“Sono 390 sono bravi e forti…vogliono sapere le loro sorti” e “Ad oggi solo il licenziamento è sicuro…pretendiamo risposte sul nostro futuro”. Sono i due striscioni esposti dai lavoratori Datacontact in mattinata davanti alla Prefettura di Matera in occasione della giornata di sciopero promossa dal sindacato Ugl sulla vertenza che coinvolge appunto 390 lavoratori, che a fine mese saranno licenziati dal call center materano perchè l’azienda ha perso una commessa della Tim.
I manifestanti si sono ritrovati davanti al piazzale della sede della Datacontact in via Lazzazzera e in corteo hanno raggiunto piazza Vittorio Veneto per un sit-in di protesta davanti alla Prefettura. Una delegazione composta da rappresentanti sindacali dell’Ugl unitamente ai lavoratori hanno chiesto di essere ricevuti dal Prefetto di Matera Antonella Bellomo per avere informazioni circa il loro futuro lavorativo. Di seguito la nota inviata dall’Ugl al termine dell’incontro in Prefettura.
“Ringraziamo il Prefetto di Matera Antonella Bellomo per aver concesso la disponibilità ad ascoltare la delegazione dei lavoratori ma restiamo fortemente dubbioso su quanto possa accadere per il sito del Call Center di Matera che riguarda il futuro occupazionale di tutti i 400 lavoratori occupati alla Datacontact”.
Lo afferma il segretario provinciale dell’Ugl Terziario di Matera Brunella Filotico a conclusione dell’incontro avuto in Prefettura dopo che oltre 150 lavoratori hanno manifestato liberamente e che la Ugl Matera ha inteso appoggiare.
“I lavoratori su tale vicenda ne escono ancor più confusi non conoscendo ad oggi posizioni circa la situazione attuale e futura per quanto riguarda il proseguo lavorativo e viste le mancate informazioni da parte di tutte le Istituzioni locali, provinciali e regionali. Sono 390 i lavoratori impegnati sulla attività inbound Telecom la cui proroga scadrà il prossimo 31 marzo con inevitabili riflessi che potrebbero estendersi all’intero ambito aziendale vista la perdita importante della commessa. Si attendono impegni e garanzie rispetto al nuovo gestore, ma al Prefetto – prosegue Filotico – l’Ugl e la delegazione ha illustrato il grande livello di incertezza sul futuro occupazionale e la volontà di essere informati rispetto a quanto sta accadendo sui tavoli ministeriali, mentre arrivano notizie parziali e non ufficiali. La Bellomo, raccogliendo tutte le istanze, ha sottolineato come sia previsto per lunedì un nuovo incontro sul tema e garantito che invierà una lettera a tutte le componenti coinvolte nella vertenza – Telecom, Ministero, Regione, sindacati – per ricevere, in tempi brevi, esiti e sviluppi da comunicare ufficialmente. Il nostro auspicio è che la disponibilità del Prefetto di oggi, che ha ben compreso l’entità del dramma occupazionale, certamente sarà percepita dalla politica dormiente su tale vertenza e che da subito le parti in causa interessate trovino la miglior soluzione affinchè si scongiuri che altre 400 famiglie rimangano sul lastrico economico” – conclude il segretario Ugl, Filotico.
Michele Capolupo
Gianni Leggieri, consigliere regionale Movimento 5 Stelle, ha inviato un’interrogazione sulla vertenza Datacontact al Presidente Pittella: “Quali azioni per tutelare i lavoratori della Datacontact Srl di Matera? Di seguito la nota integrale.
La Datacontact, call center con sede a Matera, impiega un totale di circa 1.300 lavoratori, molti dei quali di età media intorno ai 40 anni e con famiglia.
Lo scorso 31 dicembre è giunta a scadenza una delle maggiori commesse affidata da circa 11 anni alla Datacontact, quella di Telecom Italia per la gestione del servizio 119 TIM, sulla quale lavoravano 390 dipendenti che, così, avrebbero rischiato il posto di lavoro.
Telecom ha manifestato la sua intenzione di non proseguire il rapporto contrattuale con Datacontact.
Per scongiurare i licenziamenti il 28 dicembre 2015 si è tenuto in Prefettura a Matera un tavolo di crisi cui hanno partecipato l’assessore Braia, l’azienda, i sindacati dei lavoratori e i rappresentanti di Telecom (presenti anche la deputata Antezza, i senatori Latronico e Vico).
All’esito dell’incontro Telecom ha accettato la proposta del Prefetto, acconsentendo ad una proroga di 3 mesi della commessa, garantendo i volumi telefonici nel mese di gennaio, con un graduale calo tra febbraio e marzo e con il mantenimento di tutti i posti di lavoro, in attesa di convocare un tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico previsto per gli inizi di marzo, coinvolgendo anche il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Dopo l’incontro di fine dicembre nessun altra informazione è stata fornita ai lavoratori Datacontact circa il loro futuro lavorativo e circa gli sviluppi delle trattative presso il MiSe (incontro più volte annunciato ma del cui svolgimento non c’è alcuna notizia sicura).
