C’è voluto quasi un anno, ma ce l’abbiamo fatta. L’amministrazione provvederà a istituire uno sportello provvisorio per avere la dimensione dei debiti che l’Acquedotto lucano ha con alcune centinaia di famiglie montalbanesi. Perché si è pagata una depurazione delle fogne da cittadini che da 28 anni sono senza fogna.
C’è voluto quasi un anno per arrivare a questo importante sportello municipale, utile a capire la dimensione economica del problema e l’esatto numero di famiglie coinvolte, perché al sindaco Piero Marrese, e al suo vice, Giuseppe Di Sanzo, non gli andava proprio di mettersi di traverso a uno degli enti a guida Pd più indebitato della Basilicata. L’Acquedotto lucano ha infatti 170 milioni di euro di debiti, nonostante incassi in automatico, per anni, anche servizi che non offre e, quando deve restituire, non lo fa in automatico, ma alla garibaldina: chi ha saputo incassa la restituzione, chi non lo ha saputo, deve vedere come fare.
La maggioranza fece ritirare al M5S una prima mozione sull’istituzione di uno sportello provvisorio, perché aveva intenzione di aprire un tavolo tecnico con l’Al e la Regione. Dopo 3 mesi, non avendo avuto notizia di alcun loro impegno, a ottobre scorso, abbiamo ripresentato la mozione che è stata portata in Consiglio comunale in questo mese di febbraio (dopo altri 4 mesi circa), per essere nuovamente bocciata. Subito dopo la bocciatura, ne hanno presentata loro una a fotocopia della nostra, che è stata poi finalmente approvata.
Per questi giochetti infantili, su un problema serio e concreto, questa maggioranza più attenta agli equilibri degli enti pubblici che dei cittadini di Montesano e Borgo Nuovo, di fatto ha perso un anno. Ora vedremo quando e come organizzeranno lo sportello provvisorio, che chiaramente il M5S seguirà attentamente.