Il partito “Pensionati e invalidi – giovani insieme” sbarca in Basilicata grazie all’iniziativa di Giuseppe Del Monte, nominato coordinatore regionale. Di seguito gli obiettivi che intende perseguire il partito.
Il Partito “Pensionati e invalidi – giovani insieme” nasce dall’impegno rivolto verso tutti i ceti definiti socialmente deboli, di pensionati e invalidi di tutte le categorie, diversamente abili, ammalati, ciechi, sordomuti, ecc…. verso i giovani e meno giovani, bambini e anziani, disoccupati, sfrattati.
Siamo
• cittadini, uomini, donne, giovani, anziani, di tutte le categorie sociali, che stanchi delle solite promesse, dei discorsi vuoti e inutili, hanno deciso di rimettersi in gioco ispirandosi ai valori della Giustizia, Pace, Bene comune, lavoro, equità, legalità, ambiente, ma soprattutto all’educatività della famiglia nel sociale.
Siamo per …
• cambiare innanzitutto il sistema: la “crisi” ha aumentato la povertà; più di metà della popolazione, in Italia e nel mondo, non ha una vita dignitosa. Riorganizzare l’economia e la società, perché i cittadini possano vivere in condizioni umane.
• riformare lo Stato. Una nuova politica per una svolta nella crisi ambientale, per uno Stato che funzioni, contro il monopolio dei partiti e della casta.
• La famiglia. Bisogna educarla ad essere matura, responsabile, unita, a sviluppare e a mantenere un rapporto che arricchisce entrambi, ad essere buoni genitori nell’interesse anche dei propri figli. Occorre pertanto incrementare le agevolazioni economiche e gli sgravi fiscali, più sostegno alla maternità, più promozione del diritto allo studio, più tutela dell’infanzia e dell’adolescenza.
• La scuola. E’ un bene comune affidato allo Stato che garantisce l’istruzione a tutta la collettività indipendentemente dal ceto sociale o dal reddito. L’insegnamento è libero per tutti. E’ compito dello Stato, anche attraverso gli Enti locali, di assicurare alle scuole pubbliche tutti i requisiti, stabiliti per Legge.
• Il lavoro. Il lavoro dell’uomo è l’elemento più importante di tutta la questione sociale. E’ l’elemento fondamentale per l’esistenza umana. E’ l’asse attorno a cui si organizza la vita. Viviamo oggi una nuova rivoluzione industriale propiziata dall’accelerazione del progresso tecnologico che consente d’aumentare la produzione, diminuendo contemporaneamente il numero degli occupati.
• La Cultura. Fare cultura significa guardarsi intorno, cogliere quanto si verifica sui luoghi di lavoro, essere attenti alla vivibilità della città e alla realtà del territorio dove la società civile vive ed agisce quotidianamente, studiare il passato per progettare un futuro moderno.
• Salute e Sanità. La salute si tutela anzitutto ponendo al centro la persona. I costi, però, diventano sempre più alti, gli sprechi aumentano, diminuisce il finanziamento pubblico, aumentano i ticket che non sopportabili dalla maggior parte delle famiglie.
• una città in cui il cittadino deve essere protagonista del proprio vivere. Vogliamo amministratori attenti a comprendere le dinamiche della società ed a rispondere ai molteplici e sempre più sofisticati bisogni delle persone di ogni estrazione sociale ed età. Vogliamo città più vivibili, più sostenibili dal punto di vista ambientale, più organizzate, meno degradate.
• l’immigrazione. Assistiamo in questi ultimi anni ad un aumento sempre più massiccio di immigrati nel nostro Paese. Questo comporta per l’Italia un grosso onere finanziario. Noi non siamo contrari all’accoglienza, ma riteniamo che il problema non si risolve dando loro solo un pasto caldo, ma occorre andare in profondità.
• la memoria e l’impegno contro tutte le mafie. Siamo per la memoria e l’impegno, per promuovere e difendere la democrazia contro la corruzione, l’illegalità, tutte le mafie Siamo al fianco dei familiari delle vittime innocenti delle mafie, siamo per il riutilizzo dei beni confiscati, contro il gioco d’azzardo… Su tutto questo “Noi dobbiamo parlare, non dobbiamo farci sconti, dobbiamo impegnarci veramente perché ci sia un cambiamento che deve cominciare dalle nostre coscienze e nell’essere i primi rispettosi di quei percorsi di legalità, di giustizia e di ricerca della verità”. Sostanzialmente siamo per un’anticorruzione civica.
