Presentato oggi a Roma, presso la Confederazione Nazionale Coldiretti, il quarto Rapporto Agromafie elaborato dalla Coldiretti insieme all’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare.
La Coldiretti di Basilicata è stata rappresentata all’evento dal Presidente e dal Direttore Regionale Piergiorgio Quarto e Francesco Manzari.
L’intensità dell’associazionismo criminale è elevata nel Mezzogiorno, ma emerge con chiarezza come nel Centro dell’Italia il grado di penetrazione sia forte e stabile e particolarmente elevata in Abruzzo ed in Umbria, in alcune zone delle Marche, nel Grossetano e nel Lazio, in particolar modo a Latina e Frosinone. Anche al Nord il fenomeno presenta un grado di penetrazione importante in Piemonte, nell’Alto lombardo, nella provincia di Venezia e nelle province romagnole lungo la Via Emilia.
Ad esplicitare i dati è l’Indice di Organizzazione Criminale (IOC) elaborato dall’Eurispes nell’ambito del Rapporto Agromafie. Si fonda su 29 indicatori specifici e rappresenta la diffusione e l’intensità, in una data provincia, del fenomeno dell’associazione criminale, in considerazione delle caratteristiche intrinseche alla provincia stessa e di conseguenza sia di eventi criminali denunciati sia di fattori economici e sociali. In regioni quali la Calabria e la Sicilia si denota un grado di controllo criminale del territorio pressoché totale, al pari della Campania (sia pur con minore intensità nell’entroterra avellinese e beneventano). Tale risultanza, purtroppo non particolarmente sorprendente, riflette la forza e l’estensione di organizzazioni quali la ‘Ndrangheta, la Mafia e la Camorra. Il grado di controllo e penetrazione territoriale della Sacra Corona Unita in Puglia, invece, pur mantenendosi significativamente elevato, risulta inferiore che altrove così come in Sardegna, regione dove all’elevata intensità dell’associazionismo criminale non corrisponde di pari grado l’egemonia di un’unica organizzazione. In Sicilia l’unica provincia non caratterizzata da un Indice IOC alto è stata Messina, Al di sopra della media nazionale, pari a 29,1, con un IOC medio-alto si collocano i territori che si trovano prevalentemente lungo la catena appenninica, sia in Meridione (Potenza: 42,9; Campobasso: 42,7; Avellino: 42,3; Benevento: 35,7). Matera presenta un indice pari a 37,3. I dati relativi alle nostre due province mostrano come i fenomeni legati alla criminalità non vadano sottovalutati, in un territorio che vede crescere negli ultimi anni interessi legati alle risorse minerarie, ma anche a quelle turistiche ed enogastronomiche.