I consiglieri comunali Angelo Cotugno e Saverio Vizziello della lista civica Matera Capitale in una nota si occupano della gestione del ciclo dei rifiuti in Basilicata.ì ed in particolare della situazione di emergenza che si è venuta a creare per la discarica di La Martella.
La definizione più idonea per la gestione del ciclo dei rifiuti in Basilicata è espressa da due termini “paradosso” e “assurdo”.
Il groviglio che si è determinato dall’assenza di programmazione, dal perpetuarsi di continue inadempienze, dalla sovrapposizione di indecifrabili competenze e dall’interesse economico intorno alla gestione del ciclo dei rifiuti ha portato moltissimi comuni al collasso e ad una situazione di continua emergenza.
In un sistema perennemente in emergenza, condizionato da interessi contrapposti, vi è chi guadagna- imprese vecchie e nuove che fiutano l’affare trasformando “la puzza del rifiuto” in “odore dei soldi”; e chi perde – i cittadinichesono costretti a pagare tutto , inefficienze comprese.
Se da troppi anni, nel settore rifiuti, in una regione piccola come la nostra, con pochi abitanti e con comuni anch’essi piccoli non si riesce a mettere un minimo di ordine allora a “paradosso” e “assurdo” dobbiamo aggiungere anche “follia”.
A Matera paradosso, assurdo e follia si intersecano a meraviglia.
La discarica è suddivisa in settori.In alcuni (3° e 4°) qualche anno fa, anche in quel caso per una condizione di emergenza, furono “temporaneamente” abbancati, questo è il termine tecnico che si utilizza, quantità di rifiuti indifferenziati oltre il consentito. Quei rifiuti sono ancora li.
Il 5° settore, l’ultimo realizzato, ha continuato a ricevere i rifiuti fino ad aprile 2015 quando la precedente amministrazione ha deciso di chiuderlo senza avere una soluzione decente in tasca.In quella occasione la regione Basilicata autorizzò il conferimento dei rifiuti (trattasi di indifferenziato) in parte nell’inceneritore di Melfi e in parte nella discarica di Pisticci. Il “biglietto” di sola andata per tonnellata di rifiuti è costato circa 220 euro/ton. (Matera produce e fa viaggiare circa 80 tonnellate al giorno).
La situazione di emergenza ha spinto l’amministrazione a proporre ad ottobre 2015 una “modifica non sostanziale”, relativa alla piattaforma per il trattamento di rifiuti non pericolosi , sita a La Martella-Matera , autorizzata A.I.A. 11.12.2006 per avviare un trattamento primario dei rifiuti in ingresso al fine di effettuare una separazione del rifiuto(sottovaglio/sopravaglio) e la biostabilizzazione della frazione umida da conferire all’esterno. Questa operazione ha permesso di ridurre il “biglietto di sola andata” a circa 100 euro a tonnellata.
Il tutto in attesa di procedere con la :
• approvazione degli indirizzi per il nuovo bando di gara , da espletare entro l’estate, per la raccolta dei rifiuti nel neo sub-ambito che dovrà garantire un livello minimo di raccolta differenziata superiore al 60% , dovrà garantire l’obbiettivo “rifiuti-zero” e dovrà prevedere l’attuazione della “tariffa puntuale”;
• attuazione del piano regionale dei rifiuti;
• chiusura, messa in sicurezza e post gestione della discarica sita a La Martella-Matera.
Il 2 marzo 2016 la regione Basilicata ordina la sospensione dell’attività della piattaforma materana senza indicare dove conferire i rifiuti (ovviamente indifferenziati) e determinando di fatto un inutile ed inaccettabile disagio e un ulteriore balzello sulle tasche dei materani. Il costo del “viaggio” questa volta ha due componenti :
• una sosta temporanea in un impianto autorizzato (r13) sempre a La Martella per oltre 50 euro/gg per tonnellata(n.b. l’impianto in linea d’aria è più vicino alle abitazioni di quanto non lo sia la piattaforma comunale);
• trasporto sola andata oltre 200 euro/ton.
Ogni giorno per queste operazioni si “buttano” circa 20.000 euro , che in un mese fanno oltre 400.00 euro.Questa condizione, oltre al danno economico/erariale, determina un danno ambientale maggiore di quello che eventualmente provocava l’autorizzazione alla “modifica non sostanziale” (abbancamento, trasporto, incenerimento del tal quale e conferimento in discarica del tal quale).
Con 400.000 euro/mese si possono fare tante cose come : avviare un programma di emungimento del percolato dal 5° settore (è uno dei fattori del cattivo odore) procedendo con gare aperte e trasparenti; apportare migliorie all’impianto; la messa in sicurezza della discarica.
In questa situazione di incertezza serve un impegno diretto del sindaco che espliciti progetti, programmi, tempi ed investimenti.
I consiglieri comunali Angelo Cotugno e Saverio Vizziello di Matera Capitale
Di seguito la lettera inviata dalla Regione Basilicata alla Provincia di Matera, all’Arpab, All’Asm, ai Carabinieri e alla Procura della Repubblica che riguarda la diffida e la sospensione dell’attività della discarica del borgo La Martella inviata il 2 marzo 2016 in riferimento alla piattaforma dei rifiuti non pericolosi.
Una sola parola: INCAPACI!
E, come direbbe Totò: e io pagoo!
Se nella nota, i due consiglieri, avessero incluso anche le motivazioni dello stop imposto dalla Regione (o per lo meno un riferimento o un link) la questione sarebbe stata un pò più comprensibile… e poi perchè non chiedono queste cose all’assessore all’ambiente?
Sulla discarica andrebbe fatta un “operazione verità ” per raccontare tutti gli errori commessi da una classe politica incompetente da Porcari ad Adduce arrivando oggi a Deruggieri. Errori che oggi pagano i cittadini. Perché non si parte con la massima urgenza con LA RACCOLTA DIFFERENZIATA , il servizio è in proroga FATE IL BANDO. Adesso che non c’è più Adduce (che sul servizio di raccolta e gestione discarica ha fatto solo danni!) ve la prendete con la Regione (che pure ha le sue gravi colpe), ben sapendo, infatti, che la Regione ha imposto, per concedere l’autorizzazione, la chiusura della discarica perché siamo stati sanzionati dall’Europa per le nostr inadempienze. siamo sotto “procedura di infrazione”!
Non siamo in procedura infrazione, ancora, al momento. In Basilicata ne sono monitorate 25,bisogna tenere conto che l’Eurpoa è lenta , ha i tempi di Montemurro…….. se continua così fra un pò di tempo apriranno la procedura di infrazine anche per la discarica di La Martella. E’ attenzionata sia da Bruxelles che da Roma che da Potenza che ha le scatole rot…dell’inconcludenza! la diffida meglio di così non viene riprodotta, limiti tecnologici, credo!