio, da garantire aumentando, e non tagliando, le risorse a disposizione delle forze dell’ordine. Soprattutto, però, dobbiamo porre rimedio ai buchi del sistema sul versante della Giustizia, a cominciare dall’effettività della pena e dai tempi della giustizia. Bisogna intervenire ulteriormente sul tema della recidività, colpendo con maggiore severità chi è delinquente abituale. Dobbiamo certamente anche risolvere il problema delle carceri, affrontandolo però seriamente e senza percorrere la strada semplice della riduzione della perseguibilità.
Rendere più sicura l’attività dei titolari di esercizi commerciali – afferma ancora Cassino – è un impegno che ci deve vedere tutti insieme, dalle organizzazioni delle imprese alle forze istituzionali e dell’ordine, perché i segnali che sono venuti a Potenza e a Matera non vengano sottovalutati.