Venerdì 25 marzo 2016 presso il Centre d’animation Tour des Dames, nell’ambito del “Festival dei Paesaggi del Grano 2015-16”, con il partenariato de La Troisieme Pole di Parigi è in programma l’evento di teatro contemporaneo “Il canto del Pane” a cura dell’associazione materana Arterìa. L’evento, che sarà ripreso anche dalla Rai,
fa parte di una delle attività del Dossier di Candidatura Matera 2019 nella parte relativa ai “progetti innovativi europei delle associazioni” (Rete CRESCO) intitolata “Le Vie del Pane” .
Lo spettacolo sarà presentato alle ore 15 e alle ore 20. Si potrà accederà gratuitamente e con inviti attualmente già predisposti da Vincent Gruosso lucano di Bella, residente a Parigi e collaboratore di Le Troisieme Pole.
STAFF ARTISTICO E TECNICO
Testo ed elementi scenici: Dario Carmentano
Regia:Angela De Gaetano
Attori: Nando Irene , Giovanna Staffieri, Anna Rosa Matera
Musiche originali: Loredana Paolicelli
Luci : Franz Catacchio
Audio: Angelo Cannarile
Costumi : Marilena Girardi
Musiche di scena registrate a cura di Nucleo Theatrón Ensemble ( Vincenzo Abbracciante fisarmonica, Vito Soranno clarinetto , Mario Di Marzio Violino, Michele Ciccimarra Percussioni, Marco Cornacchia contrabbasso, Loredana Paolicelli pianoforte, Milena Orlandi voce)
Traduzioni: Valeria Monaco, materana residente a Parigi e docente universitaria
Direzione artistica e di produzione tournée: Dario Carmentano Loredana Paolicelli Mariapiera Sarra
Soluzioni web , App e comunicazione Social: Francesco Piersoft Paolicelli con albina sodo, michele cignarale, Gaetano Caivano
Amministrazione: Studio Risorse srl
Segreteria : Monica Miglionico, Grazia Lascaro, Grazia Scialpi
Organizzazione e partenariato in Parigi LE TROISIEME POLE
Sponsor tecnici con prodotti tipici: Consorzio del pane di Matera, Coldiretti ed Salumi Emmedue srl.
“Il Festival dei Paesaggi del Grano” è un progetto di Arteria, associazione di arte e cultura di Matera. Fondata da artisti nel 1990 nel Sasso Barisano, l’associazione si distingue per i diversi ambiti dell’arte e del pensiero in cui opera (Arti visive e applicate, Musica, Teatro, Letteratura, Cinematografia, Antropologia, Educazione permanente e Formazione). L’Associazione ARTErìa, oggi centro permanente di vita associativa a carattere volontario e democratico.
Obiettivo cardine è quello di valorizzare e promuovere gli artisti sia in ambito locale, creando rete in ambito nazionale ed internazionale.Attività nate negli ultimi 20 anni: Vivaverdi Multikulti stagione di cantieri musicali eventi e produzioni in prima assoluta. Nel 2016 ricorre la XX edizione – La Scuola delle Arti, centro di educazione permanente e di corsi e laboratori ed impresa culturale nata nel 1997 – Festival dei Paesaggi del grano 2015-2016 Www.festivaldeipaesaggidelgrano.it Officina di idee e di progettualità per una ridefinizione del rapporto uomo-territorio.
#festivalpdg2016 è un progetto di ARTErìa Associazione d’Arte e Cultura cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo nell’ambito del Programma Operativo FSE Basilicata 2007-2013, nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Progetti Innovativi per l’avvio e valorizzazione della rete dei Centri per la Creatività giovanile. Inserito nel Dossier di Candidatura di Matera 2019 come progetto innovativo alla voce Le Vie del Pane.
Partner e ruoli – Festival dei paesaggi del grano
ARTErìa associazione d’arte e cultura – Matera ; direzione artistica e progettazione generale a cura dell’artista visivo Dario Carmentano e della musicista Loredana Paolicelli presidente di ARTEria associazione d’arte e cultura di Matera.
