Lo sviluppo del comprensorio del Metapontino é stato al centro di un incontro tenutosi questa mattina tra il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella e l’amministrazione comunale e i cittadini di Bernalda e Metaponto. Tra i temi trattati quello del consolidamento del territorio il cui dissesto idrogeologico negli ultimi cinque anni ha creato molti danni agli agricoltori e non solo; quello del superamento della povertà e dello sviluppo economico.
“Ringraziamo Pittella – ha esordito il sindaco di Bernalda, Domenico Tataranno – per la sua presenza fondamentale. Si tratta di una grande attenzione per Bernalda e Metaponto. C’è un assoluto protagonismo per il prossimo settennio della programmazione europea 2014-2020. Cerchiamo di imporre le necessità del nostro territorio da troppo tempo trascurate. Parto da Metaponto che merita impegno e attenzione per tornare ad essere la perla dello Jonio. Ci sono situazioni spinose come la gestione della raccolta dei rifiuti solidi urbani. Da oggi – ha aggiunto il primo cittadino – ho emanato un’ordinanza in merito. Da domani ci sarà una nuova era. Abbiamo fatto la scelta di estendere il porta a porta (per la raccolta differenziata) spinto compreso il lido di Metaponto e le campagne. E’ una scelta coerente con le direttive regionali, anche perché il nuovo piano regionale dei rifiuti porta proprio alla riduzione del conferimento in discarica grazie ad un aumento della raccolta differenziata. Dobbiamo prendere atto che la Regione Basilicata é la prima ad aver sottoscritto con la Bei (Banca europea degli investimenti) un accordo per contenere il dissesto idrogeologico. Gli interventi strutturali che verranno – ha concluso Tataranno – ci confortano e ci fanno sentire meno soli”.
Subito dopo é intervenuto il portavoce del comitato Terre Joniche, Gianni Fabbris. “Avevamo da tempo evidenziato al presidente Pittella – l’esigenza di fare il punto della situazione circa il dissesto idrogeologico. Abbiamo bisogno di programmare attività di prevenzione non di correre dietro l’emergenza. Si é costituito il gruppo di lavoro in Regione. Ma tutti dobbiamo fare la nostra parte. Il comitato TerreJoniche si sta trasformando. Ci doteremo di strumenti adeguati per fare da interfaccia con le istituzioni. La politica deve fare la sua parte ma anche noi dobbiamo seguire l’attuazione delle proposte. In tre anni ci sono stati 45 milioni di euro di danni per i privati. Risorse sottratte allo sviluppo del territorio. La Regione può mettere 15 milioni di euro. L’altro 33 per cento lo mette il governo nazionale. L’altro residuo se lo piange chi i danni li ha subiti mediante i criteri della compartecipazione. La Regione ha già stanziato 5 milioni di euro. Serve una legge regionale. Insieme alla Regione dobbiamo andare a battere cassa al governo nazionale. In attesa che i so,di arrivano ci sono emergenze come famiglie a rischio usura. Per questo la Regione ha stanziato affidate alla fondazione anti usura “Monsignor Cavalla” 500 mila euro, a 40 famiglie di agricoltori ed a 18 famiglie non agricoltori, nonché a 30 famiglie di braccianti agricoli. Servono però altri 250 mila euro per soddisfare le domande valutate positivamente dalla fondazione. Il gruppo di lavoro sta adoperandosi per il contratto delle foci. Domani quinto anniversario dell’alluvione del primo marzo 2011. Questo il mio ultimo intervento da portavoce del comitato Terre Joniche. Da domani diventeremo un comitato tecnico scientifico sull’assetto idrogeologico. I fiumi devono passare da problema a risorsa. Possono essere l’elemento su cui programmare lo sviluppo”.
Don Basilio Gavazzeni, presidente della fondazione antiusura “Monsignor Cavalla” ha evidenziato il problema della povertà in Basilicata. “Ci può dire – ha detto rivolgendosi al presidente Pittella – qualcosa di più se lei ha viva la percezione che esiste una minoranza di cittadini al di sotto della soglia di povertà?”
infine il capogruppo in Consiglio regionale del Partito democratico, Roberto Cifarelli, nel suo intervento ha evidenziato come “La regione raccoglie istanze sul territorio per poi dare risposte”.
“Questa iniziativa é importante per fare il punto della situazione su quello che si é fatto in questi due anni e su quello che si dovrà fare nei prossimi tre anni. La situazione ereditata era difficile. C’è un lavoro profondo da fare. Da un alto proviamo a dare risposte agli ultimi ed ai penultimi. Dal reddito minimo di inserimento alla proroga dei Copes. Proviamo inoltre a dare risposte sul fronte dello sviluppo economico. Va individuato – ha concluso – un vero e proprio piano strategico di sviluppo del Metapontino con il supporto della Regione Basilicata che abbia una visione di prospettiva per i prossimi 20 anni”.
Pittella: “Continuiamo a lavorare per le riforme”.
Il presidente della Regione Basilicata ha incontrato gli amministratori e i cittadini del Comune di Bernalda per illustrare i risultati raggiunti in questi due anni e condividere il programma delle prossime attività.
