Gianni Perrino, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle: “Il 17 aprile mandiamo un messaggio ai gerarchi del PD: tutti a votare Sì contro le trivellazioni in mare”. Di seguito la nota integrale.
Manca esattamente un mese al 17 aprile, giorno in cui si terrà la votazione sul referendum abrogativo relativo alle concessioni in mare entro le 12 miglia. Finalmente se ne inizia a discutere. Tuttavia i contenuti sono ben altri rispetto alla vera natura della consultazione: a tenere banco è lo psicodramma del Partito Democratico che, pur essendo alla guida di 7 delle 9 Regioni che hanno deliberato sui quesiti, si è pronunciato ufficialmente per l’astensione.
Piero Lacorazza, presidente del Consiglio Regionale di Basilicata (capofila nell’iniziativa referendaria), prova a consolarsi con la mera attenzione mediatica generata dalla notizia:
Anche il Capogruppo in Consiglio Regionale, Roberto Cifarelli, affida la sua amarezza ad un breve post su facebook e chiede pietà a suoi superiori.
Emiliano, a differenza di un Pittella assente e silente sul tema, si arrampica su quello che si augura essere un “refuso burocratico”.
A ribadire la posizione del PD ci pensano Guerini e Serracchiani, definendolo “inutile” e dannoso. Il duo si permette anche il lusso di fare la morale sui 360 milioni di Euro che verranno spesi per la consultazione, omettendo in maniera meschina e subdola che è stato proprio il volere del loro ducetto a negare agli italiani l’election day, ovvero l’accorpamento con le amministrative di giugno.
Cari Italiani, cari Lucani, questo dovrebbe bastarvi per capire in che mani sono le sorti del nostro paese: si tratta di veri e propri camerieri del potere, in balia di lobby e multinazionali. Personaggi che non hanno alcuno scrupolo a calpestare la volontà popolare (si vedano i recenti sviluppi sulla privatizzazione dell’acqua), gente che persegue per filo e per segno il programma sovversivo della P2 (la riforma del titolo V della Costituzione ne è una prova lampante).
Il 17 aprile è un giorno fondamentale per il futuro, non solo energetico, di questa nazione. Bisogna mandare un messaggio di massa e votare sì contro la prepotenza di queste mascherine impazzite.
Cercate di sensibilizzare quante più persone possibile su questo appuntamento. Purtroppo in molti sono ancora all’oscuro della consultazione referendaria.