Studio Risorse srl – Matera; amministrazione del progetto
Apposta di Paolicelli Francesco Piersoft , innovatore Digital Champion che risiede a Lecce che si occupa delle soluzioni web e le applicazioni nonché la comunicazione Social del progetto
Agribiotecnica Vivai Dichio dei F.lli Dichio – Matera- azione relativa alla bio architettura
Le Troisieme Pole – Parigi; organizzazione prodotto creativo presso Tour des Dames center d’animation di Parigi
Freedom From Fears Foundation Sofia – documentazione video in extraurban e organizzazione prodotto creativo in Sofia Bulgaria
Tournèe e azioni del festival
Il Festival dei Paesaggi del Grano è strutturato su tre azioni che prevedono la coprogettazione, sviluppo e produzione di tre prodotti creativi:
I Azione:
“Il canto del pane” #ilcantodelpane, uno spettacolo di teatro contemporaneo; prodotto nel luglio 2015 la sua Prima nazionale 31 luglio; da allora è in tournée in Basilicata nei centri di Visioni Urbane e presso Gal e amministrazioni ed in altre regioni in Italia;
25 marzo a Parigi Tour des Dames Centre d’animation;
13 maggio Teatro Paisiello di Lecce;
10 luglio Verbania – festival Villaggio d’artista ;
In estate data da definire Casa della Cultura di Sofia in Bulgaria;
In Sudamerica per il prossimo 2017
Il canto del pane è la messa in scena del Testo interamente tratto da ‘la favola del pane ‘ ( opera di Narrative Art di Dario Carmentano presentata alla biennale di Venezia nel 1999)
Cose che vi possono servire per tutto il Contest generale del Festivalpdg a seguire. Nei prossimi mesi si attiveranno anche le altre 2 azioni:
II AZIONE – ExtraUrban” Una residenza artistica dal tema “Dalla riforma agraria ai raccoglitori extracomunitari”;
III AZIONE – “Casa fatta in casa” laboratori di progettazione ed autocostruzione con tufo e paglia.
Context
Se il paesaggio lo si intende come luogo di vita e di cultura in cui interpretare il senso del “fare umano”, altrettanto il paesaggio registra le conseguenze della gestione politica, economica ed ecologica dei luoghi. Le grandi devastazioni non solo ambientali ma anche dei valori civili e culturali di interi territori, che hanno investito il paesaggio nel corso del secolo scorso, hanno tolto il diritto al cittadino di vivere luoghi salubri, significativi, armoniosi, relazionali. Parlare di paesaggio vuol significare in primo luogo parlare di responsabilità, di buon governo e di democrazia anche alla luce dei contenuti della Convenzione Europea del Paesaggio del 2000 che salvaguardano la singolarità dei luoghi ed una loro gestione condivisa e partecipata nel rispetto della diversità e della alterità. I concetti di decrescita, bioarchitettura, permacultura e geofilosofia concordano unanimemente sulla necessità di utilizzare fonti energetiche alternative, di orientarsi fermamente sul risparmio energetico e sull’utilizzo di nuove forme e tecniche di agricoltura ecocompatibili.
Il “Festival dei Paesaggi del Grano” si pone, quindi, come officina di idee e di progettualità per una ridefinizione del rapporto uomo-territorio e di pratiche utili ad ottenere risultati innovativi, reali e concreti su cosa deve essere il paesaggio e dello scambio che l’uomo deve consapevolmente e responsabilmente attivare con i luoghi. La Basilicata, anticamente conosciuta come “Lucania”, è una regione storicamente basata sulla cultura del grano e dell’agricoltura. In antichità la Basilicata era interamente ricoperta da boschi e nel corso dei secoli ha subito delle radicali trasformazioni dovute all’agricoltura ed alla monocoltura a grano che ha indotto a disboscare buona parte del territorio, in particolare l’area della collina Materana. Questa trasformazione, oltre a definire l’identità storica di questi luoghi, va intesa come una ciclopica opera d’arte, ovvero, come una grande scultura antropologica, realizzata a mano, con zappe e rudimentali aratri, dalla comunità che la abitava. L’intero quotidiano era riversato in attività inerenti la coltivazione e trasformazione del grano condizionandone in buona parte usi e costumi della cultura locale ma anche occidentale europea.Il Festival dei Paesaggi del Grano vuole raccogliere, decifrare e reinventare i segni, condensati nel patrimonio paesaggistico e culturale, per mezzo di un’architettura narrativa che segua percorsi ipertestuali ed analogici in Basilicata.La maggiore prospettiva è costruire, sul principio della co-creazione, la sinergica operatività di una rete territoriale ed europea di giovani studenti e di addetti ai lavori che si occupano di agricoltura, antropologia, archeologia, architettura, cinema, food, geofilosofia, geografia, musica, permacultura, arte visiva, teatro, turismo, tecnologica e nuove forme di comunicazione.
