Mercoledì 3 febbraio 2016 con inizio alle ore 11 nell’Aula magna dell’Istituto tecnico agrario “G. Cerabona” di Marconia di Pisticci si terrà la cerimonia di consegna degli attestati di “Idoneità fisiologica all’assaggio degli oli di oliva” per i circa 60 studenti delle classi quinte che hanno seguito il corso organizzato dalla Regione Basilicata e l’Istituto.
Interverranno il dirigente generale del Dipartimento Politiche agricole e forestali, Giovanni Oliva, il dirigente scolastico, Francesco Di Tursi, e il capo panel di assaggio oli della Regione Basilicata, Stefania D’Alessandro.
Il corso di 35 ore in totale tra lezioni teoriche e pratiche, si è svolto nei mesi di dicembre e gennaio. Le lezioni, tenute da tecnici regionali, professionisti e docenti della scuola, hanno riguardato i principi agronomici della coltura dell’olivo, la tecnologia della trasformazione della conservazione degli oli d’oliva, le caratteristiche chimiche e fisiche degli oli vergini ed extravergini, le normative oli di oliva. Il corso è stato tenuto in conformità con le norme stabilite dal Consorzio oleicolo internazionale (Coi) e secondo la normativa italiana e comunitaria.
Nella mattinata gli studenti dell’Istituto alberghiero “G. Fortunato” di Pisticci prepareranno piatti tipici a base di oli extravergini lucani.
“Il corso – rende noto l’assessore regionale Luca Braia- è stato supportato dall’Ufficio produzioni vegetali del Dipartimento politiche agricole in quanto il programma rientra nella precisa volontà di sostenere gli Istituti agrari e alberghieri della Basilicata. Occorre formare al meglio i giovani che poi opereranno nel settore agroalimentare sul nostro territorio. In tale quadro l’attestato che sarà rilasciato domani rappresenta uno dei requisiti per l’iscrizione all’elenco nazionale di tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extravergini, titolo valido quindi per operare nel settore olivicolo. Lo stesso progetto – conclude Braia- sarà messo in campo con l’Istituto professionale agrario di Sant’Arcangelo, che opera in un’area dove è presente la cultivar autoctona Maiatica dalla quale si ottiene un olio pregiato e riconosciuto su tutti i mercati, che intendiamo ulteriormente valorizzare”.