Agli inizi di marzo i 390 lavoratori impiegati sulla commessa Telecom sono stati convocati dai vertici aziendali che hanno comunicato il loro prossimo licenziamento il 31 marzo e contestuale probabile subentro della società Youtility di Pomezia sulla commessa Telecom, che riassumerà tutti i lavoratori. Nel frattempo sono trapelati anche nomi di altre aziende, ma non vi è alcuna certezza circa le reali prospettive di subentro.
Oltre a questa comunicazione informale ad oggi, questi lavoratori non hanno ricevuto alcuna comunicazione ufficiale né circa il licenziamento, né circa l’effettivo prosieguo del rapporto di lavoro e delle condizioni contrattuali, con particolare riguardo alla c.d. “clausola sociale” prevista dal nuovo ddl Appalti, ora legge n. 11/2016 (art. 1, comma 10) per cui “In caso di successione di imprese nel contratto di appalto con il medesimo committente e per la medesima attività di call center, il rapporto di lavoro continua con l’appaltatore subentrante, secondo le modalità e le condizioni previste dai contratti collettivi nazionali di lavoro applicati e vigenti alla data del trasferimento, stipulati dalle organizzazioni sindacali e datoriali maggiormente rappresentative sul piano nazionale”.
Nel frattempo, le RSA dell’Ugl hanno proclamato uno sciopero per ottenere un incontro in Prefettura volto a conoscere le sorti dei lavoratori.
Il tutto si sta svolgendo nel completo silenzio delle Istituzioni regionali che, dopo il tavolo di dicembre e a parte estemporanee e, talvolta, contraddittorie esternazioni di Pittella e Braia, non stanno esercitando il loro ruolo di tutela dei lavoratori che chiedono risposte e soprattutto chiarezza sul proprio futuro.
Gianni Leggieri, consigliere regionale Movimento 5 Stelle
Il consigliere Fragasso di Matera si Muove e l’assessore Amenta al fianco dei dipendenti Datacontact
Questa mattina l’assessore alle politiche giovanili del comune di Matera Massimiliano Amenta e il Consigliere di Matera si Muove Daniele Fragasso , hanno manifestato accanto ai 400 dipendenti Datacontact, partecipando allo sciopero generale del gruppo, dinanzi alla Prefettura di Matera.
“La salvaguardia occupazionale dei lavoratori Datacontact operanti presso la sede di Matera diviene fondamentale per una realtà che da anni opera sul territorio garantendo lavoro a piu di 1000 dipendenti .”
Matera si Muove esprimendo piena solidarietà, auspica che la vertenza Datacontact possa essere risolta positivamente nei confronti dell’azienda materana,comprendendo l’importanza che la stessa ha assunto negli anni nel nostro territorio; distinguendosi per serietà e solidità aziendale nonostante la crisi economica degli ultimi anni.
Terremo alta l’attenzione auspicando una soluzione rapida della vertenza,restando accanto ai dipendenti, affinchè non venga messo in discussione nessun posto di lavoro.
Castelluccio (Forza Italia) su vertenza Datacontact di Matera: “Non lasciare soli lavoratori e sindacato”
La riuscita manifestazione dei lavoratori di Datacontact di Matera, con al fianco la sola Ugl, ripropone all’attenzione della Regione il ruolo di concertazione tra le parti in difesa di tutti i posti di lavoro e dell’unità produttiva materana. Lo afferma il consigliere regionale Paolo Castelluccio (Fi) che tornando ad occuparsi della vertenza sostiene che il Prefetto di Matera Bellomo ha dato prova di responsabilità istituzionale svolgendo una funzione di raccordo tra Regione, Mise, Telecom. Non mi pare che altrettanto si possa dire dell’Assessore Liberali che si è limitato ad un paio di incontri di circostanza con un atteggiamento decisamente al di sotto della portata della vertenza.
Secondo Castelluccio le attese ed aspettative dei lavoratori e dell’Ugl sono riposte nell’incontro di lunedì. Per ottenere i risultati sperati non bisogna lasciare soli lavoratori e sindacato perchè la posta in gioco per la realtà materana (e non solo) è altissima. Le ipotesi che si prospettano sono diverse tra loro e comunque l’obiettivo centrale deve essere quello di scongiurare che altre 400 famiglie rimangano senza reddito. Mi piace ricordare lo slogan “Lavoro è dignità” scritto in uno dei cartelloni della manifestazione a testimonianza che – conclude -non sono ammesse sottovalutazioni e distrazioni.
La fotogallery del sit-in di protesta davanti alla Prefettura di Matera dei lavoratori di Datacontact (foto www.SassiLive.it)
almeno i mariti e i fidanzati avranno le loro donne sempre vicino. …e poi c è tanto lavoro come lavapiatti e lavascale. …