“Questa regione sta cambiando, anche molto rapidamente. Sono molto soddisfatto di questa consapevolezza che va incoraggiata e irrobustita perchè il tentativo di ritardare il cambiamento e di bloccare le riforme che stiamo avviando è dietro l’angolo. Stiamo costruendo una seconda opportunità per questa regione pur fra mille difficoltà ed errori. La Basilicata ha bisogno di coraggio e di decisioni e di un metodo che è quello dell’ascolto e di una possibile condivisione con un approccio costruttivo. La cosa peggiore a cui potremmo assistere è uno scontro tribale non fra proposte, ma fra chi demolisce e chi vuole salvare”.
Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo stamane a un incontro con l’amministrazione comunale ed i cittadini di Bernalda, oltre che con il Comitato Terre Joniche, a cinque anni esatti di distanza dall’alluvione del primo marzo 2011.
“Occorre provare a capire le difficoltà di una regione che si trova costretta ad avere 100 milioni di euro in meno nel suo bilancio. Non è semplice. Eppure i risultati ci sono. Quando siamo andati al governo, la Regione Basilicata attraversava un periodo molto difficile, a causa di una crisi economica senza precedenti, con un altissimo tasso di povertà e senza nessuna luce in fondo al tunnel, con meno 3,7 percento di pil, 17 percento di disoccupazione. Dopo due anni, grazie anche a una positiva congiuntura europea e nazionale e grazie a un’assunzione di responsabilità da parte delle autonomie locali, come per esempio nel caso di Bernalda, abbiamo cambiato verso ai numeri della regione.
Oggi, il pil è passato a più 0,3 percento con una proiezione verso l’1 percento nel 2016, ci sono stati 10 mila nuovi assunti e una riduzione sensibile della povertà di almeno 20 punti in percentuale. Poi proviamo a superare le difficoltà con un po’ di ottimismo. Se cogliamo segnali positivi incoraggianti non facciamo un torto a nessuno.
Il trend incoraggia ancora di più: triplichiamo le start up, l’auto impresa giovanile. La regione è riuscita a mettere una dietro l’altro tutte le riforme di sistema che fino ad allora non erano state fatte, da quella dell’Arpab al commissario unico dei tre Consorzi di Bonifica. Altre riforme verranno realizzate entro il 2016 sul versante della sanità diversificando l’offerta dei servizi e riallineando le funzioni dei nostri ospedali.
Abbiamo destinato 500 mila euro alla Fondazione anti usura mons. Cavalla di Matera, di don Basilio Gavazzeni, per venire incontro agli alluvionati del Metapontino. Nonostante i tagli subiti dalla Regione nell’ultimo anno, riteniamo nostra responsabilità coprire tutti i bisogni, a partire da quelli degli ultimi.
Sui contratti fiume abbiamo aperto un tavolo incardinato presso la Presidenza della Giunta. E come non segnalare la prima esperienza italiana di prestito concesso dalla Bei allo 0,04 di interesse con un programma di 450 milioni di euro di investimenti, mai fatto prima. Dobbiamo mettere in linea i bisogni dei comuni sulla base della gravità del dissesto idrogeologico in parallelo con l’idea di un contratto di fiume.
Dobbiamo ridurre i Gal, perchè sono 8 sono troppi e dobbiamo premiare le migliori proposte. I Gruppi di azione locale devono diventare davvero agenzie di sviluppo territoriale dando le risposte necessarie come è positivamente successo in alcuni casi e meno in altri.
Sui rifiuti: la Basilicata in termini di raccolta differenziata attualmente registra il 28 percento, non è una percentuale di civiltà. Matera e Potenza devono fare di più perchè oggi sono fermi a percentuali molto basse. Entro il 2016 vogliamo portare il tasso di raccolta regionale al 65 percento, e dal 2017 ci saranno premialità per i comuni virtuosi e penalizzazioni per i comuni che tali non sono. Ribadiamo la nostra contrarietà ai termodistruttori e a nuove discariche, puntando alla riduzione della produzione di rifiuto.
Grazie alle buone interlocuzione avviate col Governo nazionale, che ha fatto proprie le indicazioni della Regione, il bonus carburante è stato distribuito in base alle fasce di reddito e le risorse che derivano dal tesoretto delle royalties saranno utilizzate per combattere la povertà. Siamo la prima regione in Italia ad aver avviato il reddito minimo d’inserimento. E, terminato l’iter procedurale, proveremo a coprire 5 mila richieste su un potenziale di 7 mila. E poi come non ricordare i 3 milioni di euro all’anno per tre anni per portatori di disabilità nelle scuole e nel dopo scuola”.
Il presidente Pittella ha concluso il suo intervento soffermandosi sul turismo: “Siamo passati a 2 milioni e 200 mila turisti all’anno, grazie anche alla forza esplosiva di Matera. Ma non abbiamo una adeguata capienza di strutture ricettive. Ed è su questo che dobbiamo investire coinvolgendo il Metapontino, il mare di Matera. Dobbiamo creare un progetto che deve vedere impegnati tutti i 6 comuni della fascia ionica. Abbiamo risorse che vogliamo mettere a disposizione degli operatori turistici e vogliamo far conoscere le misure della nuova programmazione europea per cogliere tutte le grandi opportunità che abbiamo davanti a noi.
La fiducia la guadagni se alle parole fai seguire i fatti, sfidando anche la logica del consenso, ed è questa la pagina nuova della regione Basilicata che da due anni a questa parte stiamo provando a scrivere con impegno e dedizione”.