Nella serata di giovedì 17 marzo una voragine si aperta sulla strada “Saurina”, a pochi metri da un viadotto, in territorio di Stigliano. Il tecnici della Provincia di Matera sono già al lavoro per predisporre gli interventi richiesti per riparare la strada, che ora è chiusa al traffico. Grande spavento per due cantonieri dell’Anas che si trovavano sul tratto interessato dal crollo proprio nei secondi in cui cedeva il manto sradale. I due lavoratori sono stati ricoverati in ospedale per accertamenti ma solo la buona sorte questa volta ha scongiurato un’altra tragedia. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri e l’ambulanza del 118.
Ma i danni provocati dal maltempo non riguardano solo questo tratto della Saurina.
Le situazioni più difficili, anche se in mattinata le condizioni atmosferiche sono migliorate, sono segnalate nel Metapontino, con i campi allagati, e dove diversi sindaci hanno disposto, in via precauzionale, la chiusura delle scuole.
Centinaia di ettari di frutteti nel Metapontino sono stati sommersi da acqua straripata dal fiume Sinni e dal Cavone, con situazioni critiche anche sull’Agri e e a Nova Siri. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’ondata di maltempo che ha colpito, in particolare, l’area del Metapontino in Basilicata, ma anche la Calabria nella zona di Lamezia Terme, particolarmente vocata per le fragole vicino alla raccolta. Per difendere un territorio particolarmente vocato all’agricoltura come il Metapontino, “occorrono interventi strutturali per il rafforzamento degli argini secondo il piano idrogeologico presentato dalla Coldiretti alla Regione”
Di seguito la nota inviata da Gianni Perrino, consigliere regionale Movimento 5 Stelle.
Perrino: “Anche quest’anno le piogge torrenziali rischiano di aggravare dissesto idrogeologico e danni all’agricoltura”.
Percorrendole costantemente, conosciamo perfettamente lo stato e, spesso, anche la pericolosità delle strade lucane. Ieri, in particolare, abbiamo vissuto momenti di paura nel percorrere la S.S. 407 Basentana in direzione Matera: le forti precipitazioni piovose l’avevano resa un percorso irto di ostacoli fatti di fango, acqua e detriti di asfalto sparsi sul tutto il manto stradale.
Oggi, con la breve tregua concessa da queste vere e proprie precipitazioni “monsoniche”, iniziano a circolare foto e video dei danni causati dal maltempo. La storia si ripete: anni di mancata manutenzione e pianificazione dell’assetto idrogeologico della nostra regione, presentano, in maniera puntuale, un conto salatissimo. Le immagini che stanno iniziando a fare il giro dei social sono esplicite: fiumi impazziti che esondano, ponti crollati, segati a metà dalla furia dell’acqua, campi allagati e colture distrutte, aziende agricole in ginocchio. Davanti a questi ennesimi disastri, resi ancor piu’ inaccettabili da una dissennata gestione del territorio, il Gruppo consiliare M5S di Basilicata non puo’ esimersi dal tornare ad esprimere il proprio punto di vista.
Il dissesto idrogeologico di gran parte della Basilicata e’ frutto dell’incuria e dell’apatia degli enti pubblici che dovrebbero provvedere alla manutenzione, ordinaria e straordinaria, del territorio lucano. Sembra quasi che a molti dei soggetti decisori pubblici piaccia l’emergenza e non faccia nulla per evitarla.
Già nel novembre del 2015 avevamo segnalato la preoccupante situazione che aleggiava sui fondi per la prevenzione dei danni da alluvioni in Basilicata e del dissesto idrogeologico. Renzi era riuscito ancora una volta a penalizzare il nostro territorio, inserendo le banche nel sistema di erogazione dei fondi e riducendo all’osso l’entità degli stessi. Anche la Corte dei Conti aveva evidenziato l’immobilismo della nostra regione nell’utilizzo dei fondi: dei quasi 37 milioni di euro complessivamente assegnati, l’importo impegnato e pagato, risulta però pari a poco meno del 28%.
Ovviamente, nella risposta dell’Assessore Berlinguer, veniva scientemenete evitato qualsiasi riferimento all’ammonizione della Corte dei Conti: dalla risposta non è possibile evincere qual è la somma complessiva effettivamente spesa o impegnata alla data del 31/12/2015. Per il resto gli uffici rassicuravano con l’usuale ‘tutto a posto’: nessun pericolo, la Basilicata rientrerà nel programma del ducetto di Firenze finalizzato a fronteggiare il dissesto idrogeologico in alcune Regioni italiane.
Chissà se ieri anche il Commissario Musacchio (Consorzi di Bonifica), avrà dormito sonni tranquilli. In risposta ad una nostra interrogazione teneva a rassicurarci sull’esecuzione, da parte del Consorzio di Bonifica, della pulizia dei canali di bonifica nel territorio del Comune di Scanzano Jonico.
Nel giugno 2015 oltre 200 agricoltori del comune di Scanzano Jonico avevano invece diffidato il Consorzio a porre in essere tutti gli atti necessari all’esecuzione delle opere di pulizia e manutenzione delle opere consortili presenti nel territorio di Scanzan Jonico.
Oggi eloquenti sono le immagini dei campi di fragole allagati e le urla di disperazione degli agricoltori che parlano di canali ostruiti e di mancato intervento da parte del Consorzio.
Ed ora cosa succedera’? Ovviamente sarà emergenza e nell’emergenza tutto è possibile: interventi in deroga alle normative (affidamento diretto di appalti, lavori e forniture). e richieste di risarcimenti danni che verranno soddisfatti fra qualche anno. E’ questa l’amara verità! Devono venire fuori i responsabili di questo scempio e c’è bisogno della collaborazione di tutti per far emergere queste responsabilità.
Cari agricoltori, quando cercate l’ausilio (a voi dovuto) del Consorzio fatelo scrivendo e protocollando negli uffici preposti. Davanti ad atti ufficiali diventa più difficile lavarsi le mani ed è più facile risalire nella catena delle responsabilità. ‘Verba volant, scripta manent’: il problema della Basilicata sta proprio nelle tante (troppe) parole che volano. E nei tanti (troppi) scempi in cerca di responsabile.
Gianni Perrino, consigliere regionale Movimento 5 Stelle