Giuseppe Postiglione, che ha ruoli di responsabilità nell’editrice del quotidiano “Le Cronache Lucane”, è agli arresti domiciliari al termine di indagini della Polizia di Stato su un’estorsione aggravata ai danni di Giovanni Salvia, ex assessore allo sport al Comune di Potenza. La vicenda risale all’autunno scorso. Salvia rimase vittima di un ricatto dopo aver avviato un rapporto con una donna su skype. Stamani, la squadra mobile della questura di Potenza ha eseguito l’arresto di Postiglione, che è indagato in concorso con un’altra persona, ordinato dal gip del Tribunale del capoluogo lucano, al termine di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica. (fonte Ansa).
L’arresto di Giuseppe Postiglione arriva a distanza di quattro giorni da un’altra operazione giudiziaria per la quale è stato rinviato a giudizio in qualità di ex presidente del Potenza Calcio, per presunte scommesse e “combine” legate alle partite giocate dal Potenza Calcio in Lega Pro tra il 2007 e il 2009.
Di seguito i particolari sull’operazione illustrati nel corso di una conferenza stampa promossa dalla Questura di Potenza.
Un “porno ricatto” per convincere un assessore comunale di Potenza alle dimissioni e ottenere altri vantaggi, politici ed economici. Giuseppe Postiglione, ex patron del Potenza Calcio e direttore editoriale di “Radio Potenza Centrale” e del quotidiano “Le Cronache Lucane” avrebbe minacciato di pubblicare, e diffondere sui social, un video che immortalava il politico in una chat erotica su skype con una ragazza. Per questo per lui sono scattati gli arresti domiciliari con l’accusa di tentata estorsione.
L’adescamento on line. I contenuti dell’indagine sono stati presentati a Potenza dal Procuratore, Luigi Gay, dai pm Francesco Basentini e Antonio Natale, e dal dirigente della squadra mobile del capoluogo lucano, Carlo Pagano. La vicenda è iniziata a ottobre dello scorso anno quando l’assessore comunale di Potenza allo Sport, Giovanni Salvia, fu contattato in tarda notte su Facebook da una ragazza che lo convinse a chattare poi su Skype. Secondo gli inquirenti a quel punto iniziò una breve conversazione “piccante” con atti di autoerotismo. Il tutto si concluse dopo pochi minuti, con la minaccia, da parte della giovane, di pubblicare tutto in rete se l’assessore non avesse fatto “tutto quello che diciamo noi”, come la stessa scrisse su Skype. La donna non è stata ancora identificata. Gli investigatori stanno anche indagando su legami tra la ragazza e i presunti responsabili del ricatto: Postiglione, venuto a conoscenza della vicenda, avrebbe però chiesto a Salvia, secondo quanto scrivono i pm, una serie di “concessioni” per evitare la diffusione delle notizie sulla sua emittente.
Le richieste. Prima di tutto chiese le dimissioni da assessore e la “promozione” in giunta di un consigliere comunale (che si sarebbe però opposto). Questo avrebbe permesso quindi al direttore editoriale di “Radio Potenza Centrale” di entrare nel Consiglio comunale in quanto primo dei non eletti nelle consultazioni amministrative del 2014 nella stessa lista – i “Popolari per l’Italia” – dell’ipotetico nuovo assessore. A questo si aggiunse anche la richiesta di contributi economici per iniziative a sponsorizzare Postiglione e l’affidamento del servizio di trasporto pubblico urbano a una società a lui vicina.
Il tentativo di estorsione. Nulla di tutto questo sarebbe andato in porto, ma il tentativo di estorsione è proseguito per un paio di mesi coinvolgendo anche altre persone in incontri e “trattative”, tra le quali un consigliere regionale, Aurelio Pace (Popolari per l’Italia, formazione alla quale appartiene anche Salvia), e il sindaco di Potenza, Dario De Luca, i quali avrebbero sempre rifiutato di assecondare le richieste di Postiglione. Nella vicenda risulta indagato in concorso anche il fratello, Antonio Postiglione, amministratore unico della società a cui fa capo l’emittente.
Nella foto Giuseppe Postiglione durante la presentazione a Matera del nuovo quotidiano Le Cronache Lucane in edicola dal 14 febbraio scorso.