La Regione Basilicata lancia un forte segnale di sostegno alle lavoratrici madri attraverso un progetto, rientrante nell’intesa tra Governo e Regione, di realizzazione un asilo nido aziendale per “figli dei dipendenti della Regione Basilicata e per quanti lavorano a vario titolo presso gli uffici amministrativi”. E’ opportuno ricordare che la struttura regionale ospita nel suo organigramma aziendale anche società esterne, che concorrono all’attuazione dei programmi regionali. Pertanto saranno considerati possibili utenti e fruitori del servizio anche i dipendenti delle stesse, spesso di età più giovane rispetto alla media riscontrata tra gli impiegati regionali.
Il progetto, oltre ad essere un ottimo segnale di sensibilizzazione alla problematica di conciliare i tempi di lavoro con quelli della famiglia, è anche un lodevole e avveniristico tentativo di sensibilità alla questione ambientale, in quanto si prefigge la fruizione di tecniche che seguono i principi della bio-edilizia.
La proposta messa in piedi già nel 2014 prende ora forma nella sua realizzazione.
Il Coordinamento PO Uil di Basilicata, sempre aperto a collaborazioni sinergiche finalizzate allo sviluppo territoriale di queste e future realtà, accoglie con favore il progetto, di grande apertura al mondo della donna “lavoratrice-mamma”, spesso in difficoltà a causa della carenza delle strutture pubbliche dedicate all’infanzia, tanto che, molte lavoratrici preferiscono appoggiarsi al welfare familiare cercando di affidare ai nonni il compito assistenziale per i figli.
E’ necessario sottolineare come la creazione di spazi adibiti all’infanzia nei luoghi di lavoro potrebbe rappresentare uno scenario propizio a favorire rientri da congedi parentali in tempi più brevi, oltre che un’opportunità per la nostra Regione di mettersi al passo con il Nord Europa, in testa alle classifiche OCSE, sull’avanguardia nei servizi all’infanzia e all’occupazione femminile.
Alla luce di queste problematiche è auspicio, che la progettualità prenda forma e nel breve l’ultimazione, scongiurando di trovarci, ancora, con “una incompiuta” a disattendere le aspettative.
Speriamo, inoltre – (afferma Anna Carritiello Segreteria Regionale UIL Basilicata) – che sia stata valutata l’effettiva compagine dei fruitori del servizio e che nel caso non si raggiungesse il numero minimo di utenza, la medesima struttura possa aprirsi alle esigenze di altre categorie di lavoratrici-madri (bacino zonale).
Riteniamo sia importante che l’Amministrazione regionale si fa promotrice di progettualità che tendono a facilitare l’accesso al mondo produttivo di genitori-lavoratori e che idee come questa siano il propulsore per le Aziende, oltre alle Pubbliche Amministrazioni, per adeguarsi ai bisogni della collettività e delle “famiglie”, al fine di essere generatore di impulso all’incremento demografico, al sostegno e valorizzazione del territorio e nel suo complesso, alla rinascita delle “nuove generazioni”.
Mar 15
bene! era ora.