Il dirigente generale del Dipartimento Presidenza della Giunta regionale, Vito Marsico, ascoltato in quarta Commissione consiliare (Politica sociale) riunita con la presidenza del consigliere Bradascio (Pp), sulle procedure di stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili di cui alle delibere di Giunta regionale n. 1431/2001, 1939/2001/ e 59 /2003, con particolare riferimento alle problematiche inerenti la posizione dei signori Donato Trivigno, Enrico Pica, Francesco Cassotta e Giuseppe Annunziata.
Marsico, facendo la cronistoria della vicenda, ha parlato di “una questione annosa che i consiglieri già presenti nelle passate legislature rammentano bene. Si tratta – ha specificato Marsico – di un procedimento amministrativo e giudiziario complesso che ha visto il susseguirsi dei tre gradi di giudizio. Il primo grado favorevole ai lavoratori, il secondo e terzo a loro contrari. Nel 2011 il legislatore vide la stabilizzazione, ma la Corte di Cassazione cassò l’articolo in questione adducendo due elementi fondamentali a giustificazione della sentenza: l’inizio della spendingreview e il fatto che la norma non prevedeva alcun principio legato alla selezione pubblica. Tutto questo – ha sottolineato Marsico – nulla toglie alle difficoltà incontrate nel corso degli anni da questi lavoratori e resta viva tutta la disponibilità per trovare una soluzione nei binari della legalità. Allo stato attuale – ha continuato – non ho ancora individuato, come del resto chi mi ha preceduto nonostante tutta l’abnegazione profusa, un percorso per la possibile soluzione, considerando, anche, che la stabilizzazione comunque inciderebbe sulla capacità di spesa della Regione”.
Alla discussione seguita hanno preso parte i consiglieri Spada, Pace, Romaniello e Mollica. Quest’ultimo, in particolare, ha prospettato una possibile soluzione, tenendo conto anche del fatto che i lavoratori in questione nel corso degli anni sono stati utilizzati per vari lavori, non ultimo la schedatura degli atti riguardanti il terremoto del lagonegrese, possibile soluzione che chiama in causa un atto concernente la stabilizzazione nell’ambito della unificazione dei Consorzi di bonifica. Tutti i consiglieri hanno convenuto sul fatto che occorre porre rimedio ad un errore indubbiamente commesso dall’Ente Regione nel 2001, ricorrendo alla giustizia sostanziale con un provvedimento che più che far riferimento ad una legge ad personam, si riconduca alle mansioni svolte. “Una soluzione – è stato ribadito – sulle corde della legittimità”.
Parere favorevole all’unanimità da parte della Commissione sul provvedimento concernente l’ “Adozione del Manifesto dei diritti e dei doveri della persona con diabete”. Sì dei consiglieri Bradascio, Leggieri, Rosa, Pietrantuono, Pace, Miranda Castelgrande, Spada e Polese.
La Commissione ha, quindi, espresso ancora parere favorevole all’unanimità sulla delibera di Giunta n.755 del 9 giugno 2015 riguardante le modifiche ed integrazioni ad un’altra delibera di Giunta concernente la legge regionale n. 14 del 2009, articolo 7, “Piano regionale di coordinamento e costruzione crematori. Previsione iniziale impianto crematorio da localizzare nel Comune di Potenza”. L’atto ha recepito un emendamento del consigliere Mollica (Udc) circa “l’allocazione dei crematori, due in provincia di Potenza ed uno in quella di Matera, che tiene anche conto della individuazione dei bacini di attrazione”. Favorevoli i consiglieri Bradascio, Pace, Mollica, Romaniello, Leggieri, Pietrantuono, Miranda Castelgrande, Spada e Polese.
Hanno preso parte ai lavori dell’organismo consiliare, oltre al presidente Luigi Bradascio (Pp), i consiglieri Gianni Leggieri (M5s), Mario Polese, Achille Spada e Carmine Miranda Castelgrande (Pd), Francesco Mollica (Udc), Aurelio Pace e Giannino Romaniello (Gm), Francesco Pietrantuono (Psi), Gianni Rosa (Lb-Fdi).