“La sicurezza sulla Terra, la produzione di cibo, lo stato di salute di aria, acqua, suolo, tutto è monitorato grazie alle ricerche spaziali e ai satelliti per lo studio dell’ambiente e dell’ecologia”
“Innovazione e ricerca saranno fattori sempre più determinanti per il futuro dell’agricoltura e non solo.” Lo ha affermato l’assessore alle Politiche agricole e forestali Luca Braia questa mattina intervenendo al convegno “Dimensione locale ed internazionale del Sistema Lucano dello Spazio presso il Cnr di Tito Scalo.
“La sostenibilità e la competitività sui mercati si raggiungono se, in contesti più performanti sotto l’aspetto della efficienza e della efficacia, le aziende ed in particolare quelle agricole vengono accompagnate nei propri progetti di sviluppo e di investimento da soggetti pubblici e privati in grado di erogare servizi avanzati e promuovere l’uso di tecnologie all’avanguardia.
Il personale impegno a guida del Dipartimento Agricoltura su questo tema – ha sottolineato Braia – sarà quello di stimolo continuo e di coinvolgimento costante al fine di mettere in piedi progettualità pubblico-private finalizzate a far crescere il livello di consapevolezza e di conoscenza del comparto agricolo, sostenendo la selezione e costituzione di Gruppi Operativi previsti nel nuovo Psr 2014/2020, composti da attori pubblici della ricerca e da filiere produttive private interessate ad applicarla per migliorare le proprie capacità produttive, consumando sempre meno ambiente.
Dobbiamo sapere proporre sempre, comunque e dovunque il Sistema Basilicata nel suo complesso, compreso la parte specializzata nell’utilizzo delle Tecnologie Spaziali oggi racchiuse in un catalogo di servizi generato proprio dal Progetto Nibs che auspico sia sempre dinamicamente aggiornabile, a partire dai contesti promozionali (fiere e missioni istituzionali), passando per le aziende territoriali sino a quelle che insieme al comparto agroalimentare lavorano e crescono utilizzando le nostre risorse naturali e che possono esportare anche i nostri modelli di conoscenza oltre che trasformare e vendere i nostri prodotti.
La sicurezza sulla Terra, la produzione di cibo, lo stato di salute di aria, acqua, suolo, tutto è monitorato grazie alle ricerche spaziali e ai satelliti per lo studio dell’ambiente e dell’ecologia. Il progetto Nibs ha evidenziato come la rete dei servizi spaziali di Basilicata e i satelliti, uniti alla tecnologia mobile e al sapere contadino, possano dare un valido aiuto in agricoltura.
Le osservazioni della Terra dallo spazio sono nate, negli anni sessanta, proprio con lo scopo di aiutare l’agricoltura. I satelliti inviano immagini che seguono una costanza nel tempo. Realizzare app per i nostri smartphone ci permetterà di registrare e analizzare i dati che ci interessano.
I ricercatori assieme ai coltivatori, direttamente sul campo, possono intervenire quasi immediatamente, rispondendo ai bisogni indicati dai dati raccolti.
I benefici possono essere molteplici: la raccolta dei dati quali umidità del terreno, presenza o assenza di acqua, stato della crescita di una pianta può fornire un primo aiuto a chi coltiva. Le banche dati di interesse statistico che si creano potranno aiutare nel futuro altri coltivatori. Oltre ai benefici sul raccolto, analizzare e sapere utilizzare i dati forniti da satellite si rivela essere un ottimo strumento per migliorare, e indirizzare dove serve, l’uso di sostanze quali fitofarmaci e pesticidi. Addirittura si può mappare una certa area coltivata, creando quadrati di lato noto, e andare ad aggiungere fertilizzanti solo là dove c’è bisogno, con un notevole risparmio di tempo e denaro.
Lo Spazio, dunque, è una grande conquista per la Terra – ha concluso l’assessore Luca Braia – non solo nel caso di catastrofi o di emergenze, ma anche nella vita di tutti i giorni, per combattere la fame e migliorare la produzione e la distribuzione delle risorse alimentari, che sono anche tra gli obiettivi dell’Onu”.