Cinque arresti per tentata rapina a mano armata avvenuta il 10 novembre scorso all’interno della gioielleria Bungaro in via Ascanio Persio a Matera: è il bilancio di un’operazione condotta dalla polizia giudiziaria della Squadra Mobile di Matera di concerto con il Compartimento della Polizia Stradale per la Puglia. Di seguito i particolari illustrati nel corso di una conferenza stampa nella sala Palatucci della Questura di Matera.
Una pericolosa banda di rapinatori di Cerignola è stata sgominata dalla Polizia di Stato. Cinque pregiudicati del grosso centro del foggiano sono stati infatti arrestati al termine di un’attenta e laboriosa indagine svoltain stretta collaborazione tra la Squadra Mobile di Matera e il Compartimento Polizia Stradale per la Puglia – Squadre ed Unità di P.G. di Bari e Foggia.
Si tratta di: Gadaleta Michele, classe 1975, già detenuto presso la Casa Circondariale di Trani; Manduano Matteo, classe 1962; Di Leo Giovanni, classe 1970; Curci Gerardo, classe 1973, Ciriello Antonio, classe 1972.
I cinque sono ritenuti responsabili in concorso tra loro di tentata rapina pluriaggravata, compiuta nel capoluogo lucano il 10 novembre dello scorso anno ai danni di un gioielliere.
Mentre l’uomo stava aprendo il proprio esercizio commerciale in questa centrale via Ascanio Persio, in due lo avevano affrontato minacciandolo con le pistole per portarlo dentro e farsi aprire i vari cassetti pieni di gioielli. Ma qualcosa andò storto, la vittima prescelta reagì e allorai malviventi non esitarono a colpirlo al capo con il calcio di una delle armi. Il gioielliere riuscì comunque a sfuggire agli assalitori, che non potettero fare altro che darsi alla fuga.
Dopo aver individuato alcuni soggetti sospetti, sono stati attentamente esaminati i dati su di loro raccolti, corroborati da quelli in possesso della Polizia Stradale di Bari relativi ad altre attività delittuose.
I cinque sono ritenuti gli autori anche di diverse rapine perpetrate nelle aree di servizio pugliesi dell’autostrada A14, oltre che in diverse cittadine pugliesi.
Non è stato facile per gli investigatori, che si sono avvalsi anche della collaborazione delle vittime, poiché gli scaltri malviventi avevano cambiato il loro aspetto modificando la barba e i capelli e cercato di sfuggire alle forze dell’ordine portandosi verso territori dove non erano conosciuti, come quello di Matera.
Al termine delle indagini, il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Matera, ha emesso i provvedimenti cautelari personali a carico dei cinque indagati, di cui due in carcere e gli altri tre agli arresti domiciliari.
All’esecuzione degli arresti, ha preso parte personale delle Squadre Mobili di Matera e Foggia, del Compartimento della Polizia Stradale di Bari e del Commissariato di P.S. di Cerignola.
I risultati dell’“Operazione Predoni” sono stati divulgati nel corso di una conferenza stampa tenutasi stamattina nella Questura di Matera, a cui hanno partecipato: il Vice Questore Aggiunto Luisa Fasano, responsabile dell’Ufficio Stampa della Questura di Matera, il Vice Questore Aggiunto Fulvio Manco, Capo della Squadra Mobile di Matera, il Vice Questore Aggiunto Giovanni Piemontesedella Sezione Polizia Stradale di Foggia e il Sostituto Commissario Pasquale Gentile responsabile della Squadra di P.G. della Polizia Stradale di Bari Sud.