Sarà in edicola da sabato 24 settembre il settimanale “L’indipendente lucano…quelli che gli altri non scrivono”. La nuova iniziativa editoriale affidata al direttore responsabile Nino Grilli è stata presentata nella sala convegni dell’hotel San Domenico a margine del convegno sul tema “La libertà d’informazione e di critica, corollario dell’art.21 Cost., bene insopprimibile per la tutela della democrazia”.
Hanno risposto alle domande rivolte dalla professoressa Margherita De Francesco il presidente nazionale Ordine dei Giornalisti Enzo Jacopino, il presidente lucano dell’Ordine dei Giornalisti Mimmo Sammartino, il giornalista di “Panorama” Giacomo Amadori e l’avvocato Leonardo Pinto. Annunciando in apertura la pubblicazione del numero zero dell’Indipendente Lucano, De Francesco ha sottolineato che la redazione intende puntare sopratutto sul giornalismo d’inchiesta, ritenuta a suo avviso la pià alta forma di giornalismo. Mimmo Sammartino ha ricordato il diritto-dovere dei giornalisti ad informare i cittadini in un contesto nazionale sempre più minato dal rischio di leggi-bavaglio e dall’imminente approvazione del Decreto Alfano sulle intercettazioni, argomento ampiamente discusso durante il convegno e sul quale sono emerse le posizioni dei relatori. Il giornalista di Panorama Giacomo Amadori ha confessato pubblicamente di aver violato in più occasioni il segreto investigativo pur di informare i cittadini e ha sottolineato le storture di un sistema giudiziario che protegge esclusivamente i pubblici ministeri. Io sono indagato per aver violato il segreto istruttorio ma nessuno indaga su chi fornisce le fonti, perchè ovviamente cane non mangia cane. Poi sulle intercettazioni posso dire che in Italia non c’è il senso dello Stato. Pubblicare la notizia di Berlusconi che avrebbe dato della culona alla Merkel vuol dire fare male all’economia italiana in un momento particolarmente difficile per i mercati finanziari”
A Leonardo Pinto è stato chiesto di precisare dal punto di vista giuridico quali sono i presupposti per poter accusare un giornalista del reato di diffamazione e l’avvocato, impegnato in prima linea per la pubblicazione del nuovo settimanale “Indipendente lucano” annuncia lo spirito con cui la redazione intende informare i cittadini. “Per quanto ci riguarda non ci sono intoccabili e faremo informazione garantendo trasparenza, comportamenti corretti e rispetto delle regole”.
Nino Grilli, direttore responsabile del nuovo settimanale non ha dimenticato l’attacco sferrato a “Il Resto” da parte della magistratura, che ha ipotizzato addirittura un’associazione a delinquere di stampo mafioso a mezzo stampa per alcuni articoli pubblicati contro i presunti poteri forti presenti sul territorio lucano. Oltre a Nino Grilli fanno parte della redazione diversi colleghi già impegnati con il settimanale Il resto. Indipendente lucano non sarà sostenuto da contributi pubblici ma potrà contare sul sostegno di numerosi professionisti e uomini di cultura “liberi” presenti sul nostro territorio, rappresentati dall’avvocato Domenico Orlandi.
Le conclusioni sono state affidate all’ospite più atteso, il presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Enzo Jacopino, che ha espresso solidarietà a Nicola Piccenna per quella perquisizione che ha interessato anche la sua abitazione in occasione dell’inchiesta a carico della redazione de “Il resto”. “Arrivando a Matera ho sfidato il senso del ridicolo raggiungendo l’abitazione di Piccenna per cercare la lancia e il cavallo ma non ho trovato nulla…” Poi il presidente cita Enzo Biagi: “L’informazione è come l’acquedotto. Non porterò acqua inquinata nelle vostre case”. Quindi precisa: “Noi giornalisti non siamo i depositari della verità ma non siamo neanche le buche delle lettere. Le intercettazioni vanno bene quando servono a fornire informazioni utili all’inchiesta ma quando toccano la sfera personale o i gusti sessuali delle persone non siamo più di fronte al giornalismo ma al gossip. I giornali di gossip vendono anche 5 milioni di copie all’anno, si dice che vengono letti solo dal parrucchiere ma siccome in Italia non ci sono 5 milioni di parrucchieri è chiaro che i conti non tornano. Sia chiaro: noi giornalisti dobbiamo essere scomodi altrimenti non siamo al servizio dei cittadini. Si continua a sostenere nel nostro ambiente che il problema principale riguarda il conflitto di interessi del premier Berlusconi ma a mio avviso il primo nemico è rappresentato dagli editori. Premesso che non esistono editori puri, tranne qualche eccezione, voglio ricordare che tantissimi giornalisti vengono pagati 2 euro lordi a pezzo. Come informare i cittadini? Secondo me dobbiamo puntare su un’informazione etica, che non vuol dire essere reticenti. Io credo che una buona informazione si può fare a voce bassa, senza urlare e avendo rispetto delle persone”.
Michele Capolupo
foto www.sassilive.it
L’indipendente lucano aprirà una sede in via don Luigi Sturzo ed è pronta ad accogliere anche i contributi dei lettori sul sito internet indipendentelucano.it
Bellissima iniziativa, che divulgherá le notizie vere e senza censure, dando modo alla gente di conoscere le reli veritá della notizia , proprio a partire dal suo nome stesso INDIPENDENTE, quindi libero . Complimente ai promotori e realizzatori .
Bentrovati e bentornati. Coraggio! Si ha bisogno di trasparenza, di rispetto del lettore, cioè di informazione sana, vera. Siamo, noi lettori, cresciuti con Voi. Il ” Resto” lo mostravamo con orgoglio. Finalmente in Basilicata, udite… udite, c’era chi non si piegava…Grazie.
Auguri! sinceri.