Pio Abiusi, Associazione Ambiente e Legalità, esprime alcune considerazioni dopo aver appreso la partecipazione della Regione Basilicata al Programma Operativo Nazionale Legalità.
Di seguito la nota integrale.
E’ un fatto nuovo e positivo che la Basilicata partecipi, insieme alle altre regioni meridionali, al Programma Operativo Nazionale Legalità. Le altre regioni sono notoriamente a maggior rischio criminalità, Nel nostro caso prevenire, se solo di prevenzione si può parlare, è meglio che curare
La Basilicata è da sempre stata cerniera tra tre delle regioni a più elevato livello di criminalità organizzata ed era necessario inserirla nel programma specie in questo momento che ci vede protagonisti attraverso la Fondazione Matera 2019, organismo pericolosamente grigio in materia di controlli, intendi ad organizzare “Matera Capitale della Cultura Europea 2019”.
Il resto sono peculiarità proprie di tutte le regioni meridionali: ciclo dei rifiuti, l’accoglienza e l’inclusione degli immigrati. pubblica amministrazione non sempre adeguata.
Degli Assi che saranno oggetto di intervento potrà avere particolare rilievo la trasparenza nella gestione dei rifiuti e questa volta lo strumento operativo potrà essere il tanto atteso Piano Regionale, l’inclusione sociale nella quale in Regione siamo stati precursori per le linee guida ma che ha dimostrato il punto debole nel mancato rispetto delle regole di applicazione da parte di componenti della Pubblica Amministrazione.
La Trasparenza, almeno, ed il sogno dell’efficienza della PA sono dei punti non negoziabili per il corretto sviluppo Così come per le imprese la libera concorrenza senza i lacciuli della corruzione è cardine di uno sviluppo reale.. Negli specifici interventi previsti nei fondi PO Fesr e Fse regionali vi erano già degli apposti Assi ma l’integrazione nel Programma Nazionale evita la dispersione delle risorse e delle iniziative e ne dovrebbe nascere, positivamente, un’azione coordinata.
Pio Abiusi, Associazione Ambiente e Legalità