Un compromesso “politico” sul nuovo logo di Matera 2019. E’ quello raggiunto al termine di un incontro convocato presso la sede della Regione Basilicata dal governatore Marcello Pittella al quale hanno partecipato quattro esponenti del gruppo facebook OpenMatera 2019, che aveva animato attraverso una raccolta firme la comunità materana a difesa del logo attuale di Matera 2019. L’ostacolo era rappresentato dal nuovo bando pubblicato dalla Fondazione di Matera-Basilicata 2019 i cui termini sono scaduti il 15 marzo scorso e che ha fatto registrare 450 proposte progettuali. Che ne sarà del bando? Sarà ritirato? Ovviamente no. E per raggiungere un’intesa con i materani affezionati al logo attuale di Matera 2019, oltre 5 mila se consideriamo la petizione popolare, ecco che arriva il compromesso con un incontro cordiale tra i rappresentanti di OpenMatera 2019, guidati dal carismatico Paolo Irene e il governatore Pittella.
Per quanto riguarda il nuovo logo Paolo Irene a nome del gruppo ha chiesto al governatore che la commissione giudicatrice possa premiare chi ha presentato una proposta progettuale che propone un restyling del logo attuale, che non stato registrato e che quindi non è spendibile a fini commerciali. In proposito il bando prevede la realizzazione di due nuovi loghi, uno ai fini commerciali e l’altro “istituzionale”. Su quello destinato ad uso commerciale la dicitura Basilicata non ci sarà, come richiesto da OpenMatera2019 mentre comparirà su quello istituzionale perchè destinato alla carta intestata ufficiale della Fondazione Matera-Basilicata 2019.
Condivise dal governatore Pittella anche tutte le altre questioni sottoposte all’attenzione dei politici che dovranno gestire la macchina di Matera 2019, in primis la trasparenza degli atti.
“L’incontro con il presidente Pittella – ha dichiarato Paolo Irene – è risultato molto proficuo. Pittella ha incondizionatamente offerto la più ampia disponibilità, oltre ad aver condiviso i punti che hanno animato il nostro impegno. La nostra più grande soddisfazione è scaturita dal fatto che il presidente Pittella sia il primo ad essere consapevole che Matera debba fare da traino a tutto questo processo, che va al di là di “Matera 2o19”.
Michele Capolupo