Un nuovo corso di laurea per rilanciare l’Università della Basilicata e dare nuovi sbocchi di lavoro ai giovani mettendo a disposizione delle imprese elevate professionalità. Così Confapi Matera si propone di rivitalizzare l’Unibas aumentandone l’offerta formativa.
Con una lettera inviata alla rettrice dell’Università degli Studi della Basilicata, Aurelia Sole, il presidente di Confapi Matera, Enzo Acito, ha proposto l’istituzione di un corso di laurea in Tecnologie delle Risorse Minerarie, con il duplice scopo di incrociare la domanda di lavoro proveniente dalle imprese del settore Oil&Gas con l’offerta derivante dai giovani lucani.
L’Università degli Studi della Basilicata, mai come in questo periodo – scrive Acito alla rettrice Sole – ha il difficile ma esaltante compito di preparare i giovani lucani alle nuove professioni che scaturiscono dalle opportunità legate al territorio e alle sue risorse, naturali e no”.
“Tra queste figurano le c.d. risorse minerarie, di cui il sottosuolo lucano è ricco e che hanno messo in moto un’intera economia nel settore Oil&Gas, grazie a 3 Centri Oli attivi nella regione e a un quarto attualmente in stand by”.
“In particolare – prosegue il presidente di Confapi Matera -, gli imprenditori del settore hanno l’esigenza reale di poter disporre di tecnici formati nel campo delle risorse minerarie, per gestire le attività di perforazione, estrazione, ecc., con l’ulteriore funzione – non meno rilevante – di controllo del territorio”.
“Per questo motivo proponiamo di istituire un corso di laurea in Tecnologie delle Risorse Minerarie che, di qui ad alcuni anni, possa mettere a disposizione delle imprese lucane esperti del settore Oil&Gas, con un incrocio effettivo della domanda e dell’offerta di lavoro. Le royalties provenienti dalle estrazioni petrolifere potrebbero essere parzialmente utilizzate per questo scopo”.
Un incontro tra il presidente Acito e la rettrice Sole potrà servire a chiarire meglio la proposta.
Feb 24