Un ambiente di apprendimento che sfrutta le potenzialità del web 2.0 con strumenti tradizionali e nuove tecnologie: i libri non sono abbandonati, ma affiancati da notebook, tablet e smartphone; le apparecchiature multimediali (lavagna interattiva, computer,I pad ecc…) diventano supporto e potenziamento della didattica tradizionale, che a sua volta diventa innovativa, perché privilegia un approccio attivo e condiviso dei saperi. Questo connubio tra l’utilizzo delle nuove tecnologie e una didattica, imperniata più sulle competenze che sulle conoscenze trasmesse in maniera univoca, lo ritroviamo nella scuola media “G.Pascoli” di Matera, dove nella classe 2.0, la I D, il metodo non è più trasmissivo, ma basato sul Flipped Class Room che consegna all’insegnante il ruolo di guida e facilitatore dell’apprendimento e che incoraggia gli studenti alla collaborazione, elaborazione personale e alla condivisione dei saperi appresi. Questa classe, sotto la guida della professoressa di Italiano Franca Venezia, ha iniziato un percorso didattico con il progetto“Atelier del libro digitale”, promosso dall’associazione “Energheia”. La prima tappa del progetto è stata una visita al Museo Ridola, dove, accolti dalla direttrice Annamaria Patrone, i ragazzi hanno potuto ammirare una mostra permanente di reperti prelevati dalla necropoli di Timmari. “Si tratta di un progetto di qualità, – ha spiegato il dirigente scolastico Michele Ventrelli – perché aiuta i ragazzi a comprendere l’importanza dei documenti presenti nelle biblioteche della nostra città che possono essere valorizzati anche grazie alle nuove tecnologie”. Il lavoro riguarderà la digitalizzazione di un testo breve, nello specifico le didascalie dei pannelli che accompagnano la mostra; in questo modo i turisti potranno scaricarlo con appositi codici sul proprio smartphone. “E’ un lavoro – ha spiegato la professoressa Venezia, referente del progetto – che comprende varie discipline e che vede coinvolti anche i professori Vincenza Sileo, docente di Lingua Inglese, di Flavia Ruscigno, docente di Lingua Francese, che aiuteranno i ragazzi nella traduzione delle didascalie, e di Francesco Paolicelli per il supporto digitale; inoltre, guidata dal professore Vincenzo Paradiso, la classe sarà facilitata dalle illustrazione dei pannelli che saranno scannerizzati per divenire multimediali. La tecnica applicata sarà, inoltre, trasferita ad un lavoro testuale curriculare che sta entusiasmando i ragazzi, proiettandoli verso competenze derivate da un sapere condiviso e appassionante: dovranno costruire testi narrativi fantastici mediante un gioco con apposite carte, per poi creare un libro che successivamente costituirà il materiale, su cui provare la tecnica acquisita durante l’attività”. L’iniziativa, che è gratuita e che sarà curata dai Domenico Scavetta e Felice Lisanti dell’associazione Energheia, prevede una serie di incontri su temi quali “Scrivere, trascrivere, elaborare un testo”, “Carte e schemi: conoscere i vincoli, sfruttare i vantaggi”, “”Scritture e letture ibride, tra carta e schermo: esempi e suggerimenti”, “Il libro elettronico”. In collaborazione con l’associazione “Energheia”, i giovani studenti realizzeranno anche un’altra iniziativa volta alla scoperta del territorio. Si tratta del XII concorso “Scrivere il Medioevo” che prevede la presentazione di uno studio di carattere storico sul Basso Medioevo; l’intento è quello di conoscere il proprio territorio di appartenenza e valorizzarlo anche ai fini di promozione turistica.
Mariangela Lisanti