Il patrimonio culturale della città di Matera si arricchisce di una nuova pubblicazione dedicata alla Cripta del peccato originale, nota anche come la Grotta dei Cento Santi. A scoprirla il 1° maggio del 1963 fu un gruppo di amici del circolo culturale La Scaletti e tra questi c’era anche l’attuale sindaco Raffaello De Ruggieri, che non ha nascosto le sue emozioni avviando i lavori di presentazione nella suggestiva chiesa del Purgatorio, gremita fino alla porta di ingresso per la pubblicazione di Maria Pina Rizzi. L’opera è intitolata “Chiese rupestri a Matera. Perle di bellezza e di cultura. Per una lettura della Cripta del peccato originale” ed è stata pubblicata dalla Libreria Editrice Vaticana. Attraverso questo volume l’autrice prova ad offrire una lettura estestico-teologica delle tavole iconografiche presenti all’interno della Cripta del peccato originale. Perchè quella grotta scoperta dal circolo La Scaletta è stato sopratutto nel corso dei secoli un luogo di fede e di preghiera. Maria Pina Rizzi utilizza una serie di documenti per provare a raccontare qualche comunità cristiana ha abitato la Cripta ed in particolare perchè l’ha segnata di colori e immagini lasciando in eredità un ricco patrimonio iconografico-religioso, in cui si intrecciano il mondo latino e quello bizantino. Cerca di identificare la comunità monastica che l’ha abitata per mettere in evidenza le profonde radici cristiane di un patrimonio che solo in parte è rivelato. In questo lavoro l’autrice mette a disposizione l’esperienza maturata da credente che ha tesaurizzato il Concilio Vaticano II e acquista durante il percorso di studi che ha frequentato. Il suo contributo parte quindi dalla Chiesa, dalla Sacra Scrittura, dalla Divina Liturgia, dai Padri e dalla Tradizione. Ecco perchè la finalità principale di questa pubblicazione è quella di far comprendere, attraverso un linguaggio liturgico e mistagogico, quanto l’arte abbia contribuito alla diffusione del messaggio cristiano.
Docente di religione cattolica presso l’Istituto Magistrale Stigliani di Matera, l’autrice ha conseguito il baccalaureato in Filosofia presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma e la Laurea Magistrale in Scienze Teologiche presso l’Istituto superiore di scienze religiose della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Maria Pina Rizzi fa parte dell’Assemblea del Centro di Azione Liturgica di Roma e ha partecipato a diverse Settimane Liturgiche Nazionali. Attualmente è segretaria della Comunità del Diaconato in Italia che ha sede a Roma presso la Basilica di San Lorenzo Fuori le Mura.
Dopo l’intervento del sindaco De Ruggieri, che ha ricordato il faticoso quanto appassionante lavoro avviato dal Circolo La Scaletta che ha permesso di ripulire quello che era diventato un ovile con 71 pecore per poi finalmente inaugurare la Cripta del peccato originale il 23 settembre 2015 e è arrivato il saluto di don Giuseppe Costa, direttore della Libreria Editrice Vaticana. A seguire gli interventi del capo redattore della Lev, Padre Edmondo Caruana, di
Cettina Militello, docente del Pontificio istituto liturgico Sant’Anselmo di Roma che ha curato la prefazione del volume e di Francesca Sogliani, direttore scuola di specializzazione in beni archeologici dell’Unibas. Moderatore d’eccezione Enzo Petrolino, presidente della Comunità del Diaconato in Italia.
L’incontro, che ha fatto registrare anche intermezzi musicali eseguiti da un quartetto d’archi del Conservatorio di Matera, si è concluso con un intervento di Maria Pina Rizzi, che dedica il suo volume “a Matera e ai suoi abitanti. Città baluardo in Italia, oltre che in Europa, della cultura del XXI secolo”.
Michele Capolupo
La fotogallery della presentazione del volume di Maria Pina Rizzi (foto www.SassiLive.it)
L iniziativa è veramente lodevole. La prima cosa che salta all’ occhio però guardando le immagini è l’ età media dei partecipanti: 70 anni. Siamo una cittadina sempre più vecchia