Si è svolto nel pomeriggio di lunedì 21 marzo nella sede principale della società
Datacontact a Matera un incontro con le OOSS territoriali e le RSA di CGIL, CISL, UIL e
UGL, su richiesta dell’azienda per discutere la complessiva situazione aziendale in
prossimità della scadenza della proroga della commessa 119 Tim. Nel corso dell’incontro la
direzione aziendale ha manifestato la preoccupazione per l’impatto che l’interruzione della
commessa potrà generare sull’intero impianto aziendale da un punto di vista economico finanziario e di ambito commerciale. Nel corso dell’incontro si è ripercorso da parte della
società l’intero iter di confronto istituzionale che ha portato alla composizione del tavolo
ministeriale sulla vicenda Telecom e al suo attuale stato, per le informazioni in possesso
della società che in questa fase non è coinvolta nelle trattative. A seguito dell’incontro la
società, nell’accogliere la condivisa preoccupazione delle organizzazioni sindacali per le sorti dell’intero organico aziendale, ha ribadito il massimo impegno nelle sue azioni per scongiurare il rischio di significative conseguenze sulla tenuta aziendale e sui complessivi livelli
occupazionali. Il confronto con le organizzazioni sindacali si aggiornerà alla conclusione del
tavolo al Mise che determinerà le modalità della interruzione della commessa 119 e di
realizzazione del passaggio dei lavoratori.
Datacontact, Ugl: situazione critica anche per le altre 900 risorse umane.
“A seguito di incontro svoltosi in data odierna tra la società Datacontact Srl, le organizzazioni sindacali e le Rsa aziendali, si è appreso che ci sono criticità al 1° aprile 2016 non solo per i 390 lavoratori interessati dalla vertenza ad oggi nelle mani del Mise, ma anche per i restanti 900 dipendenti e collaboratori che continueranno a prestare servizio presso l’azienda”.
E’ quanto dichiarano il segretario provinciale dell’Ugl Matera Pino Giordano che unitamente al segretario di federazione provinciale terziario Brunella Filotico e le RSA Ugl, Vincenzo Clemente e Carmine Mele hanno preso parte all’incontro.
Per i sindacalisti, “la stessa società ha fatto presente le criticità economico/finanziarie che prossimamente graveranno su tutta la struttura ed inevitabilmente sui lavoratori. Siamo preoccupati, e ciò lo abbiamo sempre dichiarato, che tale trattativa doveva essere consumata in ambito locale coinvolgendo solo le Istituzioni, sigle sindacali provinciali e regionali. Ciò non è avvenuto ed oggi assistiamo a scelte non condivise e ambigue, in quanto la stessa Datacontact ha affermato che sia la Regione Basilicata, sia il Mise erano a conoscenza di un piano industriale alternativo presentato dalla stessa azienda che coinvolgeva una terza società già fornitore di Telecom. Cosa grave, sottolineato nell’incontro di oggi, il mancato coinvolgimento delle organizzazioni territoriali sindacali. Il nostro auspicio – concludono i sindacalisti Ugl – è che dopo il prossimo incontro che si consumerà al Mise in data 23 marzo 2016, ci siano le condizioni di trattative sindacali per la salvaguardia di tutti i posti di lavoro e che la Regione Basilicata in questa vicenda mostri di essere più vicina alle realtà locali che si sentono ad oggi abbandonati”.