Trasparenza. E’ quanto chiede attraverso un comunicato ufficiale l’associazione Matera 2019 alla Fondazione Matera-Basilicata 2019. Un’occasione utile anche per lanciare un sondaggio su SassiLive con il quale indicare il presidente ideale della Fondazione tra Francesco Salvatore, già presidente dell’associazione Matera 2019, il critico d’arte Vittorio Sgarbi e il docente universitario Amerigo Restucci. Vota il sondaggio su SassiLive oppure indica il tuo presidente nel blog di questa notizia.
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Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
“Il titolo di Capitale Europea della Cultura è l’occasione per una profonda trasformazione culturale più che un concorso a premi. E’ un’opportunità per le città di ripensare il modo in cui i cittadini partecipano ai processi culturali come co-creatori piuttosto che consumatori”. E’ una sfida difficile perché stravolge le logiche gerarchiche che segnano una linea di potere che parte dalle Istituzioni e va verso i cittadini, in un processo unidirezionale incontrovertibile, e il rischio di fallimento nel raggiungimento di questo obiettivo è molto alto. A Bruxelles si discute di questo in un confronto con Robert Palmer e rappresentanti di Matera 2019, Galway 2020 e Bucharest 2021; ci si chiede in che modo è possibile rendere la partecipazione dei cittadini più ampia ed ovviare quindi ai rischi di fallimento.
Matera sarà rappresentata (?) a quanto si evince dal post allegato (che riportiamo in formato jgp in basso), da Ilaria D’Auria che parlerà del “fallimento” di Matera 2019 da una sua prospettiva personale, o, meglio dire, nella sua esperienza di vita personale. Fallimento di cui la stessa Ilaria D’Auria ha iniziato a tessere le trame all’indomani dei risultati delle elezioni politiche allarmando ancora una volta Bruxelles (nella persona di Steve Green) per il cambio di guardia che i “cittadini” avevano scelto di dare alla città di Matera democraticamente attraverso il voto.
Crediamo sia lecito domandare: è opportuno che punti di vista personali ci rappresentino in termini di “fallimento” già a poco più di un anno dalla nomina a Capitale Europea della Cultura ma soprattutto proprio nel momento in cui iniziano a delinearsi gli strumenti per una partecipazione democratica di tutta la cittadinanza indipendentemente dalle appartenenze? Un punto di vista personale può, in un momento così delicato, avere priorità tale da dover andare in Europa a raccontare il “fallimento di Matera2019”, così rappresentato peraltro da chi ha fatto parte del Comitato istituzionale? Con quali conseguenze per l’immagine della città e dell’intero percorso? Vorremmo avere anche il parere di Marcello Pittella, Raffaello De Ruggieri e Paolo Verri.
Sicuramente i tre candidati a Presidente della Fondazione, Francesco Salvatore, il critico d’arte Vittorio Sgarbi e il docente universitario Amerigo Restucci si equivalgono……………..