Dopo il cedimento dell’argine del fiume, crolla definitivamente la strada dell’area industriale di Valbasento-Ferrandina, mettendo a rischio l’incolumità delle persone e persino la staticità degli opifici industriali. Una situazione drammatica che Confapi Matera denuncia da due anni e che in questi giorni si è ulteriormente aggravata con una tragedia sfiorata per un pelo.
Il presidente di Confapi Matera, Enzo Acito, ha inviato una nota alla Regione, al Consorzio per lo Sviluppo Industriale e al prefetto Antonella Bellomo per chiedere, a ciascuno per la propria competenza, di intervenire con carattere di somma urgenza per la messa in sicurezza e il successivo ripristino della strada nell’area industriale di Valbasento-Ferandina, crollata a seguito delle abbondanti piogge.
Acito ricorda che i primi crolli, con interruzione della viabilità e danni a infrastrutture a rete del Consorzio, si verificarono già nel mese di dicembre 2013 e che da allora a oggi, nonostante l’Ente consortile abbia presentato alla Regione un progetto di ripristino per un finanziamento di 7 milioni di euro, nulla è stato fatto per la ricostruzione dell’argine fluviale.
L’Associazione, inoltre, chiede che vengano individuate eventuali responsabilità di terzi per le evidenti manomissioni dei luoghi che, unitamente alle copiose piogge, probabilmente hanno provocato il crollo dell’argine e della strada.
Al prefetto di Matera è stata chiesta la convocazione di un tavolo di confronto, con tutti i soggetti interessati, per discutere delle soluzioni più immediate al problema, non esclusa l’individuazione di un percorso alternativo.
L’ing. Acito evidenzia, infine, che tempi eccessivamente lunghi aumentano il rischio per l’incolumità delle persone e per la staticità degli stabilimenti industriali ubicati nei pressi.
Il problema dell’erosione della strada era stato da Confapi Matera denunciato già due anni fa, senza tuttavia che sia stata trovata una soluzione idonea e definitiva. La strada in questione, allora crollata parzialmente, oggi è franata del tutto. Nelle ultime ore la situazione è ulteriormente peggiorata e si è arrivati addirittura a sfiorare la tragedia a causa del sopraggiungere di un camion che, solo grazie all’azione tempestiva di alcuni operatori dell’area, è stata evitata.
Ormai è risaputo che fino a quando non scappa il morto, sia la Regione, la Provincia ed altri Enti interessati fanno orecchio da mercante. VERGOGNATEVI