Ex Club Med, Comune di Pisticci replica al consigliere provinciale Florio. Di seguito la nota integrale.
Campagna elettorale e mistificazioni.
Siamo ormai in campagna elettorale e qualsiasi argomento viene brandito, come fosse clava, nella battaglia politica. È il caso di una sortita del consigliere comunale Rossana Florio.
Questa volta l’arte mistificatoria è rivolta alla situazione della struttura ricettiva pisticcese chiusa dal 2011 e fino ad allora gestita dall’azienda francese ClubMed.
Il villaggio, come è noto, è di proprietà pubblica attraverso Italia Turismo che negli anni scorsi ha realizzato dei lavori di ristrutturazione, salvo poi abbandonare la struttura e sé stessa e ai numerosi atti vandalici. Cose da noi denunciate ripetutamente sia attraverso la stampa e sia nelle interlocuzioni dirette con la proprietà, convinti che tale modo di utilizzare risorse pubbliche sia un’offesa per tutti i cittadini e, in particolare, per quei lavoratori che per anni hanno prestato la loro opera nel villaggio turistico. Fu soppresso anche il servizio di guardiania, poi ripristinato su nostro interessamento.
Chiarito che il comune non è proprietario del villaggio e, tanto meno, un gestore di strutture alberghiere, la sua azione non è diretta ma può, evidentemente, cercare di assolvere a un ruolo di mediazione e di favorire i contatti tra le imprese turistiche e la proprietà. E questo ha fatto anche in maniera intensa. La transazione di carattere commerciale e imprenditoriale avviene tra le parti direttamente interessate e quando non si incontrano domanda e offerta certo non si può parlare di fallimento del Sindaco perché se così fosse, fallimenti del sindaco potrebbero essere, per esempio, la desertificazione della Val Basento, la crisi dell’industria chimica, l’emergenza sociale, la chiusura della tratta Calabro – Lucana, la chiusura delle stazioni ferroviarie, la soppressione del Crotone Milano, il dissesto idrogeologico, il calo occupazionale nell’industria pesante, le numerose chiusure di attività imprenditoriali, il cambiamento climatico, la mancata conquista di Marte e il rischio estinzione del kiwi maculato maggiore.
Altri fallimenti potrebbero essere la mancanza di una rete delle acque bianche a Marconia, di un collettamento fognario al mare, la mancanza del depuratore degli scarichi fognari a Pisticci. Sulle ultime quattro opere vi sono dei risultati concreti, sul resto ci stiamo attrezzando.
Con buona pace della Florio, noi continueremo a lavorare affinché si possa riaprire l’ex Club Med e, pur consapevoli che la decisione è di altri, mai verrà meno il nostro impegno auspicando che chiunque ricopra un ruolo istituzionale, compreso il consigliere comunale, nonché provinciale, Rossana Florio; finalmente si adoperi all’apertura dell’ex Club Med potendo confidare sulla certezza che qualora non riuscisse nell’intento, noi non parleremo di fallimenti ma, al contrario, ne evidenzieremo l’impegno.