Dopo l’esonero del tecnico Stefano Colantuono l’allenatore materano Gino De Canio è il nuovo allenatore dell’Udinese. Per De Canio c’è quindi un ritorno in grande stile in serie A dopo l’ultima esperienza avvenuta nel 2013 con il Catania. De Canio conosce molto bene la piazza friuliana anche perchè ha già allenato l’Udinese nel campionato 1999-2000 (stagione esaltante chiusa all’ottavo posto) e nel campionato successivo, in cui fu esonerato a stagione in corso (al suo posto arrivò Spalletti).
De Canio dirigerà il primo allenamento con l’Udinese nella giornata di martedì 15 marzo 2016.
Michele Capolupo
Biografia dell’allenatore materano Gino De Canio
Carriera da giocatore
Originario di Matera, svolge la sua carriera da calciatore in gran parte tra Serie C, e successivamente Serie C1 e Serie C2 nella squadra della sua città, il F.C. Matera, nel ruolo di difensore prevalentemente di fascia. Con il club lucano esordisce giovanissimo prima con 2 presenze nella Serie C 1974-1975, poi con 9 presenze nella Serie D 1975-1976, per diventare titolare in Serie C nella stagione 1976-1977; successivamente conta alcune presenze in Serie B (esordio in Serie B il 16 settembre 1979, Genoa-Matera), prima di trasferirsi al Chieti in Serie C1 e successivamente di nuovo al Matera in C2. Veste anche le maglie del Brindisi, della Salernitana e del Livorno. La sua ultima stagione da calciatore nei professionisti è il 1986-1987, nelle file della Pro Italia Galatina, quindi si trasferisce al Pisticci, squadra lucana militante nel campionato di Promozione, dove comincia la sua carriera da allenatore inizialmente ricoprendo il doppio incarico di giocatore-allenatore, ottenendo la promozione in Interregionale (attuale Serie D).
Carriera da allenatore
Al primo anno in Interregionale (nel frattempo chiude con l’attività agonistica vestendo i soli panni di allenatore), il suo Pisticci conquista un prestigioso 3º posto. L’anno seguente fa ancora meglio, sfiorando la vittoria del campionato in un duello tutto lucano con il Matera, sua ex squadra. Il 1992-1993 è la sua ultima stagione alla guida del Pisticci (nono posto nel girone L dell’Interregionale). Esordisce come allenatore nel calcio professionistico nel 1993 con il Savoia in Serie C2, dove ottiene una promozione in serie C1 nella stagione successiva. Passa poi al Siena in C1 e di lì, sempre nella stessa categoria, al Carpi.
Nel 1997 è ingaggiato dalla Lucchese, in Serie B. Quindi è al Pescara, dove coglie un 5º posto nella serie cadetta, sfiorando la promozione in Serie A per un punto.
L’esordio in Serie A arriva nel campionato 1999-2000, con l’Udinese e a fine stagione sarà 8°. L’anno successivo viene esonerato a stagione in corso. Nel 2001 è ingaggiato dal Napoli in Serie B, dove approda insieme al suo vice Paolo Pavese e termina la stagione al 5º posto. Nel 2002 subentra alla guida della Reggina, sempre con Pavese, a campionato di Serie A in corso, ottenendo il 14º posto con relativa salvezza dopo lo spareggio con l’Atalanta.
Nella stagione 2003-2004 subentra a Roberto Donadoni alla guida del Genoa in serie B, dove però viene esonerato clamorosamente all’inizio della stagione successiva, pochi giorni prima dell’inizio del campionato, ed è sostituito da Serse Cosmi. Nel gennaio 2005 è chiamato al Siena in Serie A al posto di Luigi Simoni. Con al fianco Pavese, conquista la salvezza con il 14º posto al termine della stagione e, dopo un’altra salvezza conquistata con il 15º posto anche nel campionato successivo, lascia la squadra toscana.
È ufficiale il suo ritorno in attività nella stagione 2007-2008, quando il 29 ottobre viene chiamato sulla panchina dei Queens Park Rangers, club londinese di seconda divisione del campionato inglese la cui proprietà è stata rilevata dal manager di Formula 1 Flavio Briatore e dal patron del circus Bernie Ecclestone. Guida la squadra al quattordicesimo posto finale, prima di abbandonare l’incarico insieme al vice Pavese in modo consensuale con il club, nel maggio 2008.
Il 9 marzo 2009 subentra a Mario Beretta sulla panchina del Lecce, sempre con Pavese come vice[2], ma non riesce ad evitare la retrocessione del club salentino in Serie B. Al termine del campionato è sorprendentemente riconfermato dalla società per la stagione successiva, nonostante alcune sue dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa in cui il tecnico esprimeva la volontà di rimanere ad allenare in Serie A. Il contratto di 4 anni lo vede nelle vesti di allenatore-manager, figura inglese sconosciuta al campionato italiano. Il Lecce di De Canio conquista la Coppa Ali della Vittoria e la promozione diretta in Serie A, dopo essere stato in testa al campionato da novembre a maggio. Nel campionato 2010-2011, sempre sulla panchina della squadra salentina, ottiene una brillante salvezza con una giornata d’anticipo. A salvezza ottenuta rassegna le sue dimissioni, nonostante altri due anni di contratto, perché in disaccordo con i programmi societari.
Il 22 aprile 2012 torna nuovamente ad allenare il Genoa, in sostituzione dell’esonerato Alberto Malesani. De Canio salva il Genoa nella stagione 2011-2012 e viene confermato per quella successiva ma dopo aver cominciato il campionato viene esonerato dal presidente Preziosi il 22 ottobre 2012 per divergenze con la proprietà rispetto ad alcune scelte tecniche. L’esonero matura dopo la sconfitta per 4-2 rimediata in casa contro la Roma. e Canio lascia il Genoa al nono posto in classifica in compagnia di Parma, Udinese e Torino a quota nove punti, frutto di due vittorie, di cui una in casa e una fuori, tre pareggi, di cui due in casa e uno fuori e tre sconfitte, di cui due fuori e una in casa. Il 20 ottobre 2013, quasi un anno dopo, Gino De Canio ritrova una panchina di serie A, questa volta in Sicilia con il Catania. Il 16 gennaio 2014, dopo la sconfitta casalinga con il Siena in Coppa Italia, viene esonerato; il bilancio della sua gestione è di due vittorie, due pareggi e sette sconfitte in undici partite e l’ultimo posto in classifica.
Ben tornato Mister nella massima divisione calcistica. Auguro i migliori successi per dimostrare a tutti gli sportivi il valore di un materano.
Pasquale Fontana
Vai “GIGI” sempre piu’ avanti, onora come sempre Matera e la Basilicata….. sei fortissimo e saprai farti rispettare…… un Bocca al Lupo…… e vaiiiiii –