Il commercio elettronico in Italia continua a segnare una crescita a doppia cifra anche nell’ultimo anno: il dato del 2015, infatti, è di una crescita del 16% per un valore di oltre 16 miliardi di euro, stando agli ultimi dati diffusi dall’Osservatorio eCommerce B2c – Politecnico di Milano. Tuttavia, la penetrazione del commercio elettronico nel settore retail rimane ancora pari solo al 4%, a dimostrazione che si deve fare ancora molto per permettere che questa irrinunciabile opportunità venga colta pienamente. Nonostante quello dell’e-commerce sia un settore in espansione, le aziende italiane sono ancora molto indietro. Si pensi che sono circa 350 (erano circa 200 nel 2014) le imprese lucane che vendono esclusivamente attraverso internet; uso dell’e-commerce in Basilicata tra il 15 e il 20% degli internauti under18 (rispetto ad una media nazionale del doppio e in crescita anno dopo anno): sono le due facce della “medaglia” dei negozi virtuali con affari però reali. A tracciare una mappa dell’e-commerce ci ha pensato Confcommercio Imprese Italia per ribadire l’opportunità che molte aziende non hanno ancora colto, a causa di alcune barriere, reali o percepite, che devono necessariamente essere superate per recuperare o accrescere la propria competitività in un mercato sempre più globale e dinamico. Stando ai risultati di una ricerca commissionata da Ebay, infatti, su 202 aziende interpellate il 92% non ha mai nemmeno considerato l’opportunità di usare l’e-commerce. Dati coerenti col fatto che l’88% di esse ritenga il commercio online poco o per nulla utile. Per il 62% degli interpellati, vendere online non farebbe aumentare il fatturato, e c’è anche un 29% convinto che sia troppo rischioso. Eppure i dati eBay mostrano che nei primi sei mesi del 2015 questa categoria ha registrato dei tassi di crescita straordinari: il numero di prodotti alimentari venduti su eBay.it è aumentato di circa il 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente con un prodotto venduto ogni 4 minuti.
“Insieme alla promozione, allo sviluppo e alla diffusione della cultura dell’innovazione per Confcommercio è fondamentale – è il commento del Presidente di Confcommercio Imprese Italia Potenza Fausto De Mare- sostenere ed accompagnare le imprese in un percorso concreto di crescita sia in termini di competitività che di business.
Internet è una rivoluzione inarrestabile. Restare fuori non è più un’opzione possibile per nessun tipo di attività commerciale, men che meno per un piccolo negozio. Specie per l’alimentare lucano di qualità o di nicchia – continua De Mare – si aprono prospettive importanti che alcune imprese hanno mostrato di saper cogliere per far arrivare il pecorino di Moliterno, il caciocavallo o l’aglianico in Australia. Questo non significa necessariamente vendere online, almeno non subito, ma significa essere presenti e giocare la propria partita anche sul web, seguendo regole e consuetudini proprie del nuovo mezzo. I piccoli negozi indipendenti, spesso in posizioni defilate rispetto alle principali vie dello shopping – continua De Mare – hanno dunque oggi a disposizione strumenti che vanno oltre il volantinaggio; per quanto alcune forme tradizionali di promozione rimangano efficaci, oggi, nell’”era digitale”, il negozio ha la possibilità di un posto in prima fila in una enorme piazza, quella del web, da cui passano quasi tutti i consumatori. Il negozio, attraverso una corretta presenza digitale, può, anzi deve, disporre di una “ulteriore vetrina” per intercettare i clienti, raccontare le proprie specificità, costruire una relazione, stimolare la visita al negozio fisico, promuovere iniziative e, laddove opportuno, concludere la vendita online”.
Feb 23