Si è insediato, in prima seduta, l’ Osservatorio regionale per il patrimonio culturale ai sensi dell’art. 14 della nuova legge regionale sulla cultura (n. 27/2015), “fortemente voluta dal presidente Pittella e dal Consiglio regionale”.
L’Osservatorio – spiega l’Ufficio Sistemi culturali e turistici del Dipartimento Presidenza della Regione Basilicata – svolgera’ le funzioni di analisi delle informazioni sulla consistenza e sulla ubicazione dei beni culturali regionali , sulla domanda e sulla offerta culturale, sul funzionamento e sul rispetto degli standard minimi di funzionamento della qualità dei luoghi della cultura pubblici nonche’ sulle dinamiche economiche e sociali legate alla produzione e al consumo culturale.
Inoltre, l’osservatorio avrà un ruolo attivo nel monitoraggio e nella vigilanza relativamente al perseguimento degli obiettivi programmatici, in merito all’ efficacia dell’intervento regionale, nonché sul corretto utilizzo delle risorse pubbliche nel territorio regionale.
L’Osservatorio – sottolinea la nota dell’Ufficio Sistemi culturali e turistici – è’ dunque il luogo di coordinamento e di incontro tra i soggetti pubblici e privati che operano nel settore della cultura perché possa supportare la Regione Basilicata nei processi di definizione delle politiche settoriali e, in particolare, nella predisposizione dei Piani, nella definizione di standard di qualità dei servizi, nella predisposizione e nella attivazione di una carta dei servizi pubblici.
Con questo spirito e con soddisfazione per il lavoro fino qui svolto dalla Presidenza della Regione, hanno preso parte all’insediamento dell’Osservatorio Cristina Florenzano, su delega del Presidente della Giunta regionale, il dirigente dell’Ufficio competente, Patrizia Minardi, Elvira Pica, in rappresentanza del Segretariato regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per la Basilicata, i due componenti dell’Unibas rappresentativi dei poli territoriali (Antonio Lerra e Giovanna Iacovone), Salvatore Adduce in qualità di presidente dell’Anci regionale, Nicola Masini, in rappresentanza dell’Istituto per i beni archeologici e monumentali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr).
Nel suo intervento, Cristina Florenzano ha esplicitato la scelta regionale di adottare tre leggi distinte nell’ambito delle politiche culturali derivante proprio dalla necessità di interpretare al meglio un settore complesso e in continua trasformazione, all’interno del quale l’Osservatorio può rappresentare l’organo propulsore.
La dirigente dell’Ufficio Sistemi culturali e turistici, Patrizia Minardi, invece, ha delineato il quadro generale nell’ambito delle politiche culturali regionali: con l’adozione delle leggi regionali 27/2015 (patrimonio culturale) e 37/2015 (spettacolo) – ha detto – si è cercato di definire i limiti e le competenze dei diversi ambiti culturali, evitando così di sovraccaricare la preesistente legge regionale 22/88 che continua, ad ogni modo, a concentrarsi sulle attività culturali e l’associazionismo.
L’Osservatorio, per lo svolgimento delle funzioni previste dalla norma, – ha aggiunto – può avvalersi di strumenti già messi a disposizione dalla politica culturale regionale, quali, ad esempio, la piattaforma virtuale del patrimonio culturale immateriale aggiornata agli anni 2015/2016, sempre modificabile ed implementabile, e il lavoro già svolto dall’Osservatorio regionale per lo spettacolo dal quale è possibile attingere informazioni e dati sulle presenza e sui dati occupazionali delle imprese culturali e creative della regione.
Il presidente dell’Anci Basilicata, Salvatore Adduce, ha proposto di organizzare un momento di approfondimento con i sindaci, in modo tale da ribadire la funzione strategica dell’amministrazione comunale nell’ambito della promozione del patrimonio culturale.
Antonio Lerra ha auspicato l’organizzazione di un’iniziativa aperta al pubblico, promossa dall’Osservatorio stesso, sulle politiche culturali per discutere di linee di indirizzo e programmatiche che coniughino attività culturali e qualità delle stesse.
Giovanna Iacovone ha riconosciuto l’importanza del ruolo dell’Osservatorio, condividendo l’opportunità di organizzare un incontro con i sindaci lucani. Inoltre, vista la recente riorganizzazione delle competenze tra Stato e regioni in merito alle biblioteche, ha avanzato l’idea di proporre al Ministero una forma di co-programmazione in materia di beni librari.
Elvira Pica ha espresso apprezzamento nei confronti dell’attività svolta finora e riconoscendo nella piattaforma dei beni culturali un importante punto di partenza per il lavoro dell’Osservatorio, ha specificato la necessità di stabilire le azioni prioritarie da porre in essere, quali, ad esempio, la realizzazione di una carta di qualità del patrimonio culturale.
Nicola Masini ha sottolineato il contributo che il Cnr può apportare attraverso la creazione di una task force di ricercatori che offra supporto nelle attività di analisi e valutazione dei dati.