Giovanni Angelino, segretario provinciale dei Verdi, interviene sull’inchiesta che riguarda il centro Oli di Viggiano e chiede le dimissioni dell’assessore regionale Berlinguer. Di seguito la nota integrale.
Angelino: dopo le dimissioni del Ministro Guidi attendiamo quelle dell’assessore regionale Berlinguer
L’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza che ha portato all’arresto di sei persone per traffico e smaltimento illecito di rifiuti, di sessanta indagati e la sospensione dell’attività estrattiva nel Centro Oli di Viggiano non può esaurirsi con le dimissioni del Ministro Guidi per un’intercettazione telefonica con il suo compagno Gemelli. La Regione Basilicata e mi riferisco in particolare al presidente Marcello Pittella, sembra cadere dalle nuvole dopo questa clamorosa inchiesta che riporta all’attenzione nazionale il nostro territorio grazie alla presenza del più grande giacimento di petrolio disponibile nel sottosuolo di tutta Europa. Tra le persone coinvolte in questa inchiesta c’è anche un dirigente della Regione Basilicata, che dovrà osservare un divieto di dimora. A questo punto mi sembra lecito chiedere cosa ha fatto in questi mesi l’assessore regionale all’ambiente Aldo Berlinguer oltre a rassicurare puntualmente l’opinione pubblica quando venivano segnalate, sempre con maggiore frequenza, le fiammate al Centro Oli di Viggiano. Berlinguer deve prendere atto che non ha svolto il suo lavoro nel migliore dei modi e quindi ritengo opportuno chiedere le sue dimissioni. Oltre alla Magistratura, che dovrà ora valutare le responsabilità di tutte le persone coinvolte nei due filoni di inchiesta, quello sull’impianto Eni e quello su Tempa Rossa, un ruolo importante di controllo è affidato alla Regione Basilicata e nel caso specifico all’assessore all’ambiente. E’ possibile che Berlinguer non abbia mai notato qualcosa di strano rispetto alle vicende attenzionate dall’autorità giudiziaria nel centro Oli di Viggiano? La misura è colma e se Pittella continuerà con la politica del “tuttapostismo” anche in questa occasione vuol dire che la sua credibilità subirà un crollo non indifferente. L’immagine della Basilicata, esaltata dalla forza attrattiva di Matera, anche grazie al titolo di capitale europea della cultura nel 2019, oggi viene completamente danneggiata da una vicenda giudiziaria che non fa onore al nostro territorio, soprattutto in una fase molto critica dal punto di vista occupazionale. Come è possibile che una terra ricca di acqua e petrolio non riesca a garantire occupazione e sviluppo ai suoi figli, costretti ad emigrare sia per un percorso universitario che per trovare un posto di lavoro? La domanda la giriamo al governatore Pittella, che dovrà adesso assumersi le proprie responsabilità di fronte a una tempesta giudiziaria che travolge inevitabilmente anche il PD, il partito egemone che continua a dominare la scena politica anche in Basilicata. Tanto per cominciare, Pittella chieda a Berlinguer di fare un passo indietro, perché altrimenti verrà meno anche la fiducia nei suoi confronti.
Giovanni Angelino, segretario Verdi provincia di Matera
L’ambientalista materano Pio Abiusi commenta la nota del segretario provinciale dei Verdi Giovanni Angelino in cui ha chiesto le dimissioni dell’assessore regionale Aldo Berlinguer.
Questa è la seconda volta che intervengo su Angelino, che io stia invecchiando? Giorni fa lo ha fatto anche il Sindaco De Ruggieri ed allora mi auto assolvo.
Con tutta la buona volontà ma collegare Salvatore Lambiase all’assessore Berlinguer è davvero strano, diciamo così.
Salvatore Lambiase è stato per lunghi anni dirigente dell’ufficio compatibilità ambientale del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata e nel corso degli anni ci sono stati scontri e confronti tra me e lui molto più pressanti rispetto a quelli avuti con Montemurro, del comune di Matera, che è un muro di gomma.
L’assessore Berlinguer ha trovato Salvatore Lambiase al suo posto ma il 1° luglio dello scorso anno è stato trasferito all’ufficio energia del Dipartimento Attività Produttiva fino a che non è stato posto in quiescenza, per raggiunti limiti di età, nell’Ottobre dello scorso anno. A sostituire Salvatore Lambiase è giunta Emilia Piemontese, vincitrice di concorso e proveniente dal Comando della Polizia Provinciale di Potenza, tutto qui. L’assessore Berlinguer potrà essere responsabile di tante nefandezze ma in questo caso non ci “azzecca”. Siccome sto parlando su un intervento di Angelino non allargo su Pittella ed il referendum, ne avrei da dire ma in questa sede sembra riduttivo, comunque andiamo a votare e votiamo SI, non credo di violare la par condicio.
Pio Abiusi