Note di regia a cura di Angela De Gaetano e Dario Carmentano
Nella cultura materiale la tradizione orale raccontava il mondo rurale e le sue storie di vita e di amore. Per secoli, l’oralità è stata un potente mezzo di trasmissione del sapere essendo il mezzo di comunicazione più diffuso per raccontare i miti, le leggende, i canti, le favole e i grandi avvenimenti epici. La tradizione orale è stata amplificata dal teatro che già nell’antica Grecia ha assunto un ruolo centrale nella trasmissione della cultura e delle tecniche di rappresentazione unite alla musica ed alla danza. Stranamente a Matera, capitale della civiltà contadina, da sempre distintasi per la produzione di grano nonché di uno dei migliori pani d’Italia, non si riscontrano tradizioni orali o leggende riferite al grano ed al pane. L’Associazione ARTErìa con i partners di progetto, nell’omaggiare la bontà del pane di Matera, ha inteso realizzare uno spettacolo di teatro contemporaneo dal titolo “Il canto del Pane” in cui si dispiega, tra favola e realtà, il valore antropologico dei paesaggi del grano. La produzione dello spettacolo “Il canto del Pane” da realizzarsi in prima assoluta, affianca altre esperienze di teatro in musica realizzate da ARTErìa, che hanno visto protagonisti importantissimi nomi del panorama teatrale e musicale nazionale. “Il Canto del Pane” rappresenta una esperienza importantissima di diffusione dei valori culturali e storici della città di Matera, candidata Città Europea della Cultura 2019, e si propone come spettacolo unico nel suo genere e come un’attrazione nuova, ripetibile, da offrire quotidianamente alla compagine turistica che copiosamente la visita.
“Ho scelto di affidare il testo della favola a tre attori e di rendere corale questa narrazione per far emergere con chiarezza la voce potente di una comunità intera, che sente la necessità di raccontare se stessa attraverso un’antica tradizione. Dopo il prologo, gli attori accompagnano lo spettatore nelle delicate atmosfere di una favola suggestiva, legata alla bontà del pane di Matera. Ho progettato la costruzione dello spettacolo attraverso una matrice fisica ed emotiva. Sono partita dai corpi degli attori in scena, mettendoli nelle condizioni di danzare tra i personaggi e di lasciarsi attraversare dal fluire delle parole, come in un canto polifonico ebbro di infinito, che esplode nel legame carnale con la terra. Ho voluto creare una visione in cui sensualità e spiritualità si fondono in un abbraccio. Un inno alla vita, all’autenticità. Un omaggio a Matera e alla sua gente.”
Angela De Gaetano
“Secoli or sono, s’ebbe una storia bella e pura che per la particolarità ancor’oggi se ne sente dire. Fu una fanciulla orfana di padre e di nome Bella, che di voce in voce portò a nostra conoscenza l’avventura sua. Per l’affanno di sua madre, rimasta vedova e di ricchezze priva, Bellina, ancora infante, dové prendere cura della dimora sua. L’impegno e la pulizia per Bellina erano cose sante, ed in fretta imparò ogni faccenda così che si ingraziò le lodi delle vicine sue. Ella amava assai, più di ogni altra cosa trombare (impastare) il Pane, sì ch’ella otteneva un pane assai migliore anche di quelle donne che per tal motivo erano assai stimate. Chi diceva che era per l’antico lievito che da generazioni nella sua famiglia non era stato spento… Altri pensarono ad un intervento dell’anima di suo padre o a qualche altro affare. Sta di fatto che la curiosità rimase viva…”
Dario Carmentano