• una politica strumento per il raggiungimento del bene collettivo, gestito, gratuitamente, nell’interesse esclusivo della intera collettività.
• presentarci alle prossime amministrative. E’ nostro intendimento eventualmente impegnarci direttamente anche nell’ azione politico-amministrativa. Ci vogliamo presentare con uomini competenti, liberi da ogni forma di familismo o arrivismo o da atteggiamenti egoistici, che si prodighino per la creazione di un ricambio generazionale e politico.
Biografia di Giuseppe Del Monte
Incarichi assegnatigli nel Partito:
Coordinatore cittadino di Taranto, carica affidatagli dal Coordinatore provinciale e ratificata dal coordinatore regionale;
Coordinatore regionale della Basilicata, carica affidatagli direttamente dal Coordinatore nazionale.
Due importanti riconoscimenti che coronano l’impegno sociopoilitico svolto con coerenza e dedizione.
Giuseppe Del Monte è un pisticcese residente a Taranto e vanta un ricco curriculum; incline al dialogo ed alla organizzazione; attento alla storia, al passato ed al presente per proiettarsi verso un futuro migliore ha posto la centralità dell’uomo, della famiglia, dei valori umani e cristiani alla base della sua attività. Per molti anni è stato impegnato in attività socio-politiche per affermarli. Nel ‘65 è stato assunto presso l’ANIC Val Basento di Pisticci nel settore petrolchimico, periodo in cui nasce, per iniziativa sua e di altri lavoratori, presso la parrocchia “Cristo Re”, il “Movimento Lavoratori Cristiani” per difendere il diritto occupazionale dei lavoratori locali sul modello avanguardista dell’ Azione Cattolica francese. Con alcuni pisticcesi è tra i fondatori, a Taranto, di “Presenza Lucana”. Nel 1970 è stato chiamato dalla presidenza nazionale delle ACLI con mansioni di Dirigente Organizzativo periferico, gli è stato poi affidato l’incarico di ruolo presso la sede provinciale delle ACLI di Taranto. Sempre attivo nel sociale, nel settore Industria della sede nazionale Acli e in collaborazione con la CISL, ha partecipato alla costituzione dei gruppi di fabbrica “Cellule Bianche” dell’Italsider di Taranto ed ha collaborato sostenendo le iniziative del Comitato di salute sulle morti bianche. Si trasferisce a Roma dove presso l’Istituto Europeo di Scienze Umane consegue il titolo di Operatore sociale.
La Presidenza nazionale lo ha inviato nelle sedi provinciali ACLI commissariate di Puglia, Campania, Veneto, Basilicata e Lazio. Dal 1980 all’ ‘88 è stato impegnato nei Corsi di Formazione Professionale nel Megacentro professionale ENAIP di Puglia. Negli anni ’90 è stato coordinatore dei servizi sociali dell’arco del metapontino tra Puglia e Basilicata con sede in Marconia. A Roma ha lavorato con don Ciotti per la costituzione di “Libera” e la collaborazione con questa associazione continua ancora oggi a Taranto. L’attività nelle ACLI si è conclusa presso la sede nazionale delle ACLI. Del Monte ha proseguito la sua riflessione conseguendo la specializzazione in Teologia sistematica frequentando il corso di Scienze religiose presso l’ Istituto Superiore di Scienze Religiose “S. Apollinare” della Pontificia Università della Santa Croce dell’Opus Dei di Roma. Del Monte attualmente fa parte del Coordinamento Sud di Pax Christi. Nel 2011 a Pisticci è il fondatore del Movimento socio-culturale “Presenza sociale” che fa riferimento ai principi e ai documenti conciliari, nato per lo sviluppo sociale e politico del territorio. Nella Diocesi di Taranto è stato impegnato con responsabilità nel MLAC (Movimento Lavoratori di Azione Cattolica).