Un pubblico numeroso, composto in prevalenza da grandi appassionati di David Bowie, ha celebrato a Casa Cava, nei Sassi di Matera il cantautore inglese che l’11 gennaio scorso è volato in Paradiso. L’evento, condotto dal regista e attore Antonio Andrisani e dal giornalista Francesco Giusto, ha dato la possibilità al pubblico di interagire con Francesco Donadio, l’autore del corposo volume di 600 pagine intitolato “Un viaggio fantastico”, traduzione italiana di uno dei grandi successi del Duca Bianco, “Fantastic voyage”.
Si tratta dell’opera più completa e complessa che sia mai stata scritta nel nostro paese sul musicista inglese. Una vera Bibbia per chi ama Bowie. Una guida per decifrare e assimilare i messaggi di Bowie attraverso i suoi testi commentati e immersi nella loro dimensione storica e filologica.
L’11 febbraio scorso la casa editrice Arcana Editrice ha deciso di avviare la ristampa e l’autore Francesco Donadio ha raccolto con grande entusiasmo l’invito di far partire da Matera la nuova vita del suo volume.
Il dibattito su Bowie comincia proprio dal giorno in cui è arrivata la triste notizia della sua morte, l’11 gennaio 2016. Solo tre giorni prima era stato presentato il suo nuovo album Blackstar e solo a seguito della sua scomparsa i fans hanno potuto intuire che l’opera musicale è stata concepita come un’iconografia di quello che gli stava accadendo. L’album è stato registrato tra gennaio e aprile 2015 e dopo l’estate Bowie ha capito che la sua vita stava per terminare. Ecco perchè in questo ultimo album ritroviamo canzoni morbose, riconducibili alla morte e alla decadenza. Testi che hanno fatto pensare ad un testamento artistico da parte del Duca bianco. Un cantautore che si è posto domande importanti su temi importanti come il senso della vita. Un autore che già nel 2004, dopo un infarto, era sparito dalle scene. E solo negli ultimi anni la critica ha cominciato a rivalutare le sue canzoni, considerate di livello “beatlesiano”. Il libro è nato dopo aver letto una serie di biografie uscite dal 2000 in poi e grazie alle interviste che ho effettuato a personaggi molto vicini a Bowie come un componente della sua band e alcuni autori che si erano già occupati di ricostruire la vita del cantautore ingelse. Contiene tutti i testi commentati del periodo 70-80 e alcuni dei testi relative alle canzoni degli album successivi. Credo che Bowie ha avuto il coraggio di reinventarsi ogni volta che presentava un nuovo disco. Quindi il libro aiuta a comprendere un personaggio molto complesso, che all’inizio non vendeva tanti dischi e che in Italia ha cominciato a vendere solo dal 1983. Dai testi emerge la voglia di isolarsi e il gusto di sentirsi un outider, con la consapevolezza di non essere accettato. Personalmente ho pensato di mettere a confronto i testi di Bowie con quelli d Bruce Springteen e credo che Bowie sia l’anti-rock e l’anti-retorica rispetto ai testi rock di Springteen. I testi di Bowie sono molto angoscianti ma Springteen si occupa dei perdenti, a Bowie interessa invece vincere e i testi infatti raccontano che c’è sempre un’altra possibilità, quindi trasmette messaggi positivi”. Nel libro racconto anche l’interesse per l’occultismo, la magia nera e per le religioni. Dopo aver seguito la chiesa anglicana cerco di approfondire il Buddismo a tal punto che aveva pensato di trasferirsi in Scozia per diventare un monaco buddista. L’altra caratteristica della musica di Bowie è che ogni disco è diverso dall’altro e credo che sia l’unico rappresentante della musica internazionale a vantare questa capacità di presentare ogni volta un genere musicale diverso. Dischi diversi ma uniti sempre dalla stessa intenzione, quella di raccontare le sue emozioni. A mio avviso Bowie sarà ricordato come il più grande artista degli anni Settanta e di metà degli anni Ottanta, la più grande rock star post-moderna. Un artista che ha avuto il coraggio di svelare il grande trucco del business legato al rock and roll. La svolta naturalmente è arrivata con il disco Space Oddity. Davido Bowie ha rischiato anche la vita quando purtroppo ha cominciato a far uso di cocaina ma il suo trasferimento a Berlino fu determinante per ricominciare una nuova vita. Bowie era un folle, in senso positivo ovviamente ma suo fratello Terry fu ricoverato davvero in un ospedale psichiatrico e anche questo episodio ha inciso sulla sua personalità”.
Nel corso del dibattito sono stati ricordati anche due film che hanno coinvolto David Bowie come attore, L’uomo che cadde sulla terra” e “Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino”, tratto dall’omonimo romanzo.
Matera ha reso omaggio al Duca Bianco ripercorrendo in una serata magica la storia privata e artistica di uno dei più grandi artisti della storia del pop rock e del costume. Non a caso è stata scelta la formula di un incontro “random”, dove il pubblico aveva la possibilità di interagire con i conduttori e di porre domande all’autore del volume dedicato a Bowie. Al dibattito hanno partecipato tra gli altri anche il coach della Bawer Matera Ciccio Ponticiello, Angelo Guida ed Enzo Mazzei.
Suggestiva anche la scenografia dell’evento, con una serie di vinili, cd, oggetti e memorabilia per celebrare nel migliore dei modi David Bowie.
Un incontro nel quale il dibattito è stato alternato ad interventi musicali dal vivo con la partecipazione del duo composto dalla cantante Damiana Lapacciana e dal chitarrista Enzo Matera, dal cantante Luigi Scarangella accompagnato da Marco Di Lecce alla chitarra, di Giuliana De Donno all’arpa e del cantautore Francesco Lomonaco, in arte Francesco da Matera. L’attrice Nadia Kibout ha declamato alcuni testi di brani scritti da Bowie mentre Antonio Sansone, che ha collaborato all’organizzazione della manifestazione, ha realizzato ritratti fotografici con il disco preferito di Bowie.
In occasione dell’incontro Tommaso Schiuma e Mariangela Lacalamita hanno deciso di realizzare anche una statuina in legno, il “Wood”, dedicato all’artista inglese.
L’azienda Be Sound, grazie alla sensibilità di Carlo Iuorno ha fornito gratuitamente alcune attrezzature audio per l’evento dedicato a David Bowie.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’evento dedicato a Bowie (foto www.SassiLive.it)