L’assessore Aldo Berlinguer è stato audito, questa mattina, in terza Commissione consiliare (Attività produttive –Territorio –Ambiente) riunitasi con la presidenza del consigliere Pietrantuono (Psi), in merito al ddl sulla: “Approvazione del disegno di legge – Istituzione del Parco Naturale Regionale del Vulture e relativo ente di gestione, ai sensi della L.R. n. 28/1994 – D:G:R: n. 129 del 15 febbraio 2016”.
Al via, dunque, la discussione sulla istituzione del Parco naturale regionale del Vulture, soprattutto per quanto concerne la perimetrazione, le fonti di energia presenti e l’inclusione delle aree che meglio rappresentano la tradizione lucana, sia riferita alla storia della popolazione che ai prodotti tipici. Intervenuti nel dibattito i consiglieri Pietrantuono, Rosa, Galante, Cifarelli, Pace e Santarsiero.
L’assessore Berlinguer ha raccolto i suggerimenti dei consiglieri e ascoltato le eccezioni fatte circa le finalità e gli obiettivi dell’area protetta, riprendendo, tra l’altro, la vecchia discussione a livello nazionale riguardante la vera identità del concetto di “bene ambientale” rispetto agli altri beni che pure interessano la cultura in senso più largo. Berlinguer, nel condividere le questioni da affrontare, ha parlato “di una sfida importante da affrontare che non si ferma alla perimetrazione e agli organi del Parco, ma contempla la ricerca del giusto equilibrio da trovare nel coniugare tutela e valutazione del territorio. Con l’articolato del disegno di legge – ha sottolineato – è stato fatto un notevole passo avanti in tal senso, anche se resta ancora tanto da fare per trovare le linee guida più consone per una reale fruizione e valorizzazione dell’intera area protetta”.
L’area del parco naturale regionale del Vulture, in base al normato attuale, comprende i territori dei Comuni di Atella, Barile, Ginestra, Melfi, Rapolla, Rionero in Vulture, Ripacandida, Ruvo del Monte, San Fele, così come ricompresi nella cartografia allegata al ddl in scala 1:50.000 riportante il perimetro del Parco. In tale perimetro è inclusa la ZSC/ZPS “Monte Vulture e il SIC/ZPS “Lago del Rendina” mentre sono escluse le porzioni di territorio sulle quali ricade la ZSC “Grotticelle di Monticchio”, in quanto comprende la Riserva statale “Grotticelle” ricadente nel Comune di Rionero in Vulture non perimetrabile nel Parco. L’area del parco è suddivisa in diversi livelli di tutela: nel livello 1 sono compresi territori di elevato interesse naturalistico e paesaggistico con insistente o limitato grado di antropizzazione, a tale livello di tutela sono sottoposti gli habitat delle aree ZPS/ZSC rientranti nel perimetro del Parco; il livello di tutela 2 include territori di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e culturale con limitato grado di antropizzazione, a tale livello di tutela sono sottoposte le aree che non rientrano nei livelli di tutela 1 e 3; il livello di tutela 3 racchiude territori di rilevante valore paesaggistico, storico e culturale con elevato grado di antropizzazione, a tale livello sono sottoposti gli ambiti urbani, periurbani ed extraurbani produttivi, individuati nei regolamenti urbanistici vigenti.. Nel caso di Comuni sprovvisti di Regolamento urbanistico l’ambito di applicazione e livello di tutela 3 coincide con le zone omogenee, così come individuate nei Piani regolatori generali dei Piani di fabbricazione vigenti in tali Comuni. Tale perimetro si renderà conforme alle eventuali variazioni di perimetrazione dei RU.
L’assesore Berlinguer è stato anche audito sulla delibera di Giunta regionale n. 419 dell’8 aprile 2014: “Adozione disegno di legge recante: Norme in materia di autorizzazione alla costruzione ed esercizio di linee ed impianti elettrici con tensione non superiore a 150.000 Volt, non facenti parte della rete di trasmissione nazionale e degli impianti indispensabili per la connessione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili”.
“La delibera di Giunta – ha detto Berlinguer – risale all’anno scorso ed è stata proposta dal Dipartimento Attività produttive – reparto energia per cui si tratta di stabilire le esatte competenze in merito del Dipartimento Ambiente che, a questo punto, è marginalmente interessatoin base alle proprie competenze”. L’Assessore ha, comunque, fatto una puntuale disamina del disegno di legge, sottolineandone gli aspetti relativi alle richieste di autorizzazione ed agli aspetti di semplificazione dei procedimenti autorizzatori per la costruzione degli impianti elettrici non superiori a 150.000 Volt e non facenti parte, come recita il provvedimento legislativo, della rete di trasmissione nazionale e delle linee e degli impianti indispensabili per la connessione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. “Si tratta – ha precisato l’Assessore – di ottimizzare il processo sul piano della letture delle norme. Occorre – ha aggiunto – uno sforzo che individui l’Ente più adatto a redimere le problematiche in campo (con ogni probabilità il Dipartimento Attività produttive) anche perché è urgente procedere ad adempimenti obbligati come già avvenuto in altre Regioni, riguardanti, tra l’altro, vincoli legati al sottosuolo, ma anche al sovrasuolo ed ai prodotti aerei. Mettere, dunque, a sistema i vincoli e stabilire le linee guida, allo stato attuale, anch’esse a cavallo tra i due Assessorati. Quello che necessita – ha concluso Berlinguer – è fare un preciso bilancio energetico, stabilendo con altrettanta precisione il traguardo che si vuole raggiungere”.
Il consigliere Romaniello ha presentato una serie di emendamenti che saranno discussi, così come l’intera materia nella prossima seduta della Commissione, dopo aver ricevuto risposte e delucidazioni a carattere tecnico dagli uffici regionali preposti. Il presidente Pietrantuono nel concludere i lavori ha sottolineato che “è stato importante dare inizio ad una discussione che diverrà più approfondita a partire dalla prossima seduta che vedrà molteplici questioni da porre in cantiere e che richiedono soluzioni condivise. Per ottenere un risultato positivo – ha concluso – occorre un confronto anche serrato su tutto quello che realmente arreca benefici al territorio, tenendo ai margini pericoli legati ad un uso sbagliato delle aree interessate, cercando di eliminare tutti i pericoli virtuali fatti balenare”.
Hanno preso parte ai lavori della Commissione, oltre al presidente Francesco Pietrantuono (Psi), i consiglieri Luigi Bradascio (Pp), Aurelio Pace e Giannino Romaniello (Gm), Paolo Galante (Ri), Gianni Rosa (Lb-Fdi), Paolo Castelluccio (Pdl-Fi), Nicola Benedetto (Cd), Vincenzo Robortella, Roberto Cifarelli e Vito Santarsiero (Pd).