Alla vigilia di Pasqua che in provincia di Potenza, a differenza di Matera, è caratterizzata ancora da “grande incertezza”, soprattutto per le condizioni meteo e quindi le prenotazioni di pugliesi, campani, laziali i nostri clienti affezionati sono molto a rilento per intensificarsi, si spera, all’ultimo minuto, i dati che emergono dall’analisi sul turismo realizzata da Confturismo-Confcommercio , confermano il limite consolidato da tempo nel settore: “Bravi ad attrarre, ma ancora deboli nel trattenere”. E’ il commento di Michele Tropiano presidente Federalberghi e dirigente Confcommercio Potenza. Intanto si conferma il punto debole: analizzando gli arrivi per aree di provenienza, il turismo internazionale in Italia è per il 70% di origine europea – tedeschi in testa che si confermano il primo mercato in molte Regioni – in aumento il peso dei paesi extra UE con un contributo di oltre il 35% alla crescita del periodo. Ma oltre il 60% degli arrivi internazionali in Italia è assorbito da 4 Regioni: Veneto, Lombardia, Toscana e Lazio. Firenze, Roma, Milano e Venezia su tutti e situazione opposta nel Sud dove gli arrivi sono solo il 12%. Il record del turismo straniero è del Veneto con il 20,5%, maglia nera Abruzzo,Basilicata e Molise con percentuali che si distaccano poco dallo zero. E, nel Mezzogiorno, le Isole risultano più attrattive della parte continentale evidenziando che il problema di queste regioni è solo parzialmente legato alla scarsa dotazione infrastrutturale mentre è fortemente connesso a dotazione e qualità media dei servizi. In sintesi, il turismo in Italia si conferma come una straordinaria risorsa e un importante volano di sviluppo e crescita, ma una domanda sempre più “mordi e fuggi” – dice Tropiano – impone un ripensamento del nostro modello di offerta che ne valorizzi ancor di più qualità e fruibilità creando così le condizioni per prolungare la permanenza dei turisti. Per questa Pasqua ad esempio i nostri albergatori puntano su pacchetti famiglia vantaggiosi e competitivi per arrivare ad una permanenza media di almeno 3 giorni con i Sacri Riti della Settimana Santa, la visita di Matera e le escursioni in Val d’Agri o nel Pollino oltre naturalmente agli appuntamenti a tavola. E’ dunque evidente che in questa situazione dobbiamo ripensare al modello tradizionale di offerta turistica, ma soprattutto servono interventi e politiche che accrescano la competitività delle imprese di questo comparto e diano centralità a un settore che rappresenta una potentissima leva non solo di sviluppo e crescita ma anche di coesione territoriale”.”La parola d’ordine è: promozione, promozione, promozione”, “Per farci conoscere di più e meglio all’estero, per far rimanere più a lungo i turisti che vengono in Italia, per valorizzare maggiormente il nostro Mezzogiorno, territorio che ha una straordinaria ricchezza di luoghi, arte e cultura”. E a proposito di promozione – conclude il dirigente Confcommercio – la nomina del nuovo direttore generale Apt non può più attendere perchè la grande stagione turistica è alle porte ed abbiamo bisogno di un punto di riferimento, non possiamo fare tutto da soli e grazie alla grande disponibilità dell’Unione Cuochi lucani.
Mar 20
Ancora con questi paragoni tra Potenza e Matera. I dati citati sono statistici e rispecchiano quello che avviene ed avverrà in Italia circa il turismo. Se la Basilicata è poco più dello zero, certamente non lo è Matera. Proviamo a togliere dai calcoli citati, solo Potenza vediamo che il dato schizza a cifre ben diverse da quelle riportate. Per noi materani e credo anche per buona parte della provincia di Potenza (esclusa Potenza) si possono pubblicare tutte le cifre che si vogliono ma, nel dettaglio le cose sono totalmente diverse. E’ come dire che in Italia si consumano quattro polli pro-capite però, c’è chi ne mangia otto e chi non ne mangia affatto. La media rimane sempre quella. Non vorrei che si comincia a buttare avanti le mani per Matera 2019 e fare un minestrone di quelli che vengono calcolati a tavolino sulla testa dei cittadini. Per quanto riguarda il turismo, Matera, e dico Matera, resta il trattore del sud. Se Potenza vuole agganciare un vagone è ben per loro altrimenti, faremmo volentieri a meno. Poi per i dati che verranno fuori che fossero statistici, matematici o aleatori interessa poco.
nino silecchia