Il personale della Stazione Forestale di Matera aveva effettuato complesse indagini nella cava Pietrapenta, sita alla località “Igino”, in agro di Matera. Nella cava, al termine delle operazioni di coltivazione, era stata avviata un’attività di recupero di rifiuti speciali costituiti prevalentemente da materiali prodotti da demolizioni edili.
Dalle indagini emergeva che questa attività di recupero non era stata autorizzata pertanto, i forestali, sequestravano il rilevante quantitativo di rifiuti ivi presenti e denunciavano a piede libero il gestore del centro. A seguito di tale attività, il Comune di Matera emetteva ordinanza con la quale disponeva amministrativamente la bonifica dell’area contaminata dai rifiuti. Da successivi controlli effettuati dai forestali è emerso che il gestore del centro non aveva provveduto nei termini di legge a bonificare l’area, per la commissione di tali ulteriori reati è stata trasmessa notizia di reato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera ipotizzando la violazioni al D.L.vo 152/2006 (Norme in materia ambientale) e per le violazioni dell’art. 650 del Codice Penale (inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità).
I forestali del Comando Stazione di Matera intervenivano anche in località “Ciccolocane”, nel Comune di Matera, ove nel piazzale di una ditta che produce e vende mobili imbottiti, si bruciavano reiteratamente rifiuti costituiti da imballi di divani in plastica e cartone, vecchi divani e parti di essi. La combustione avveniva anche nelle ore serali e notturne per non far individuare le colonne di fumo prodotte dalla bruciatura del materiale plastico. Questo comportamento illecito produce gravi impatti sull’ambiente e sulla salute umana, infatti con la bruciatura dei materiali plastici in queste condizioni si diffondono nell’area diossine e furani, sostanze che possono essere molto tossiche per inalazione. Inoltre, le ceneri prodotte dalla combustione di questi rifiuti ricadono sui campi di cereali limitrofi contaminando le coltivazioni. L’autore dello smaltimento illecito dei rifiuti è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera.
I forestali del Comando Stazione di Matera hanno avviato altre indagini per accertare gli autori di abbandoni e incendi di rifiuti in agro di Matera alla località “Fontana di Vita”.
I forestali del Comando Stazione di Pisticci hanno individuato abbandoni di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi costituiti da materiale proveniente da demolizioni edili, lastre e frammenti di Eternit, plastica, legno e metallo, nei pressi di Pisticci Scalo, in area attigua alla linea ferroviaria. Lo stesso Comando ha avviato le indagini per accertare gli autori del reato ed ha intensificato i servizi sul territorio per prevenire analoghi abusi.
I forestali della provincia di Matera continueranno a mantenere sempre alta l’attenzione sul mondo che ruota attorno allo smaltimento illecito dei rifiuti affinché sia preservato l’ambiente e la salute dei cittadini della provincia.