“La Basilicata diventa sempre di più terra di ricerca e innovazione, soprattutto nel settore della sostenibilità e della compatibilità ambientale”.
Lo afferma il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, dopo aver appreso che il Forum Strategico Europeo sulle infrastrutture di ricerca, riunitosi ieri a Amsterdam, ha deciso di realizzare in Basilicata, nel CNR-IMAA Atmospheric Observatory, l’infrastruttura di ricerca ACTRIS (Aerosols, Clouds, and Trace gases Research Infrastructure), una delle 5 incluse nella roadmap ESFRI 2016 – considerate prioritarie per la comunità scientifica europea, di rilevanza paneuropea, ad elevato impatto socio-economico.
“Siamo da sempre convinti – ha aggiunto Pittella – che la Basilicata può e deve diventare sempre di più una regione capace di sviluppare una nuova strategia per la ricerca e l’innovazione flessibile e dinamica coerente con le migliori pratiche europee. Il terreno è fertile grazie alla presenza di strutture pubbliche e private come, solo per citarne alcune, il Cnr-Imaa, il centro di geodesia spaziale, il distretto tecnologico TeRN, e di risorse umane straordinarie che hanno deciso di mettersi a disposizione della comunità internazionale restando in Basilicata. Proprio come la dott.ssa Gelsomina Pappalardo a cui va il grande merito di aver coordinato alcuni progetti europei e di aver determinato così le basi per la nuova infrastruttura di ricerca Actris. Ma il terreno, anche se fertile, va coltivato per far nascere e crescere produzioni di qualità. Ed è questo il compito della Regione Basilicata. Come massimo ente territoriale ci siamo dati il compito di accompagnare strutture e professionalità per offrire a tutta la comunità lucana, al Mezzogiorno e al Paese le opportunità che si aprono con la ricerca. Abbiamo definito una Smart Specialisation Strategy con l’obiettivo di valorizzare i vantaggi competitivi e il potenziale di innovazione, riunendo le risorse e i soggetti coinvolti attorno a una visione del futuro basata sull’eccellenza. E, in questo campo, non abbiamo rinunciato a individuare precise e consistenti risorse economiche all’interno della nuova programmazione comunitaria per dare concretezza al cammino che abbiamo intrapreso.
In questo caso specifico devo dare atto e merito al Cnr Imaa di Tito, al suo direttore, Vincenzo Lapenna, e al direttore del gruppo di ricerca, Gelsomina Pappalardo, di aver portato a casa, in Basilicata, una infrastruttura strategica di ricerca come Actris che avrà effetti positivi per il sistema imprenditoriale lucane che potrà utilizzare da vicino i risultati di questo lavoro per essere sempre più competitivo nel mercato globale. E la Basilicata è sempre di più nel cuore dell’Europa”.