“Nella giornata della lotta al razzismo, per l’affermazione dei diritti umani e l’accoglienza, la Basilicata nel confermare gli impegni ad ospitare il doppio della quota spettante quindi duemila richiedenti asilo, riafferma la posizione espressa sui centri di identificazione ed espulsione che vanno chiusi cosi come è avvenuto in altre parti del paese a partire da Milano”. Lo dichiara Pietro Simonetti, coordinamento Politiche migranti Regione Basilicata. “Il Presidente della giunta regionale – prosegue – ha da tempo chiesto al Ministero dell’Interno di concorrere alla riutilizzazione per uso diverso l’ex Cie di Palazzo San Gervasio, da tempo ristrutturato e non utilizzato. La richiesta si colloca nel piano regionale per l’accoglienza più volte discusso con il Dipartimento nazionale diritti civili ed emigrazione che attraverso le Prefetture ha sottoscritto gli accordi per l’accoglienza diffusa, il lavoro utile e la formazione per dare un futuro ai richiedenti asilo. In questo quadro non c’è bisogno di un carcere in Basilicata ma di strutture accoglienti. Nel 2015 – sottolinea Simonetti – hanno lavorato nel nostro territorio 45 mila migranti nei settori dell’agrindustria, ciclo delle costruzioni e lavoro di cura, mentre sono ospitati circa 1700 richiedenti asilo. La basilicata fa la sua parte: non muri e steccati ma accoglie e non ha bisogno di Cie”.
Mar 01